Descrizione

Piccola comunità di montagna, dalle origini medievali e con una vita economica basata essenzialmente sulle attività zootecniche e sull'industria. La comunità dei rasuresi, in cui si rileva un indice di vecchiaia di poco più alto della media, si distribuisce non solo nel capoluogo comunale ma anche nelle località di Foppa e Lance. Il comune, adagiato su prati in pendio che offrono una splendida vista panoramica sulle valli del Bitto, risulta in forte espansione edilizia e presenta un territorio dal profilo geometrico abbastanza dolce anche se piuttosto movimentato, a causa delle rilevanti variazioni altimetriche, che vanno da un minimo di 450 metri sul livello del mare ad un massimo di 2.360 metri. Il paesaggio circostante è tutto costellato da folti boschi, su cui fanno da sfondo le Alpi, creando un insieme davvero suggestivo.  

Piccola comunità di montagna, dalle origini medievali e con una vita economica basata essenzialmente sulle attività zootecniche e sull'industria. La comunità dei rasuresi, in cui si rileva un indice di vecchiaia di poco più alto della media, si distribuisce non solo nel capoluogo comunale ma anche nelle località di Foppa e Lance. Il comune, adagiato su prati in pendio che offrono una splendida vista panoramica sulle valli del Bitto, risulta in forte espansione edilizia e presenta un territorio dal profilo geometrico abbastanza dolce anche se piuttosto movimentato, a causa delle rilevanti variazioni altimetriche, che vanno da un minimo di 450 metri sul livello del mare ad un massimo di 2.360 metri. Il paesaggio circostante è tutto costellato da folti boschi, su cui fanno da sfondo le Alpi, creando un insieme davvero suggestivo.  

Storia

Le prime testimonianze storiche che ne parlano la riportano in simbiosi amministrativa e religiosa con il vicino e più grande comune di Cosio. Il toponimo deriva quasi certamente dal termine "radura" stante la sua posizione geografica, in pendio e con una incantevole vista delle valli sottostanti; altre derivazioni sono invece fantasiose. La sua autonomia quale parrocchia ebbe inizio nella seconda metà del '300 e si completò qualche anno dopo portando con sé quasi sicuramente anche quella amministrativa. In atti del '400, infatti, viene riportato che strinse alleanza con la vicina Morbegno, rimasta anch'essa di idee ghibelline, mentre tutti gli altri centri del Terziere inferiore della Valtellina erano diventati guelfi. Ciò causò l'insorgenza di conflitti di ambito locale, a causa del quale per sopperire alle spese di guerra, il borgo dovette vendere alcuni terreni demaniali. Tra le famiglie nobili che vi hanno dimorato sono da menzionare i Migazzi od Amigazzi che poi emigrarono in Trentino; a quell'epoca, siamo nel '500, le famiglie residenti ammontavano a quarantacinque. L'ultimo evento "storico" che vi ha avuto luogo è l'uccisione, nel suo territorio comunale, di uno degli ultimi esemplari di orso alpino, avvenuta nel secolo scorso. Il monumento storico più importante da segnalare è la chiesa parrocchiale, dedicata a S. Giacomo, di arte barocca, che custodisce all'interno una tela di grandi dimensioni raffigurante il martirio di questo santo.  

Le prime testimonianze storiche che ne parlano la riportano in simbiosi amministrativa e religiosa con il vicino e più grande comune di Cosio. Il toponimo deriva quasi certamente dal termine "radura" stante la sua posizione geografica, in pendio e con una incantevole vista delle valli sottostanti; altre derivazioni sono invece fantasiose. La sua autonomia quale parrocchia ebbe inizio nella seconda metà del '300 e si completò qualche anno dopo portando con sé quasi sicuramente anche quella amministrativa. In atti del '400, infatti, viene riportato che strinse alleanza con la vicina Morbegno, rimasta anch'essa di idee ghibelline, mentre tutti gli altri centri del Terziere inferiore della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VALTELLINA'>Valtellina</a> erano diventati guelfi. Ciò causò l'insorgenza di conflitti di ambito locale, a causa del quale per sopperire alle spese di guerra, il borgo dovette vendere alcuni terreni demaniali. Tra le famiglie nobili che vi hanno dimorato sono da menzionare i Migazzi od Amigazzi che poi emigrarono in Trentino; a quell'epoca, siamo nel '500, le famiglie residenti ammontavano a quarantacinque. L'ultimo evento "storico" che vi ha avuto luogo è l'uccisione, nel suo territorio comunale, di uno degli ultimi esemplari di orso alpino, avvenuta nel secolo scorso. Il monumento storico più importante da segnalare è la chiesa parrocchiale, dedicata a S. Giacomo, di arte barocca, che custodisce all'interno una tela di grandi dimensioni raffigurante il martirio di questo santo.  

