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Descrizione

Centro rivierasco, ubicato in collina e di origini incerte, che accanto alle tradizionali attività agricole e a modeste iniziative industriali ha sviluppato il turismo. I ricadesi, con un indice di vecchiaia nella media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, numerosissime case sparse, lo scalo ferroviario e le località Ciaramiti, Lampazzone, Orsigliadi, San Nicolò, Santa Maria, Faro Capo Vaticano, Torre Marino e Santa Domenica, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con accentuate differenze di altitudine. L’abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, è interessato da una forte crescita edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Lo stemma comunale, semipartito troncato, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Nella prima sezione, argentata si raffigura un orcio da olio; lo sfondo rosso della seconda partizione racchiude quattro bisanti d’oro; nella terza, infine, si rappresenta, in campo di cielo, uno sciabecco, munito di tre vele d’argento, che naviga su un mare azzurro.

Storia

Non si conoscono con precisione le sue origini: stando alla tradizione popolare, sarebbe sorta all’epoca dell’invasione dei saraceni, i quali, dopo aver devastato Medina, si erano stanziati intorno a Rombiolo. Il toponimo, che in documenti del XVI e XVII secolo compare nelle forme Ricade e Rigade, deriva dal cognome Riga o Rigà, noto in Calabria, con l’aggiunta del suffisso -ADI, corrispondente al greco -ades, per cui avrebbe il significato di ‘discendenti della famiglia Riga o Rigà’. Composta in passato da più quartieri, fece parte del feudo di Tropea, di cui seguì le vicende. Resa indipendente e compresa nel cantone tropeano, ai tempi della Repubblica Partenopea, con le riforme amministrative attuate dai francesi, all’inizio dell’Ottocento, fu inserita dapprima tra le università del cosiddetto governo di Tropea e poi tra i comuni del circondario facente capo a questo centro, assorbendo le località Brivadi, Ciaramiti, Orsigliadi, San Nicolò, Brattirò e Santa Domenica. I Borboni, tornati sul regno di Napoli, all’indomani del congresso di Vienna, le assegnarono anche gli abitati di Barbalaconi e Lampazzone. Quasi del tutto distrutta dal terremoto della seconda metà del XVIII secolo, fu gravemente danneggiata pure dal sisma del principio del Novecento. Il patrimonio storico-architettonico annovera diversi edifici di culto, tra cui spicca la chiesa parrocchiale, con elementi architettonici tardo-settecenteschi. Interessante è anche la necropoli bizantina, scoperta nella zona.

Economia

È sede di Pro Loco. Si producono cereali, frumento, foraggi, ortaggi, olive e frutta, soprattutto uva e agrumi; di ottima qualità sono le cipolle, che vengono largamente esportate. Si allevano bovini, suini e caprini. L’industria è costituita da piccole aziende che operano nei comparti alimentare, edile, metallurgico, della lavorazione del legno e della fabbricazione di mobili. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva e dell’insieme dei servizi, che, però, non comprendono quello bancario. Non si registrano strutture sociali degne di nota. È possibile frequentare le scuole dell’obbligo e un liceo scientifico; per l’arricchimento culturale si può usufruire di una biblioteca e del museo della civiltà contadina. Le strutture ricettive offrono un’ampia possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

Relazioni

Stazione balneare, inserita anche negli itinerari dell’agriturismo vibonese, offre, tra l’altro, la possibilità di praticare la pesca subacquea, gustare le specialità gastronomiche locali, come la “nduja” (insaccato piccante) e ammirare le bellezze dell’ambiente naturale: capo Vaticano è uno dei punti più belli della costa tirrenica, con spiagge dorate, scogli neri e lucenti, acque limpidissime, vegetazione lussureggiante e aria pulita. Molto frequentata pure per lavoro, grazie alle sue attività produttive, che consentono un notevole assorbimento di manodopera, intrattiene rapporti non particolarmente intensi con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per i servizi non forniti sul posto. Tra le manifestazioni tradizionali meritano di essere citate: le fiere della Conciliazione e di San Giuseppe, rispettivamente a febbraio e a marzo; quelle di San Francesco di Paola e San Michele, ad aprile; la fiera della Madonna di maggio; la sagra della cipolla e la festa della Madonna delle Grazie, ad agosto, e la festa di San Nicola di Bari, a dicembre. Il Patrono, Santo Zaccaria, si festeggia il 5 novembre.

Località

Ciaramiti, Faro Capo Vaticano, Lampazzone, Orsigliadi, San Nicolò, Santa Domenica, Santa Maria, Stazione di Ricadi, Torre Marino

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Ricadi rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.

INFO
  • Popolazione 4.900
  • Lat 38° 37' 32,47'' 38.62568611
  • Long 15° 52' 0,36'' 15.86676667
  • CAP 89866
  • Prefisso 0963
  • Codice ISTAT 102030
  • Codice Catasto H271
  • Altitudine slm 284 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/11 al 31/03 per 10 ore/giorno
    C/1345
  • Superficie 22.3 Km2
  • Densità 219,73 ab/Km2
  • Sismicità Zona 1
  • Alba 04:35
  • Tramonto 19:20
Contatti
ODV
NomeIndirizzo
FONDAZIONE DIEGO PUGLIESELOC PETTO BIANCO
FONDAZIONE DIEGO PUGLIESELOC PETTO BIANCO
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