Descrizione

Centro di pianura, di origine antica, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale, in particolare il comparto dell'elettronica, e le attività commerciali. La comunità degli arcenesi, che presenta un indice di vecchiaia inferiore alla media, è concentrata quasi esclusivamente nel capoluogo comunale e, in minor misura, nelle località di Cà d'Arcene, Cascina Berlocca e Cascina Nuova, oltre che in case sparse. Il territorio disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche lievi, e l'abitato, in forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Sullo sfondo azzurro dello stemma municipale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si raffigura un castello merlato alla guelfa e munito di torre centrale, fondato sulla campagna verde.

Centro di pianura, di origine antica, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale, in particolare il comparto dell'elettronica, e le attività commerciali. La comunità degli arcenesi, che presenta un indice di vecchiaia inferiore alla media, è concentrata quasi esclusivamente nel capoluogo comunale e, in minor misura, nelle località di Cà d'Arcene, Cascina Berlocca e Cascina Nuova, oltre che in case sparse. Il territorio disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche lievi, e l'abitato, in forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Sullo sfondo azzurro dello stemma municipale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si raffigura un castello merlato alla guelfa e munito di torre centrale, fondato sulla campagna verde.

Storia

Abitata da liguri, etruschi, galli, romani, goti, bizantini, longobardi e franchi, secondo alcuni studiosi deriva il toponimo dal nome etrusco "Arcena", secondo altri dal gentilizio romano ARGENIUS, per altri ancora dalle parole latine AGGER o AGGERATUS, che significano rispettivamente 'argine' o 'terreno arginato'. I primi documenti che la menzionano risalgono tuttavia al X secolo. Dopo il Medioevo, caratterizzato da scontri violenti tra i signori della zona, con ripetuti assedi del locale castello, nel XV secolo fu assorbita nella repubblica di Venezia, uniformandosi alla sorte degli altri comuni del bergamasco. La relativa tranquillità di quest'epoca fu più volte turbata, come nel XVI secolo, quando subì le incursioni dell'esercito francese e di soldataglie milanesi e le devastazioni dei lanzichenecchi. Alla dominazione della Serenissima seguì quella austriaca, nel corso della quale non si verificarono fatti rilevanti e che durò fino al 1859. Il patrimonio storico-architettonico annovera: la parrocchiale, edificata con ogni probabilità prima del XII secolo e ristrutturata ampiamente nel 1781, con la pala dell'altare maggiore e alcuni affreschi firmati Filippo Comerio; la cappella dedicata a San Zenone e la chiesa di Sant'Andrea, entrambe del XII secolo; la chiesa dei Santi Rocco e Carlo, edificata dopo l'epidemia di peste del 1630; il santuario della Madonna delle Lacrime, costruito a ricordo della lacrimazione, nel 1864, di un'immagine della Madonna affrescata sulla facciata di una cascina.

Abitata da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LIGURI'>liguri</a>, etruschi, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GALLI'>galli</a>, romani, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GOTI'>goti</a>, bizantini, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a> e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=FRANCHI'>franchi</a>, secondo alcuni studiosi deriva il toponimo dal nome etrusco "Arcena", secondo altri dal gentilizio romano ARGENIUS, per altri ancora dalle parole latine AGGER o AGGERATUS, che significano rispettivamente 'argine' o 'terreno arginato'. I primi documenti che la menzionano risalgono tuttavia al X secolo. Dopo il Medioevo, caratterizzato da scontri violenti tra i signori della zona, con ripetuti assedi del locale castello, nel XV secolo fu assorbita nella repubblica di Venezia, uniformandosi alla sorte degli altri comuni del bergamasco. La relativa tranquillità di quest'epoca fu più volte turbata, come nel XVI secolo, quando subì le incursioni dell'esercito francese e di soldataglie milanesi e le devastazioni dei lanzichenecchi. Alla dominazione della Serenissima seguì quella austriaca, nel corso della quale non si verificarono fatti rilevanti e che durò fino al 1859. Il patrimonio storico-architettonico annovera: la parrocchiale, edificata con ogni probabilità prima del XII secolo e ristrutturata ampiamente nel 1781, con la pala dell'altare maggiore e alcuni affreschi firmati Filippo Comerio; la cappella dedicata a San Zenone e la chiesa di Sant'Andrea, entrambe del XII secolo; la chiesa dei Santi Rocco e Carlo, edificata dopo l'epidemia di peste del 1630; il santuario della Madonna delle Lacrime, costruito a ricordo della lacrimazione, nel 1864, di un'immagine della Madonna affrescata sulla facciata di una cascina.