Economia

 Il comune ospita solamente gli uffici pubblici municipali e postali. Le principali fonti di reddito per la comunità sono costituite essenzialmente dalle attività industriali, presenti soprattutto nei comparti dell'edilizia, della falegnameria e della produzione ed erogazione di energia elettrica. Mentre le attività agricole sono praticamente assenti, un discreto sviluppo caratterizza l'allevamento, in particolar modo di bovini e caprini. La maggior parte della forza lavoro è invece impegnata nelle aziende industriali e commerciali della sottostante pianura morbegnese Non si segnalano particolari servizi sociali o pubblici né l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. Per quanto riguarda le istituzioni scolastiche, sono presenti sul territorio soltanto le scuole elementari, mentre per l'istruzione secondaria di primo e secondo grado ci si rivolge ai centri vicini meglio dotati; non ci sono invece altre strutture culturali, come musei, teatri o biblioteche. La rete distributiva è proporzionata alle esigenze dell'abitato, che dispone anche di alcuni pubblici esercizi per la ristorazione; non sono presenti strutture sanitarie né di tipo ospedaliero né farmaceutico.  

 Il comune ospita solamente gli uffici pubblici municipali e postali. Le principali fonti di reddito per la comunità sono costituite essenzialmente dalle attività industriali, presenti soprattutto nei comparti dell'edilizia, della falegnameria e della produzione ed erogazione di energia elettrica. Mentre le attività agricole sono praticamente assenti, un discreto sviluppo caratterizza l'allevamento, in particolar modo di bovini e caprini. La maggior parte della forza lavoro è invece impegnata nelle aziende industriali e commerciali della sottostante pianura morbegnese Non si segnalano particolari servizi sociali o pubblici né l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. Per quanto riguarda le istituzioni scolastiche, sono presenti sul territorio soltanto le scuole elementari, mentre per l'istruzione secondaria di primo e secondo grado ci si rivolge ai centri vicini meglio dotati; non ci sono invece altre strutture culturali, come musei, teatri o biblioteche. La rete distributiva è proporzionata alle esigenze dell'abitato, che dispone anche di alcuni pubblici esercizi per la ristorazione; non sono presenti strutture sanitarie né di tipo ospedaliero né farmaceutico.  

Relazioni

Il turismo estivo degli appassionati della natura e della montagna diretto verso il Parco delle Orobie valtellinesi coinvolge solo marginalmente il comune sicché i rapporti con i centri vicini, anche se dovuti alla mancanza di alcuni servizi importanti e soprattutto alla necessità di accedere all'istruzione secondaria, non sono affatto intensi. Non mancano, comunque, fenomeni di pendolarismo ed emigrazione per motivi di lavoro verso altri comuni. Non ci sono manifestazioni di rilievo o ricorrenze particolari celebrate nella piccola comunità per incrementare l'arrivo di visitatori. Il Patrono è S. Giacomo, che viene festeggiato il 25 luglio.  

Il turismo estivo degli appassionati della natura e della montagna diretto verso il Parco delle Orobie valtellinesi coinvolge solo marginalmente il comune sicché i rapporti con i centri vicini, anche se dovuti alla mancanza di alcuni servizi importanti e soprattutto alla necessità di accedere all'istruzione secondaria, non sono affatto intensi. Non mancano, comunque, fenomeni di pendolarismo ed emigrazione per motivi di lavoro verso altri comuni. Non ci sono manifestazioni di rilievo o ricorrenze particolari celebrate nella piccola comunità per incrementare l'arrivo di visitatori. Il Patrono è S. Giacomo, che viene festeggiato il 25 luglio.  

Località

Monte Rosetta

Monte Rosetta

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Rasura rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.