Descrizione

Centro di pianura, di origini molto antiche, che, accanto alle tradizionali attività agricole, ha sviluppato il tessuto industriale. I rodighesi, che presentano un indice di vecchiaia molto elevato, sono concentrati quasi esclusivamente nella località Rivalta e nel capoluogo comunale. L'abitato si stende lungo la riva destra del fiume Mincio, che poi si allarga nel lago Superiore: l'intera valle è coperta dalle canne e dal carice. Il territorio disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate: di questa sua conformazione risente l'abitato, che presenta un andamento plano-altimetrico pianeggiante ed è interessato da un fenomeno di espansione edilizia. Nello stemma municipale, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, si riproduce, in campo azzurro, l'immagine di una ruota dentata di dodici pezzi d'oro.

Centro di pianura, di origini molto antiche, che, accanto alle tradizionali attività agricole, ha sviluppato il tessuto industriale. I rodighesi, che presentano un indice di vecchiaia molto elevato, sono concentrati quasi esclusivamente nella località Rivalta e nel capoluogo comunale. L'abitato si stende lungo la riva destra del fiume Mincio, che poi si allarga nel lago Superiore: l'intera valle è coperta dalle canne e dal carice. Il territorio disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate: di questa sua conformazione risente l'abitato, che presenta un andamento plano-altimetrico pianeggiante ed è interessato da un fenomeno di espansione edilizia. Nello stemma municipale, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, si riproduce, in campo azzurro, l'immagine di una ruota dentata di dodici pezzi d'oro.

Storia

I primi insediamenti nella zona risalgono agli iberi, come provato dai vari reperti venuti alla luce a Rivalta; a questi subentrarono gli etruschi e, in seguito, i romani, che fondarono sulle sponde del fiume la colonia Ripalta, attraversata dalla via Postumia. Molto si discute sulle origini del toponimo, che è stato oggetto, fra l'altro, di fantasiose etimologie popolari; abbastanza verosimilmente si ipotizza che derivi da Rhodico, un esponente della casata mantovana dei Rotingi, o ancora da RUBICUS o RUBUS, "rovo". L'ipotesi più plausibile, tuttavia, è che sia da connettere all'antroponimo germanico "Hrodo" con l'aggiunta del suffisso -ICUS. Durante la signoria dei Gonzaga, grazie all'accordo raggiunto dagli eredi di Ludovico Gonzaga, venne affidato a Gianfrancesco, che si insignì del titolo di marchese, facendolo imprimere anche sulle monete e sulle medaglie coniate dalla locale zecca. Dopo il declino della famiglia mantovana, essendo ben fortificata, riuscì a resistere a lungo all'avanzata degli imperiali, nel corso della guerra di secessione di Mantova e del Monferrato, capitolando tuttavia il 6 aprile 1630. Venne annessa al regno d'Italia soltanto nel 1866, dopo un lungo periodo di dominazione austriaca, interrotta solamente dalla breve parentesi dell'invasione napoleonica. Il patrimonio storico-monumentale conta: il cinquecentesco palazzo Barozzi, "La Motta" una residenza patrizia di campagna, villa Varini, il palazzo comunale e la parrocchiale intitolata a Santa Maria della Rosa. A Rivalta degne di nota sono la parrocchiale dedicata ai Santi Virgilio e Donato e la Corte Sette Frati.

I primi insediamenti nella zona risalgono agli iberi, come provato dai vari reperti venuti alla luce a Rivalta; a questi subentrarono gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=ETRUSCHI'>etruschi</a> e, in seguito, i romani, che fondarono sulle sponde del fiume la colonia Ripalta, attraversata dalla via Postumia. Molto si discute sulle origini del toponimo, che è stato oggetto, fra l'altro, di fantasiose etimologie popolari; abbastanza verosimilmente si ipotizza che derivi da Rhodico, un esponente della casata mantovana dei Rotingi, o ancora da RUBICUS o RUBUS, "rovo". L'ipotesi più plausibile, tuttavia, è che sia da connettere all'antroponimo germanico "Hrodo" con l'aggiunta del suffisso -ICUS. Durante la signoria dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GONZAGA'>Gonzaga</a>, grazie all'accordo raggiunto dagli eredi di Ludovico <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GONZAGA'>Gonzaga</a>, venne affidato a Gianfrancesco, che si insignì del titolo di marchese, facendolo imprimere anche sulle monete e sulle medaglie coniate dalla locale zecca. Dopo il declino della famiglia mantovana, essendo ben fortificata, riuscì a resistere a lungo all'avanzata degli imperiali, nel corso della guerra di secessione di Mantova e del Monferrato, capitolando tuttavia il 6 aprile 1630. Venne annessa al regno d'Italia soltanto nel 1866, dopo un lungo periodo di dominazione austriaca, interrotta solamente dalla breve parentesi dell'invasione napoleonica. Il patrimonio storico-monumentale conta: il cinquecentesco palazzo Barozzi, "La Motta" una residenza patrizia di campagna, villa Varini, il palazzo comunale e la parrocchiale intitolata a Santa Maria della Rosa. A Rivalta degne di nota sono la parrocchiale dedicata ai Santi Virgilio e Donato e la Corte Sette Frati.

