Descrizione

Comune di montagna, di probabili origini medievali, la cui economia si basa, oltre che sulle tradizionali attività agricole, su quelle legate al turismo. I ranzanicesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e le località di Dosso, Casino e Ranzanico Basso. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate: si raggiungono i 1.369 metri del monte Sparavera. L'abitato, immerso nel verde, è situato in una suggestiva posizione panoramica, con un'ampia visuale sulla vallata circostante; interessato da una forte crescita edilizia, ha un andamento plano-altimetrico vario. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, su sfondo azzurro, un albero posto su un verde colle e accompagnato in capo da due aquilotti coronati d'oro.

Comune di montagna, di probabili origini medievali, la cui economia si basa, oltre che sulle tradizionali attività agricole, su quelle legate al turismo. I ranzanicesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e le località di Dosso, Casino e Ranzanico Basso. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate: si raggiungono i 1.369 metri del monte Sparavera. L'abitato, immerso nel verde, è situato in una suggestiva posizione panoramica, con un'ampia visuale sulla vallata circostante; interessato da una forte crescita edilizia, ha un andamento plano-altimetrico vario. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, su sfondo azzurro, un albero posto su un verde colle e accompagnato in capo da due aquilotti coronati d'oro.

Storia

Citata come Branzanico in un documento della prima metà del IX secolo, ha un toponimo di origine incerta: secondo alcuni studiosi si tratterebbe di un derivato dal nome latino di persona RENTIUS o RANTIUS, col suffisso -anicus, indicante appartenenza. La sua storia, nella quale mancano eventi di particolare rilievo, non si discosta da quella del resto del Bergamasco che, dopo aver fatto parte dei domini dei Visconti ed essere stato a lungo travagliato dalle lotte tra i guelfi e i ghibellini, dai primi decenni del Quattrocento passò sotto la Repubblica veneta, registrando un periodo di relativa tranquillità. La partecipazione all'ultimo conflitto mondiale è attestata, tra l'altro, da una stele eretta alle porte dell'abitato, in ricordo dell'arrivo del generale Cadorna, paracadutatovi nel 1944. Tra le testimonianze storico-artistiche meritano di essere citati: la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, edificata verso la fine del XVIII secolo ma ampliata in quello successivo, in cui è possibile ammirare pregevoli dipinti sei-settecenteschi; il santuario di San Bernardino, contenente affreschi del XV secolo; un'antica torre, che ricorda la funzione difensiva dell'insediamento, e un edificio dell'inizio del 1700.

Citata come Branzanico in un documento della prima metà del IX secolo, ha un toponimo di origine incerta: secondo alcuni studiosi si tratterebbe di un derivato dal nome latino di persona RENTIUS o RANTIUS, col suffisso -anicus, indicante appartenenza. La sua storia, nella quale mancano eventi di particolare rilievo, non si discosta da quella del resto del Bergamasco che, dopo aver fatto parte dei domini dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a> ed essere stato a lungo travagliato dalle lotte tra i guelfi e i ghibellini, dai primi decenni del Quattrocento passò sotto la Repubblica veneta, registrando un periodo di relativa tranquillità. La partecipazione all'ultimo conflitto mondiale è attestata, tra l'altro, da una stele eretta alle porte dell'abitato, in ricordo dell'arrivo del generale Cadorna, paracadutatovi nel 1944. Tra le testimonianze storico-artistiche meritano di essere citati: la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, edificata verso la fine del XVIII secolo ma ampliata in quello successivo, in cui è possibile ammirare pregevoli dipinti sei-settecenteschi; il santuario di San Bernardino, contenente affreschi del XV secolo; un'antica torre, che ricorda la funzione difensiva dell'insediamento, e un edificio dell'inizio del 1700.

Economia

Come altri comuni del circondario, anche questo non vanta una rete di uffici e servizi articolata: oltre all'ufficio postale e al municipio, non ve ne sono altri degni di nota e, mancando sul posto una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, svolte dal sindaco. L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura, pur registrandosi un sensibile calo degli addetti a questo settore: si coltivano cereali, ortaggi, vigneti e frutteti; è praticato anche l'allevamento di bovini, suini, equini e avicoli. Le attività industriali, limitate a qualche piccola impresa edile, sono pressoché insignificanti. Non dispone di particolari servizi, che potrebbero arricchire il terziario: manca l'esercizio del credito, mentre la rete commerciale è più che sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della comunità. Non vi sono strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza; nelle scuole del posto si impartisce soltanto l'istruzione materna ed elementare ma si può usufruire di una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. L'assenza di una farmacia rende necessario recarsi altrove anche per i servizi sanitari di base.

Come altri comuni del circondario, anche questo non vanta una rete di uffici e servizi articolata: oltre all'ufficio postale e al municipio, non ve ne sono altri degni di nota e, mancando sul posto una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, svolte dal sindaco. L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura, pur registrandosi un sensibile calo degli addetti a questo settore: si coltivano cereali, ortaggi, vigneti e frutteti; è praticato anche l'allevamento di bovini, suini, equini e avicoli. Le attività industriali, limitate a qualche piccola impresa edile, sono pressoché insignificanti. Non dispone di particolari servizi, che potrebbero arricchire il terziario: manca l'esercizio del credito, mentre la rete commerciale è più che sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della comunità. Non vi sono strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza; nelle scuole del posto si impartisce soltanto l'istruzione materna ed elementare ma si può usufruire di una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. L'assenza di una farmacia rende necessario recarsi altrove anche per i servizi sanitari di base.

Relazioni

Località di villeggiatura estiva, registra un significativo movimento di turisti, attratti dalla suggestiva cornice paesaggistica, arricchita dalla presenza del lago: è conosciuta come il "giardino della Val Cavallina". Offre poco in termini di opportunità lavorative alla popolazione attiva, costretta quotidianamente a raggiungere le aree maggiormente industrializzate. I rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni del circondario, ai quali gli abitanti si rivolgono anche per frequentare le altre scuole dell'obbligo e gli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado nonché per usufruire dei servizi non disponibili localmente, si intensificano in occasione di alcune manifestazioni tradizionali, quali: il palio del lago, che si svolge a luglio; la festa di San Bernardino, a maggio, e quella della Madonna del Rosario, a ottobre. La festa della Patrona, Santa Maria Assunta, viene celebrata il 15 agosto.

Località di villeggiatura estiva, registra un significativo movimento di turisti, attratti dalla suggestiva cornice paesaggistica, arricchita dalla presenza del lago: è conosciuta come il "giardino della Val Cavallina". Offre poco in termini di opportunità lavorative alla popolazione attiva, costretta quotidianamente a raggiungere le aree maggiormente industrializzate. I rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni del circondario, ai quali gli abitanti si rivolgono anche per frequentare le altre scuole dell'obbligo e gli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado nonché per usufruire dei servizi non disponibili localmente, si intensificano in occasione di alcune manifestazioni tradizionali, quali: il palio del lago, che si svolge a luglio; la festa di San Bernardino, a maggio, e quella della Madonna del Rosario, a ottobre. La festa della Patrona, Santa Maria Assunta, viene celebrata il 15 agosto.

Località

Dosso, Lago di Endine, Le Cole, Ranzanico Basso

Dosso, Lago di Endine, Le Cole, Ranzanico Basso

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Ranzanico rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.