Economia

Fatta eccezione per gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, il sindaco svolge, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. Il settore primario è basato essenzialmente sulla coltivazione di cereali e foraggi e sull'allevamento. Accanto alle attività agricole è attivo un tessuto di piccole e medie imprese industriali e artigianali operanti nei comparti tessile, meccanico, elettronico, metallurgico, edile e della lavorazione del legno. Anche il terziario fa la sua parte, sia pure in misura meno rilevante rispetto agli altri settori. Sono presenti attività di consulenza informatica e radiotelevisive, entrambe giustificate dalle dimensioni della comunità e indici di uno sviluppo che ambisce a percorre anche le strade meno tradizionali; sviluppo attestato inoltre dalla presenza del servizio bancario, a testimonianza della capacità produttiva e di risparmio degli arcenesi. La rete commerciale ha dimensioni tali da soddisfare le esigenze primarie della popolazione. L'offerta dei servizi pubblici è commisurata alle dimensioni del centro: priva di strutture sociali particolarmente significative annovera, tra le strutture destinate all'arricchimento culturale, la biblioteca. Le strutture scolastiche assicurano la frequenza delle scuole materne, elementari e medie e quelle ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Le strutture sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Fatta eccezione per gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, il sindaco svolge, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. Il settore primario è basato essenzialmente sulla coltivazione di cereali e foraggi e sull'allevamento. Accanto alle attività agricole è attivo un tessuto di piccole e medie imprese industriali e artigianali operanti nei comparti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>, meccanico, elettronico, metallurgico, edile e della lavorazione del legno. Anche il terziario fa la sua parte, sia pure in misura meno rilevante rispetto agli altri settori. Sono presenti attività di consulenza informatica e radiotelevisive, entrambe giustificate dalle dimensioni della comunità e indici di uno sviluppo che ambisce a percorre anche le strade meno tradizionali; sviluppo attestato inoltre dalla presenza del servizio bancario, a testimonianza della capacità produttiva e di risparmio degli arcenesi. La rete commerciale ha dimensioni tali da soddisfare le esigenze primarie della popolazione. L'offerta dei servizi pubblici è commisurata alle dimensioni del centro: priva di strutture sociali particolarmente significative annovera, tra le strutture destinate all'arricchimento culturale, la biblioteca. Le strutture scolastiche assicurano la frequenza delle scuole materne, elementari e medie e quelle ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Le strutture sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Abbastanza frequentata per lavoro, per la presenza dell'industria elettronica, esercita con la sua offerta agrituristica un indubbio richiamo per gli amanti della vacanza a contatto diretto con la natura. I rapporti della popolazione con i comuni vicini, non particolarmente rilevanti, sono motivati dalla necessità di usufruire dei servizi non disponibili sul posto e di completare il corso degli studi. La festa della Patrona, la Madonna delle Lacrime, si celebra il 5 aprile, anniversario della miracolosa lacrimazione.

Abbastanza frequentata per lavoro, per la presenza dell'industria elettronica, esercita con la sua offerta agrituristica un indubbio richiamo per gli amanti della vacanza a contatto diretto con la natura. I rapporti della popolazione con i comuni vicini, non particolarmente rilevanti, sono motivati dalla necessità di usufruire dei servizi non disponibili sul posto e di completare il corso degli studi. La festa della Patrona, la Madonna delle Lacrime, si celebra il 5 aprile, anniversario della miracolosa lacrimazione.

Località

Ca' d'Arcene

Ca' d'Arcene

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Arcene rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.