Descrizione

Comune di pianura, di origini molto antiche, classificato "comune sparso" con sede in località Remedello di Sopra; presenta un'economia di tipo agricolo e industriale. I remedellesi, che fanno registrare un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuito tra numerose case sparse e le località di Remedello di Sotto e Villaggio Giustino. Il territorio presenta un profilo geometrico molto regolare, con impercettibili differenze di altitudine, che determinano nell'abitato, interessato da una forte crescita edilizia, un andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante.

Comune di pianura, di origini molto antiche, classificato "comune sparso" con sede in località Remedello di Sopra; presenta un'economia di tipo agricolo e industriale. I remedellesi, che fanno registrare un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuito tra numerose case sparse e le località di Remedello di Sotto e Villaggio Giustino. Il territorio presenta un profilo geometrico molto regolare, con impercettibili differenze di altitudine, che determinano nell'abitato, interessato da una forte crescita edilizia, un andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante.

Storia

I primi insediamenti nella zona risalgono al periodo preistorico, come testimoniato dal rinvenimento di vari reperti di epoca neolitica, tra cui figurano coltelli, ceramiche, cuspidi di lance e tombe; a questi subentrarono altri stanziamenti fino ad arrivare alla colonizzazione dei romani. Sulle origini del nome sono state avanzate molte ipotesi: qualcuno sostiene che esso derivi dall'espressione latina RUS METELLI o RES METELLI, ossia 'podere di Metello', mentre altri ritengono si tratti di un'evoluzione della forma dialettale "Ormadel", che significa 'olmo'; non manca neppure chi, facendo riferimento ad alcuni documenti del XII secolo, in cui viene citata come Mamethelli o Ramethello, ritiene attendibile la derivazione dal latino RAMUS, RAMETELLUM, che vuol dire 'piccolo corso d'acqua' o 'ramo d'acqua'. Proprietà del monastero benedettino di Leno e in seguito di quello vallombrosano di Acquanegra, agli inizi del XIV secolo entrò a far parte dei possedimenti dei Gonzaga, cui fu confermata nel 1427, dopo la conquista del territorio da parte del conte di Carmagnola. Le vicende successive alla caduta della repubblica di Venezia, sul finire del XVIII, hanno seguito quelle del resto della provincia. L'attuale assetto territoriale risale al 1927, quando vennero uniti gli allora autonomi comuni di Remedello di Sopra e Remedello di Sotto. Tra gli elementi più significativi del patrimonio storico-architettonico spiccano: la parrocchiale del capoluogo comunale, dell'inizio del XVII secolo; la settecentesca chiesa parrocchiale di Remedello di Sotto; il santuario della Maternità della Beata Vergine Maria, la cui costruzione va probabilmente riportata a un episodio miracoloso, e la chiesa della Disciplina, che, edificata nel Quattrocento, è stata adibita a più usi: oggi ospita il museo archeologico.

I primi insediamenti nella zona risalgono al periodo preistorico, come testimoniato dal rinvenimento di vari reperti di epoca neolitica, tra cui figurano coltelli, ceramiche, cuspidi di lance e tombe; a questi subentrarono altri stanziamenti fino ad arrivare alla colonizzazione dei romani. Sulle origini del nome sono state avanzate molte ipotesi: qualcuno sostiene che esso derivi dall'espressione latina RUS METELLI o RES METELLI, ossia 'podere di Metello', mentre altri ritengono si tratti di un'evoluzione della forma dialettale "Ormadel", che significa 'olmo'; non manca neppure chi, facendo riferimento ad alcuni documenti del XII secolo, in cui viene citata come Mamethelli o Ramethello, ritiene attendibile la derivazione dal latino RAMUS, RAMETELLUM, che vuol dire 'piccolo corso d'acqua' o 'ramo d'acqua'. Proprietà del monastero benedettino di Leno e in seguito di quello vallombrosano di Acquanegra, agli inizi del XIV secolo entrò a far parte dei possedimenti dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GONZAGA'>Gonzaga</a>, cui fu confermata nel 1427, dopo la conquista del territorio da parte del conte di Carmagnola. Le vicende successive alla caduta della repubblica di Venezia, sul finire del XVIII, hanno seguito quelle del resto della provincia. L'attuale assetto territoriale risale al 1927, quando vennero uniti gli allora autonomi comuni di Remedello di Sopra e Remedello di Sotto. Tra gli elementi più significativi del patrimonio storico-architettonico spiccano: la parrocchiale del capoluogo comunale, dell'inizio del XVII secolo; la settecentesca chiesa parrocchiale di Remedello di Sotto; il santuario della Maternità della Beata Vergine Maria, la cui costruzione va probabilmente riportata a un episodio miracoloso, e la chiesa della Disciplina, che, edificata nel Quattrocento, è stata adibita a più usi: oggi ospita il museo archeologico.

