Descrizione

Comune di montagna, di probabili origini medievali, con un’economia basata sulla piccola industria, oltre che sulle tradizionali attività rurali. I rigolatesi, che presentano un indice di vecchiaia eccezionalmente elevato, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, numerose case sparse e le località Givigliana, Gracco, Ludaria, Magnanins, Valpicetto, Vuezzis e Stalis. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 2.350 metri del monte Pleros. L’abitato, che non mostra segni di espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico vario. Lo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è diviso in due parti da una linea d’argento: nel primo campo è raffigurato un corso d’acqua, sovrastato da un ponte dietro il quale si scorge una cascata accostata da una riviera verde; nella seconda parte si rappresentano un abete verde e un cerbiatto rampante, poggiati su un monte roccioso degradante in banda.

Comune di montagna, di probabili origini medievali, con un’economia basata sulla piccola industria, oltre che sulle tradizionali attività rurali. I rigolatesi, che presentano un indice di vecchiaia eccezionalmente elevato, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, numerose case sparse e le località Givigliana, Gracco, Ludaria, Magnanins, Valpicetto, Vuezzis e Stalis. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 2.350 metri del monte Pleros. L’abitato, che non mostra segni di espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico vario. Lo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è diviso in due parti da una linea d’argento: nel primo campo è raffigurato un corso d’acqua, sovrastato da un ponte dietro il quale si scorge una cascata accostata da una riviera verde; nella seconda parte si rappresentano un abete verde e un cerbiatto rampante, poggiati su un monte roccioso degradante in banda.

Storia

Non si hanno notizie sulle sue precise origini. Citata per la prima volta, come Rigulato, in un documento dell’inizio del XV secolo, deriva il toponimo dal latino RIVULUS, ossia ‘ruscello’, o RIGARE, ‘irrigare’. La sua storia è legata a quella della miniera di rame e argento esistente sul vicino monte Avanza e di cui si parla già in un atto della seconda metà del secolo VIII, a proposito della donazione di alcune terre della zona al monastero di Sesto al Reghena (PN). Il giacimento minerario, intensamente sfruttato dalla Repubblica di Venezia, ha incrementato nel tempo la produzione. Dopo il declino della Serenissima, sancito dalla pace di Campoformio, del 1797, come la maggior parte dei comuni friulani, registrò l’alternarsi delle dominazioni francesi e austriache, divenendo capoluogo di cantone durante il Regno Italico di Napoleone e capoluogo di distretto sotto l’impero austro-ungarico, il cui dominio vi si protrasse fino al 1866, quando fu annessa definitivamente al territorio italiano. Il patrimonio storico-architettonico annovera alcuni edifici di culto, tra cui spiccano: la parrocchiale, risalente al Cinquecento ma più volte rimaneggiata nei secoli successivi; la chiesa di Valpicetto, in cui è possibile ammirare un’abside quattrocentesca, e la chiesetta di Sant'Anna, a Ludaria, contenente un antico altare in legno.

Non si hanno notizie sulle sue precise origini. Citata per la prima volta, come Rigulato, in un documento dell’inizio del XV secolo, deriva il toponimo dal latino RIVULUS, ossia ‘ruscello’, o RIGARE, ‘irrigare’. La sua storia è legata a quella della miniera di rame e argento esistente sul vicino monte Avanza e di cui si parla già in un atto della seconda metà del secolo VIII, a proposito della donazione di alcune terre della zona al monastero di Sesto al Reghena (PN). Il giacimento minerario, intensamente sfruttato dalla Repubblica di Venezia, ha incrementato nel tempo la produzione. Dopo il declino della Serenissima, sancito dalla <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=FVG&parola=PACEDICAMPOFORMIO'>pace di Campoformio</a>, del 1797, come la maggior parte dei comuni friulani, registrò l’alternarsi delle dominazioni francesi e austriache, divenendo capoluogo di cantone durante il Regno Italico di Napoleone e capoluogo di distretto sotto l’impero austro-ungarico, il cui dominio vi si protrasse fino al 1866, quando fu annessa definitivamente al territorio italiano. Il patrimonio storico-architettonico annovera alcuni edifici di culto, tra cui spiccano: la parrocchiale, risalente al Cinquecento ma più volte rimaneggiata nei secoli successivi; la chiesa di Valpicetto, in cui è possibile ammirare un’abside quattrocentesca, e la chiesetta di Sant'Anna, a Ludaria, contenente un antico altare in legno.

Economia

L'economia locale, che non ha abbandonato l’agricoltura, poco favorita dalle caratteristiche del territorio, si avvale, tra l’altro, della coltivazione di cereali e vite; è praticato anche l'allevamento di bovini, suini, caprini, ovini e avicoli. L'industria è costituita da piccole aziende che operano nei comparti alimentare, edile, metalmeccanico e della lavorazione del legno; a queste si affianca una centrale elettrica. Non sono garantiti servizi qualificati, come quello bancario; la rete commerciale, di dimensioni modeste ma sufficiente al soddisfacimento dei bisogni primari della popolazione, completa il panorama delle attività terziarie. Nelle scuole del posto si impartisce soltanto l'istruzione materna ed elementare; si può però usufruire di una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

L'economia locale, che non ha abbandonato l’agricoltura, poco favorita dalle caratteristiche del territorio, si avvale, tra l’altro, della coltivazione di cereali e vite; è praticato anche l'allevamento di bovini, suini, caprini, ovini e avicoli. L'industria è costituita da piccole aziende che operano nei comparti alimentare, edile, metalmeccanico e della lavorazione del legno; a queste si affianca una centrale elettrica. Non sono garantiti servizi qualificati, come quello bancario; la rete commerciale, di dimensioni modeste ma sufficiente al soddisfacimento dei bisogni primari della popolazione, completa il panorama delle attività terziarie. Nelle scuole del posto si impartisce soltanto l'istruzione materna ed elementare; si può però usufruire di una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

Relazioni

L’aria salubre, le bellezze dell’ambiente naturale e la possibilità di effettuare interessanti escursioni lungo i sentieri che si aprono tra boschi di conifere e raggiungono i monti circostanti, oltre alla genuinità dei prodotti locali, costituiscono valide risorse per la valorizzazione in senso turistico della zona. Poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non assorbono neppure tutta la manodopera del posto, costretta quotidianamente a raggiungere le aree più industrializzate, intrattiene rapporti piuttosto intensi con il circondario, cui gli abitanti si rivolgono per usufruire dei servizi non disponibili localmente. La festa dei Patroni, i Santi Giacomo e Filippo, si celebra il 25 luglio.

L’aria salubre, le bellezze dell’ambiente naturale e la possibilità di effettuare interessanti escursioni lungo i sentieri che si aprono tra boschi di conifere e raggiungono i monti circostanti, oltre alla genuinità dei prodotti locali, costituiscono valide risorse per la valorizzazione in senso turistico della zona. Poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non assorbono neppure tutta la manodopera del posto, costretta quotidianamente a raggiungere le aree più industrializzate, intrattiene rapporti piuttosto intensi con il circondario, cui gli abitanti si rivolgono per usufruire dei servizi non disponibili localmente. La festa dei Patroni, i Santi Giacomo e Filippo, si celebra il 25 luglio.

Località

Givigliana, Gracco, Ludaria, Magnanins, Monte Pleros, Stalis, Tors, Valpicetto, Vuezzis

Givigliana, Gracco, Ludaria, Magnanins, Monte Pleros, Stalis, Tors, Valpicetto, Vuezzis

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Rigolato rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.