Descrizione

Comune di montagna, di probabile origine medievale, che accanto a modeste attività agricole e industriali ha sviluppato il turismo. I moneani, con un indice di vecchiaia particolarmente elevato, risiedono per la maggior parte nel capoluogo comunale e nelle località Solars e Zovello. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 2.176 metri di quota. L'abitato, immerso nel verde di una rigogliosa vegetazione alpina, è interessato da una forte crescita edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è troncato cuneato di verde e d’argento di tre pezzi; in esso si rappresentano due torri merlate alla guelfa disposte in fascia e un rovo munito di cinque fiori rossi.

Comune di montagna, di probabile origine medievale, che accanto a modeste attività agricole e industriali ha sviluppato il turismo. I moneani, con un indice di vecchiaia particolarmente elevato, risiedono per la maggior parte nel capoluogo comunale e nelle località Solars e Zovello. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 2.176 metri di quota. L'abitato, immerso nel verde di una rigogliosa vegetazione alpina, è interessato da una forte crescita edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è troncato cuneato di verde e d’argento di tre pezzi; in esso si rappresentano due torri merlate alla guelfa disposte in fascia e un rovo munito di cinque fiori rossi.

Storia

Il toponimo, attestato dal XIII secolo nella forma di Ravascleti, deriva dal termine latino RUBUS, ‘rovo, mora’, con l’aggiunta del suffisso collettivo –ETUM, attraverso il diminutivo RUBUSCULUS. La sua storia, nella quale mancano avvenimenti di grande rilievo, non si discosta da quella dei territori circostanti, a lungo travagliati dalle lotte feudali e assoggettati alla Repubblica Veneta, dalla prima metà del Quattrocento all’arrivo di Napoleone, sul finire del XVIII secolo. Situata in posizione strategica, fu dotata di fortificazioni a controllo della vallata sottostante e collegate alle altre strutture difensive della zona mediante un sistema di specchi, che consentivano il rapido scambio di segnali. Terra povera, è stata da sempre interessata da un grande movimento migratorio, specie in direzione della Germania e dell’Austria. Le famiglie che avevano abbandonato il paese natio, per trovare una strada di sopravvivenza, non dimenticarono mai la terra d’origine: numerose furono le donazioni finalizzate allo sviluppo del borgo, soprattutto attraverso la costruzione di edifici pubblici, come le scuole. Non vi sono monumenti di particolare rilevanza, fatta eccezione per chiesa parrocchiale, dedicata a San Matteo. Dal secondo dopoguerra ha registrato una progressiva crescita economica, grazie allo sviluppo del turismo, che ha favorito, tra l’altro, la costruzione di quartieri residenziali.

Il toponimo, attestato dal XIII secolo nella forma di Ravascleti, deriva dal termine latino RUBUS, ‘rovo, mora’, con l’aggiunta del suffisso collettivo –ETUM, attraverso il diminutivo RUBUSCULUS. La sua storia, nella quale mancano avvenimenti di grande rilievo, non si discosta da quella dei territori circostanti, a lungo travagliati dalle lotte feudali e assoggettati alla Repubblica Veneta, dalla prima metà del Quattrocento all’arrivo di Napoleone, sul finire del XVIII secolo. Situata in posizione strategica, fu dotata di fortificazioni a controllo della vallata sottostante e collegate alle altre strutture difensive della zona mediante un sistema di specchi, che consentivano il rapido scambio di segnali. Terra povera, è stata da sempre interessata da un grande movimento migratorio, specie in direzione della Germania e dell’Austria. Le famiglie che avevano abbandonato il paese natio, per trovare una strada di sopravvivenza, non dimenticarono mai la terra d’origine: numerose furono le donazioni finalizzate allo sviluppo del borgo, soprattutto attraverso la costruzione di edifici pubblici, come le scuole. Non vi sono monumenti di particolare rilevanza, fatta eccezione per chiesa parrocchiale, dedicata a San Matteo. Dal secondo dopoguerra ha registrato una progressiva crescita economica, grazie allo sviluppo del turismo, che ha favorito, tra l’altro, la costruzione di quartieri residenziali.

Economia

L’agricoltura si basa essenzialmente sulla produzione di cereali, ortaggi e frutta, a causa delle caratteristiche del territorio, che non risulta adatto a diversi tipi di coltivazioni; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, equini e avicoli. Le attività industriali, limitate a qualche piccola azienda che opera nei comparti edile e del legno, non sono molto significative. Il terziario non garantisce servizi qualificati, come quello bancario; la rete commerciale è sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità. Non si registra la presenza di particolari strutture sociali. È possibile frequentare soltanto le scuole materne ed elementari; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Rilevante è la dotazione di strutture ricettive che, accanto alla ristorazione, offrono una vastissima possibilità di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico. A completamento del quadro delle strutture si aggiungono gli impianti sportivi, che annoverano alcuni campi di sci.

L’agricoltura si basa essenzialmente sulla produzione di cereali, ortaggi e frutta, a causa delle caratteristiche del territorio, che non risulta adatto a diversi tipi di coltivazioni; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, equini e avicoli. Le attività industriali, limitate a qualche piccola azienda che opera nei comparti edile e del legno, non sono molto significative. Il terziario non garantisce servizi qualificati, come quello bancario; la rete commerciale è sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità. Non si registra la presenza di particolari strutture sociali. È possibile frequentare soltanto le scuole materne ed elementari; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Rilevante è la dotazione di strutture ricettive che, accanto alla ristorazione, offrono una vastissima possibilità di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico. A completamento del quadro delle strutture si aggiungono gli impianti sportivi, che annoverano alcuni campi di sci.

Relazioni

Località di villeggiatura, registra un consistente movimento di turisti, attratti dalla possibilità di trascorrervi rilassanti soggiorni, godendo delle bellezze delle ambiente naturale, praticando sport estivi e invernali ed effettuando escursioni nei boschi circostanti. Poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera locale, intrattiene rapporti non molto rilevanti con i comuni del circondario, ai quali gli abitanti si rivolgono anche per motivi di studio e per usufruire dei servizi non disponibili sul posto. Tra gli appuntamenti consueti meritano di essere citate: le manifestazioni “La storia dello sci”, la “Vecia”, il “Solstizio d’estate” e “Come giocavamo”; la rassegna corale della Val Calda; la festa “Tas corts” e quella gastronomica, intitolata “Savors di una volta”, che si svolge nei cortili delle case. La festa patronale, dedicata allo Spirito Santo, si celebra il giorno successivo alla Pentecoste.

Località di villeggiatura, registra un consistente movimento di turisti, attratti dalla possibilità di trascorrervi rilassanti soggiorni, godendo delle bellezze delle ambiente naturale, praticando sport estivi e invernali ed effettuando escursioni nei boschi circostanti. Poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera locale, intrattiene rapporti non molto rilevanti con i comuni del circondario, ai quali gli abitanti si rivolgono anche per motivi di studio e per usufruire dei servizi non disponibili sul posto. Tra gli appuntamenti consueti meritano di essere citate: le manifestazioni “La storia dello sci”, la “Vecia”, il “Solstizio d’estate” e “Come giocavamo”; la rassegna corale della Val Calda; la festa “Tas corts” e quella gastronomica, intitolata “Savors di una volta”, che si svolge nei cortili delle case. La festa patronale, dedicata allo Spirito Santo, si celebra il giorno successivo alla Pentecoste.

Località

Solars, Zovello

Solars, Zovello

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Ravascletto rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.