Economia

Ospita i consueti uffici municipali e postali. Il sindaco riveste, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, poiché sul posto manca una stazione dei carabinieri. Nell'economia locale l'agricoltura, che dà buoni risultati grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, conserva un ruolo importante: si coltivano cereali, ortaggi, foraggi, olivo e agrumi; è praticato anche l'allevamento di avicoli, bovini e suini. Il tessuto industriale è costituito soprattutto da stabilimenti chimici e per la produzione di saponi e detergenti; a questi si affiancano fabbriche alimentari (tra cui figurano quelle lattiero-casearie), metalmeccaniche, tessili, dell'abbigliamento e delle calzature nonché imprese edili e per l'estrazione di ghiaia, sabbia e argilla. Il terziario si compone della rete distributiva (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell'insieme dei servizi; tra questi ultimi è presente quello bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo, fatta eccezione per una casa di riposo; nelle scuole locali s'impartisce l'istruzione dell'obbligo e non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono anche possibilità di soggiorno, mentre quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Ospita i consueti uffici municipali e postali. Il sindaco riveste, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, poiché sul posto manca una stazione dei carabinieri. Nell'economia locale l'agricoltura, che dà buoni risultati grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, conserva un ruolo importante: si coltivano cereali, ortaggi, foraggi, olivo e agrumi; è praticato anche l'allevamento di avicoli, bovini e suini. Il tessuto industriale è costituito soprattutto da stabilimenti chimici e per la produzione di saponi e detergenti; a questi si affiancano fabbriche alimentari (tra cui figurano quelle <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LATTIEROCASEARIE'>lattiero-casearie</a>), metalmeccaniche, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILI'>tessili</a>, dell'abbigliamento e delle <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=CALZATURE'>calzature</a> nonché imprese edili e per l'estrazione di ghiaia, sabbia e argilla. Il terziario si compone della rete distributiva (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell'insieme dei servizi; tra questi ultimi è presente quello bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo, fatta eccezione per una casa di riposo; nelle scuole locali s'impartisce l'istruzione dell'obbligo e non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono anche possibilità di soggiorno, mentre quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene sia abbastanza frequentata da turisti, non fa registrare un massiccio afflusso di manodopera esterna, in quanto il suo sviluppo economico non ha raggiunto livelli tali da consentire l'assorbimento di consistenti flussi di pendolari. I rapporti con i centri vicini, quindi, non sono rilevanti, mancando anche quei tradizionali appuntamenti folcloristici che altrove richiamano numerosi visitatori. La festa del Patrono, San Bernardino, si celebra il 20 maggio. Ha dato i natali a Ippolito Nievo, famoso scrittore garibaldino, autore delle "Confessioni di un italiano".

Sebbene sia abbastanza frequentata da turisti, non fa registrare un massiccio afflusso di manodopera esterna, in quanto il suo sviluppo economico non ha raggiunto livelli tali da consentire l'assorbimento di consistenti flussi di pendolari. I rapporti con i centri vicini, quindi, non sono rilevanti, mancando anche quei tradizionali appuntamenti folcloristici che altrove richiamano numerosi visitatori. La festa del Patrono, San Bernardino, si celebra il 20 maggio. Ha dato i natali a Ippolito Nievo, famoso scrittore garibaldino, autore delle "Confessioni di un italiano".

Località

Corte Borghetto, Corte Catenaccio, Corte Motta, Fossato, Rivalta

Corte Borghetto, Corte Catenaccio, Corte Motta, Fossato, Rivalta

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Rodigo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.