Descrizione

Piccola comunità di montagna, di antica origine, che accanto alle tradizionali attività rurali e a una modesta presenza industriale sta sviluppando il turismo. I resiuttani, il cui indice di vecchiaia è eccezionalmente elevato, sono distribuiti tra il capoluogo comunale e la località di Povici, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 1.958 metri di quota. L’abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, è interessato da una forte crescita edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Lo stemma comunale, troncato, è stato concesso con Decreto del Capo del Governo; nella prima parte, smaltata di rosso, si raffigura una corona dorata a sette punte; sullo sfondo dorato del secondo campo spicca un ramo di rose rosse, munito di foglie verdi.

Piccola comunità di montagna, di antica origine, che accanto alle tradizionali attività rurali e a una modesta presenza industriale sta sviluppando il turismo. I resiuttani, il cui indice di vecchiaia è eccezionalmente elevato, sono distribuiti tra il capoluogo comunale e la località di Povici, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 1.958 metri di quota. L’abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, è interessato da una forte crescita edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Lo stemma comunale, troncato, è stato concesso con Decreto del Capo del Governo; nella prima parte, smaltata di rosso, si raffigura una corona dorata a sette punte; sullo sfondo dorato del secondo campo spicca un ramo di rose rosse, munito di foglie verdi.

Storia

Il toponimo, attestato in un documento della fine del XIII secolo nella forma di Risiutta, è un diminutivo di Resia, derivante dal verbo latino RESECARE, ossia ‘mietere, falciare’, o dal termine tedesco “rise”, che indica ‘un canale utilizzato per lo scorrimento dei tronchi’. I numerosi ritrovamenti archeologici, tra cui figurano urne cinerarie, monete e iscrizioni, ne fanno risalire le origini all'età romana o addirittura a un'epoca anteriore. Dopo la caduta dell'impero romano si aprì alle invasioni dei barbari, che dal Nord scendevano nella pianura friulana attraverso la valle del fiume Fella, seminando morte e distruzione. Possedimento dell’abbazia di Moggio, fu a lungo travagliata dalle lotte tra i potenti feudatari locali, entrando a far parte, nella prima metà del XV secolo, dei domini la Repubblica di Venezia, sotto la quale registrò una certa crescita economica, grazie all’intensificarsi dei traffici commerciali, agevolati dai lavori di risistemazione stradale compiuti nella vallata. Con la pace di Campoformio, del 1797, che sancì il declino della Serenissima, passò sotto l’Austria, che ne tornò in possesso anche dopo la parentesi napoleonica del Regno Italico. Annessa all'Italia nel 1866, è stata notevolmente danneggiata dal terremoto del 1976. Il monumento più importante è costituito dalla chiesa parrocchiale di San Martino, della cui struttura originaria, risalente agli inizi del XII secolo, non rimane quasi più nulla dopo la ristrutturazione compiuta nel Seicento.

Il toponimo, attestato in un documento della fine del XIII secolo nella forma di Risiutta, è un diminutivo di Resia, derivante dal verbo latino RESECARE, ossia ‘mietere, falciare’, o dal termine tedesco “rise”, che indica ‘un canale utilizzato per lo scorrimento dei tronchi’. I numerosi ritrovamenti archeologici, tra cui figurano urne cinerarie, monete e iscrizioni, ne fanno risalire le origini all'età romana o addirittura a un'epoca anteriore. Dopo la caduta dell'impero romano si aprì alle invasioni dei barbari, che dal Nord scendevano nella pianura friulana attraverso la valle del fiume Fella, seminando morte e distruzione. Possedimento dell’abbazia di Moggio, fu a lungo travagliata dalle lotte tra i potenti feudatari locali, entrando a far parte, nella prima metà del XV secolo, dei domini la Repubblica di Venezia, sotto la quale registrò una certa crescita economica, grazie all’intensificarsi dei traffici commerciali, agevolati dai lavori di risistemazione stradale compiuti nella vallata. Con la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=FVG&parola=PACEDICAMPOFORMIO'>pace di Campoformio</a>, del 1797, che sancì il declino della Serenissima, passò sotto l’Austria, che ne tornò in possesso anche dopo la parentesi napoleonica del Regno Italico. Annessa all'Italia nel 1866, è stata notevolmente danneggiata dal terremoto del 1976. Il monumento più importante è costituito dalla chiesa parrocchiale di San Martino, della cui struttura originaria, risalente agli inizi del XII secolo, non rimane quasi più nulla dopo la ristrutturazione compiuta nel Seicento.