Economia

Non è sede di particolari uffici, fatta eccezione per quelli destinati alle attività municipali e postali. Sul posto manca una stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, svolte dal sindaco. L'economia locale è rimasta solo in parte legata all'agricoltura: si producono cereali, frumento, ortaggi, foraggi e vite; è praticato anche l'allevamento di avicoli, bovini e suini. Il tessuto industriale è costituito da più aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario), chimico, edile, metalmeccanico, tessile, del legno, della gioielleria e oreficeria; a queste si affiancano fabbriche di mobili, calzature nonché di macchine per l'agricoltura e la silvicoltura. È presente l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria; la rete distributiva, di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione, completa il quadro delle risorse economiche. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo e includono gli istituti tecnici agrario e per geometri, mentre quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca e dal museo civico. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e, in misura ridotta, anche di soggiorno; tra i servizi sanitari è assicurato quello farmaceutico (per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove).

Non è sede di particolari uffici, fatta eccezione per quelli destinati alle attività municipali e postali. Sul posto manca una stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, svolte dal sindaco. L'economia locale è rimasta solo in parte legata all'agricoltura: si producono cereali, frumento, ortaggi, foraggi e vite; è praticato anche l'allevamento di avicoli, bovini e suini. Il tessuto industriale è costituito da più aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LATTIEROCASEARIO'>lattiero-caseario</a>), chimico, edile, metalmeccanico, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>, del legno, della gioielleria e oreficeria; a queste si affiancano fabbriche di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a>, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=CALZATURE'>calzature</a> nonché di macchine per l'agricoltura e la silvicoltura. È presente l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria; la rete distributiva, di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione, completa il quadro delle risorse economiche. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo e includono gli istituti tecnici agrario e per geometri, mentre quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca e dal museo civico. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e, in misura ridotta, anche di soggiorno; tra i servizi sanitari è assicurato quello farmaceutico (per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove).

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, grazie alla presenza degli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado e alle sue attività produttive, soprattutto agli insediamenti industriali che, oltre a garantire il lavoro alla manodopera locale, fungono da polo di attrazione per gli abitanti del circondario, offrendo loro opportunità di occupazione. Nel corso dell'anno vi si svolgono varie manifestazioni di carattere ricreativo: nel mese di luglio si organizza la sagra di Gandino, seguita dalla fiera di San Luigi, a settembre, e dalla rassegna "Settembre remedellese". Il Patrono, San Lorenzo, si festeggia il 10 agosto.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, grazie alla presenza degli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado e alle sue attività produttive, soprattutto agli insediamenti industriali che, oltre a garantire il lavoro alla manodopera locale, fungono da polo di attrazione per gli abitanti del circondario, offrendo loro opportunità di occupazione. Nel corso dell'anno vi si svolgono varie manifestazioni di carattere ricreativo: nel mese di luglio si organizza la sagra di Gandino, seguita dalla fiera di San Luigi, a settembre, e dalla rassegna "Settembre remedellese". Il Patrono, San Lorenzo, si festeggia il 10 agosto.

Località

Remedello di Sopra, Remedello di Sotto, Villaggio Giustino

Remedello di Sopra, Remedello di Sotto, Villaggio Giustino

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Remedello rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.