Descrizione

Cittadina collinare, di impianto moderno, è uno dei maggiori centri di produzione granaria siciliana, rinomato in tutta Europa; modesta, nella sua economia, è invece la presenza del settore industriale. I ramacchesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nella località Libertinia e in numerose case sparse. Il territorio, che comprende l’area speciale Lago di Ogliastro, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L’abitato, dall’andamento plano-altimetrico leggermente inclinato, è interessato da una forte espansione edilizia; il suo impianto, singolarmente regolare, con pianta ottagonale e vie larghe e dritte che si incrociano ad angolo retto, è frutto di un piano di fabbricazione redatto sul modello della zona centrale di Palermo.

Cittadina collinare, di impianto moderno, è uno dei maggiori centri di produzione granaria siciliana, rinomato in tutta Europa; modesta, nella sua economia, è invece la presenza del settore industriale. I ramacchesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nella località Libertinia e in numerose case sparse. Il territorio, che comprende l’area speciale Lago di Ogliastro, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L’abitato, dall’andamento plano-altimetrico leggermente inclinato, è interessato da una forte espansione edilizia; il suo impianto, singolarmente regolare, con pianta ottagonale e vie larghe e dritte che si incrociano ad angolo retto, è frutto di un piano di fabbricazione redatto sul modello della zona centrale di Palermo.

Storia

Il nome deriverebbe da quello del feudo ma non si hanno certezze circa la sua etimologia, che potrebbe rinviare a un antroponimo; c’è, comunque, chi sostiene che derivi dall’arabo Rammuallah ‘Terra (o giardini) di Allah’ e chi dall’ebraico Ramach ‘altura’. La sua origine più remota sembra potersi dedurre dalle recenti campagne di scavo che testimoniano l’esistenza di un’antica città siculo-greca, forse l’antica Eryche, distrutta da Agatocle alla fine del VI secolo a.C. L’insediamento attuale, invece, è conseguenza dell’invito rivolto il 7 ottobre 1688 dal re di Spagna Carlo II a Sancio Gravina, feudatario di Ramacca, che dovette accettarlo addirittura come condizione per ottenere il titolo di principe. Il terremoto del 1693, prima, e la morte di Sancio, poi, avvenuta l’anno successivo, fecero sì che però il vero fondatore fosse il figlio del feudatario, Ottavio, che nel 1709 ottenne il “privilegium aedificandi”, il permesso, cioè, di costruirvi un borgo, e la “licentia populandi”. Il suo patrimonio architettonico è rappresentato dal centro cittadino, caratteristico per i cosiddetti “quattro canti” e per la piazza ottagonale, nonché: dal palazzo baronale, oggi sede del municipio; dalla chiesa matrice, dedicata alla Natività di Maria Santissima, costruita all’inizio del XVII secolo; dalla chiesa dedicata a S. Giuseppe, con l’annesso ex convento dei Cappuccini, edificato nel 1746. Di un qualche pregio sono anche il monumento a Padre Pio e il monumento ai Caduti. Interessante è la zona archeologica, fuori dal nucleo urbano.

Il nome deriverebbe da quello del feudo ma non si hanno certezze circa la sua etimologia, che potrebbe rinviare a un antroponimo; c’è, comunque, chi sostiene che derivi dall’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ARABO'>arabo</a> Rammuallah ‘Terra (o giardini) di Allah’ e chi dall’ebraico Ramach ‘altura’. La sua origine più remota sembra potersi dedurre dalle recenti campagne di scavo che testimoniano l’esistenza di un’antica città <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=SICULO'>siculo</a>-<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECA'>greca</a>, forse l’antica Eryche, distrutta da Agatocle alla fine del VI secolo a.C. L’insediamento attuale, invece, è conseguenza dell’invito rivolto il 7 ottobre 1688 dal re di Spagna Carlo II a Sancio Gravina, feudatario di Ramacca, che dovette accettarlo addirittura come condizione per ottenere il titolo di principe. Il terremoto del 1693, prima, e la morte di Sancio, poi, avvenuta l’anno successivo, fecero sì che però il vero fondatore fosse il figlio del feudatario, Ottavio, che nel 1709 ottenne il “privilegium aedificandi”, il permesso, cioè, di costruirvi un borgo, e la “licentia populandi”. Il suo patrimonio architettonico è rappresentato dal centro cittadino, caratteristico per i cosiddetti “quattro canti” e per la piazza ottagonale, nonché: dal palazzo baronale, oggi sede del municipio; dalla chiesa matrice, dedicata alla Natività di Maria Santissima, costruita all’inizio del XVII secolo; dalla chiesa dedicata a S. Giuseppe, con l’annesso ex convento dei Cappuccini, edificato nel 1746. Di un qualche pregio sono anche il monumento a Padre Pio e il monumento ai Caduti. Interessante è la zona archeologica, fuori dal nucleo urbano.

Economia

Oltre quella del grano, la produzione più importante è quella del carciofo. