Descrizione

Comune collinare, di probabile origine medioevale, che alle tradizionali attività agricole ha affiancato quelle industriali. I refrontolesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale, ma anche in un numero piuttosto rilevante di case sparse e nelle località Federa, Lot e Fornace, quest’ultima contigua alla località Susegana del comune omonimo. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che vanno dagli 80 metri sul livello del mare ai 415 metri. L’abitato, in forte espansione edilizia, presenta un andamento plano-altimetrico tipico collinare. Sullo sfondo argenteo dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, spicca una fascia azzurra, attraversata dal fusto di un albero posto su una verde campagna.

Comune collinare, di probabile origine medioevale, che alle tradizionali attività agricole ha affiancato quelle industriali. I refrontolesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale, ma anche in un numero piuttosto rilevante di case sparse e nelle località Federa, Lot e Fornace, quest’ultima contigua alla località Susegana del comune omonimo. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che vanno dagli 80 metri sul livello del mare ai 415 metri. L’abitato, in forte espansione edilizia, presenta un andamento plano-altimetrico tipico collinare. Sullo sfondo argenteo dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, spicca una fascia azzurra, attraversata dal fusto di un albero posto su una verde campagna.

Storia

Parte della marca trevigiana, dopo una serie di vicende, che la videro aggregarsi e poi disaggregarsi da altri comuni, raggiunse la sua autonomia solo dopo la prima metà del XX secolo. Il nome probabilmente deriva da REX FRONDIUM ovvero ‘re delle frondi’, risalente a studi etimologici rinascimentali, o da Roncofronto ovvero RONCUS FRONDIUM, inteso come ‘fruscio di ramoscelli scossi dal vento’, così come si trova in un atto notarile dell’Archivio di Stato di Venezia del XII secolo. La zona nel X secolo era posseduta dai vescovi-conti di Ceneda che, nel XIII secolo, la cedettero come feudo prima ai Porcìa e poi ai Caminesi. Dal XIV al XVI secolo fu sotto la giurisdizione di Collalto ma proprio alla fine del XVI secolo la supremazia passò alla Serenissima, eccetto i feudi di Collalto e di San Salvatore, che nel XVIII secolo furono riuniti sotto un’unica amministrazione. Dopo la caduta della Repubblica veneta, fu ancora sotto l’amministrazione dei Collalto fino al XIX secolo quando venne aggiunta alla municipalità di San Pietro di Feletto. Per quasi tutto il secolo XIX e fino agli inizi del XX secolo ebbe un’amministrazione autonoma insieme con Barbisano e Collalto, che alla fine del XIX secolo si unì a Susegana. Nella prima metà del XX secolo fu aggregata al comune di Pieve di Soligo. Dall’inventario dei Beni Stabili dell’XI secolo si ha notizia dell’esistenza della cappella di Santa Margherita dove erano conservate alcune opere d’arte tra cui la pala di Sant’Antonio da Padova del Ridolfi. Per l’architettura civile va segnalata la cinquecentesca villa Capretta e la settecentesca villa Spada.

Parte della marca trevigiana, dopo una serie di vicende, che la videro aggregarsi e poi disaggregarsi da altri comuni, raggiunse la sua autonomia solo dopo la prima metà del XX secolo. Il nome probabilmente deriva da REX FRONDIUM ovvero ‘re delle frondi’, risalente a studi etimologici rinascimentali, o da Roncofronto ovvero RONCUS FRONDIUM, inteso come ‘fruscio di ramoscelli scossi dal vento’, così come si trova in un atto notarile dell’Archivio di Stato di Venezia del XII secolo. La zona nel X secolo era posseduta dai vescovi-conti di Ceneda che, nel XIII secolo, la cedettero come feudo prima ai Porcìa e poi ai Caminesi. Dal XIV al XVI secolo fu sotto la giurisdizione di Collalto ma proprio alla fine del XVI secolo la supremazia passò alla Serenissima, eccetto i feudi di Collalto e di San Salvatore, che nel XVIII secolo furono riuniti sotto un’unica amministrazione. Dopo la caduta della Repubblica veneta, fu ancora sotto l’amministrazione dei Collalto fino al XIX secolo quando venne aggiunta alla municipalità di San Pietro di Feletto. Per quasi tutto il secolo XIX e fino agli inizi del XX secolo ebbe un’amministrazione autonoma insieme con Barbisano e Collalto, che alla fine del XIX secolo si unì a Susegana. Nella prima metà del XX secolo fu aggregata al comune di Pieve di Soligo. Dall’inventario dei Beni Stabili dell’XI secolo si ha notizia dell’esistenza della cappella di Santa Margherita dove erano conservate alcune opere d’arte tra cui la pala di Sant’Antonio da Padova del Ridolfi. Per l’architettura civile va segnalata la cinquecentesca villa Capretta e la settecentesca villa Spada.

