Descrizione

Centro di pianura, di origini romane, che ha affiancato alle attività agricole e commerciali un notevole sviluppo industriale. I robbiesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale, che non fa registrare segni evidenti di espansione edilizia. Il territorio disegna un profilo geometrico regolare, con lievi variazioni altimetriche; di questa caratteristica orografica risente l'abitato, che presenta un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è attraversato da una fascia d'argento sovrastata da un'aquila con le ali in volo spiegato. Dalla punta dello scudo si origina un albero accostato da due ruote a sei raggi.

Centro di pianura, di origini romane, che ha affiancato alle attività agricole e commerciali un notevole sviluppo industriale. I robbiesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale, che non fa registrare segni evidenti di espansione edilizia. Il territorio disegna un profilo geometrico regolare, con lievi variazioni altimetriche; di questa caratteristica orografica risente l'abitato, che presenta un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è attraversato da una fascia d'argento sovrastata da un'aquila con le ali in volo spiegato. Dalla punta dello scudo si origina un albero accostato da due ruote a sei raggi.

Storia

Denominata anticamente Redobia, riferibile probabilmente al latino RHANDOVIUM o RETOVIUM, ha origini antiche: la sua esistenza già in epoca romana è testimoniata, oltre che dal rinvenimento nella zona di varie are votive e di un sarcofago, dal fatto che, secondo alcuni studiosi, la famosa battaglia dei Campi Raudii, in cui i romani, guidati dal console Mario, vinsero sui Cimbri, nel 101 a.C., si sarebbe svolta in questi luoghi. Nel corso del Medioevo conobbe varie vicissitudini: dopo essere stata saccheggiata dai saraceni intorno al X secolo, fu confermata da Federico Barbarossa ai nobili del luogo, insieme alle località di Palestro e Confienza. Fu duramente contesa tra Vercelli e Pavia dal XIII secolo fino al 1360, quando tutti i diritti sul borgo furono ceduti dai vercellesi al comune di Pavia. Sul finire del XIV secolo ai signori pavesi subentrarono nel possesso del feudo alcune nobili famiglie milanesi, quali i de' Porro, i Crotti e i Trotti; questi ultimi ne conservarono la proprietà fino al 1721, per essere sostituiti dai Belcredi, seguiti a loro volta dai Visconti Borromeo, dagli Orsini e da altri nobili possessori. Testimoni delle lotte medioevali sono il castello, detto dell'Arca, costruito probabilmente nella seconda metà del XIV secolo sui resti di un'antica rocca, e la torre Pallanza, risalente al Quattrocento. Nell'architettura sacra spiccano: la settecentesca parrocchiale, dedicata a Santo Stefano (che, al suo interno, conserva un artistico coro intagliato e una tavola del mortarese Lanino raffigurante l'"Incoronazione") e le chiese di San Valeriano dell'undicesimo secolo, di San Pietro del 1200 e di San Michele del XV secolo.

Denominata anticamente Redobia, riferibile probabilmente al latino RHANDOVIUM o RETOVIUM, ha origini antiche: la sua esistenza già in epoca romana è testimoniata, oltre che dal rinvenimento nella zona di varie are votive e di un sarcofago, dal fatto che, secondo alcuni studiosi, la famosa battaglia dei Campi Raudii, in cui i romani, guidati dal console Mario, vinsero sui Cimbri, nel 101 a.C., si sarebbe svolta in questi luoghi. Nel corso del Medioevo conobbe varie vicissitudini: dopo essere stata saccheggiata dai saraceni intorno al X secolo, fu confermata da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=FEDERICOBARBAROSSA'>Federico Barbarossa</a> ai nobili del luogo, insieme alle località di Palestro e Confienza. Fu duramente contesa tra Vercelli e Pavia dal XIII secolo fino al 1360, quando tutti i diritti sul borgo furono ceduti dai vercellesi al comune di Pavia. Sul finire del XIV secolo ai signori pavesi subentrarono nel possesso del feudo alcune nobili famiglie milanesi, quali i de' Porro, i Crotti e i Trotti; questi ultimi ne conservarono la proprietà fino al 1721, per essere sostituiti dai Belcredi, seguiti a loro volta dai Visconti Borromeo, dagli Orsini e da altri nobili possessori. Testimoni delle lotte medioevali sono il castello, detto dell'Arca, costruito probabilmente nella seconda metà del XIV secolo sui resti di un'antica rocca, e la torre Pallanza, risalente al Quattrocento. Nell'architettura sacra spiccano: la settecentesca parrocchiale, dedicata a Santo Stefano (che, al suo interno, conserva un artistico coro intagliato e una tavola del mortarese Lanino raffigurante l'"Incoronazione") e le chiese di San Valeriano dell'undicesimo secolo, di San Pietro del 1200 e di San Michele del XV secolo.