Economia

L'agricoltura, poco favorita dalle caratteristiche del territorio, si basa essenzialmente sulla produzione di ortaggi; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia, prediligendo l'allevamento di bovini e caprini. L’industria è costituita da piccole aziende edili e alimentari, mentre il terziario si compone della rete commerciale e dell’insieme dei servizi che, accanto a quelli amministrativi e scolastici, annoverano l’attività di consulenza informatica, valido supporto per l’economia locale. Manca però il servizio bancario. È possibile frequentare soltanto le scuole elementari; non si può usufruire di una biblioteca per l’arricchimento culturale. Buona è la dotazione di strutture ricettive, che offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno.

L'agricoltura, poco favorita dalle caratteristiche del territorio, si basa essenzialmente sulla produzione di ortaggi; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia, prediligendo l'allevamento di bovini e caprini. L’industria è costituita da piccole aziende edili e alimentari, mentre il terziario si compone della rete commerciale e dell’insieme dei servizi che, accanto a quelli amministrativi e scolastici, annoverano l’attività di consulenza informatica, valido supporto per l’economia locale. Manca però il servizio bancario. È possibile frequentare soltanto le scuole elementari; non si può usufruire di una biblioteca per l’arricchimento culturale. Buona è la dotazione di strutture ricettive, che offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, sta registrando un incremento nel numero dei visitatori, attratti dalla possibilità di trascorrervi rilassanti soggiorni, godendo dell’aria salubre e delle bellezze dell’ambiente naturale. Poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non hanno ancora raggiunto un livello tale da consentire un maggiore assorbimento di manodopera, intrattiene rapporti piuttosto intensi con il circondario, cui gli abitanti si rivolgono per frequentare le altre scuole dell’obbligo e gli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado nonché per usufruire dei servizi non forniti sul posto. Tra gli appuntamenti che tradizionalmente animano la comunità vanno ricordate: la “festa scarpona” e quella paesana. La festa del Patrono, San Martino, si celebra l'11 novembre. Il comune è anche “zona rurale svantaggiata”, ammissibile al contributo comunitario a titolo dell'obiettivo n. 5b, che per tali zone prevede gli incentivi attuati mediante l'impiego dei cosiddetti “fondi strutturali” dell'Unione.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, sta registrando un incremento nel numero dei visitatori, attratti dalla possibilità di trascorrervi rilassanti soggiorni, godendo dell’aria salubre e delle bellezze dell’ambiente naturale. Poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non hanno ancora raggiunto un livello tale da consentire un maggiore assorbimento di manodopera, intrattiene rapporti piuttosto intensi con il circondario, cui gli abitanti si rivolgono per frequentare le altre scuole dell’obbligo e gli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado nonché per usufruire dei servizi non forniti sul posto. Tra gli appuntamenti che tradizionalmente animano la comunità vanno ricordate: la “festa scarpona” e quella paesana. La festa del Patrono, San Martino, si celebra l'11 novembre. Il comune è anche “zona rurale svantaggiata”, ammissibile al contributo comunitario a titolo dell'obiettivo n. 5b, che per tali zone prevede gli incentivi attuati mediante l'impiego dei cosiddetti “fondi strutturali” dell'Unione.

Località

Povici

Povici

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Resiutta rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.