Economia

Ospita i consueti uffici municipali e postali ed è sede della Pro Loco. Per l’assenza sul posto di una stazione dei carabinieri l’autorità di pubblica sicurezza è esercitata, all’occorrenza, dal sindaco. Una delle principali fonti di reddito è costituita dall’agricoltura: si coltivano cereali, ortaggi, foraggi, viti e frutteti. Si pratica anche l’allevamento, soprattutto di avicoli e bovini. Il lavoro viene offerto dalle industrie meccaniche, automobilistiche, di mobili, edili, metallurgiche, del legno, chimiche e dalle fabbriche di apparecchi per uso domestico. I risparmi dei refrontolesi giustificano la presenza del servizio bancario. Non si registra la presenza di strutture sociali di rilievo come asili nido e case di riposo. Le strutture scolastiche locali permettono di frequentare solo la scuola materna ed elementare. Le strutture ricettive consentono la possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Le strutture sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico.

Ospita i consueti uffici municipali e postali ed è sede della Pro Loco. Per l’assenza sul posto di una stazione dei carabinieri l’autorità di pubblica sicurezza è esercitata, all’occorrenza, dal sindaco. Una delle principali fonti di reddito è costituita dall’agricoltura: si coltivano cereali, ortaggi, foraggi, viti e frutteti. Si pratica anche l’allevamento, soprattutto di avicoli e bovini. Il lavoro viene offerto dalle industrie meccaniche, automobilistiche, di mobili, edili, metallurgiche, del legno, chimiche e dalle fabbriche di apparecchi per uso domestico. I risparmi dei refrontolesi giustificano la presenza del servizio bancario. Non si registra la presenza di strutture sociali di rilievo come asili nido e case di riposo. Le strutture scolastiche locali permettono di frequentare solo la scuola materna ed elementare. Le strutture ricettive consentono la possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Le strutture sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico.

Relazioni

Abbastanza frequentata come meta turistica per il suo inserimento nel percorso del prosecco, lo è invece poco per lavoro. Vive un rapporto non rilevante con i centri del circondario. Speciali eventi ricorrenti in grado di richiamare visitatori dai dintorni sono: la festa di panevin, con il falò della Befana; ad aprile, la mostra dei vini; ad agosto, la plurisecolare festa al Molinetto della Croda, con musica e stand; la festa dell’estate; la festa delle castagne; la sagra di San Martino, con la sfilata dei carri raffiguranti scene di vita contadina e la festa di San Nicolò. La festa della Patrona, Santa Margherita, si celebra il 20 luglio.

Abbastanza frequentata come meta turistica per il suo inserimento nel percorso del prosecco, lo è invece poco per lavoro. Vive un rapporto non rilevante con i centri del circondario. Speciali eventi ricorrenti in grado di richiamare visitatori dai dintorni sono: la festa di panevin, con il falò della Befana; ad aprile, la mostra dei vini; ad agosto, la plurisecolare festa al Molinetto della Croda, con musica e stand; la festa dell’estate; la festa delle castagne; la sagra di San Martino, con la sfilata dei carri raffiguranti scene di vita contadina e la festa di San Nicolò. La festa della Patrona, Santa Margherita, si celebra il 20 luglio.

Località

Casale, Case De Stefani, Federa, Fornaci

Casale, Case De Stefani, Federa, Fornaci

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Refrontolo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.