Economia

Oltre agli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, sono presenti una stazione dei carabinieri e un comando dei vigili del fuoco. La sua localizzazione ha favorito l'incentivazione delle attività agricole, basate su proficue coltivazioni di cereali, ortaggi, foraggi e vite. Nell'industria si registra lo sviluppo dei comparti lattiero-caseario, del legno e della fabbricazione di materie plastiche e non mancano imprese edili e stabilimenti metalmeccanici. Il terziario si compone di una buona rete distributiva e dell'insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli amministrativi, scolastici e di consulenza informatica, è presente il servizio bancario, per l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, presenta tra le strutture sociali un asilo nido e una casa di riposo; nelle scuole del posto si impartisce l'istruzione primaria; non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono qualche possibilità di soggiorno e quelle sanitarie, oltre a garantire il servizio farmaceutico, comprendono anche una clinica privata.

Oltre agli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, sono presenti una stazione dei carabinieri e un comando dei vigili del fuoco. La sua localizzazione ha favorito l'incentivazione delle attività agricole, basate su proficue coltivazioni di cereali, ortaggi, foraggi e vite. Nell'industria si registra lo sviluppo dei comparti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LATTIEROCASEARIO'>lattiero-caseario</a>, del legno e della fabbricazione di materie plastiche e non mancano imprese edili e stabilimenti metalmeccanici. Il terziario si compone di una buona rete distributiva e dell'insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli amministrativi, scolastici e di consulenza informatica, è presente il servizio bancario, per l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, presenta tra le strutture sociali un asilo nido e una casa di riposo; nelle scuole del posto si impartisce l'istruzione primaria; non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono qualche possibilità di soggiorno e quelle sanitarie, oltre a garantire il servizio farmaceutico, comprendono anche una clinica privata.

Relazioni

Sebbene non rientri tra le mete turistiche più celebrate, a causa della mancanza di attrattive di rilievo, è molto frequentata per lavoro, grazie soprattutto allo sviluppo industriale registrato nei settori lattiero-caseario e delle materie plastiche, che consente l'assorbimento di discreti flussi di manodopera. Al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini per le sue attività commerciali, attira numerosi visitatori anche in occasione di alcuni appuntamenti consueti: la mostra-mercato di macchine e attrezzature agricole e la mostra-mercato di bovini di razza frisona italiana, che si svolgono entrambe a settembre. Una tipica manifestazione è quella del palio d' l'urmon che vede in gara i vari rioni, ciascuno contraddistinto da un elemento, che tra la fine di agosto e gli inizi di settembre si sfidano in una serie di gare che culminano nella corsa delle carriole, preceduta da una sfilata in costume. La festa del Patrono, Santo Stefano, si celebra la prima domenica di settembre.

Sebbene non rientri tra le mete turistiche più celebrate, a causa della mancanza di attrattive di rilievo, è molto frequentata per lavoro, grazie soprattutto allo sviluppo industriale registrato nei settori lattiero-caseario e delle materie plastiche, che consente l'assorbimento di discreti flussi di manodopera. Al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini per le sue attività commerciali, attira numerosi visitatori anche in occasione di alcuni appuntamenti consueti: la mostra-mercato di macchine e attrezzature agricole e la mostra-mercato di bovini di razza frisona italiana, che si svolgono entrambe a settembre. Una tipica manifestazione è quella del palio d' l'urmon che vede in gara i vari rioni, ciascuno contraddistinto da un elemento, che tra la fine di agosto e gli inizi di settembre si sfidano in una serie di gare che culminano nella corsa delle carriole, preceduta da una sfilata in costume. La festa del Patrono, Santo Stefano, si celebra la prima domenica di settembre.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Robbio rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.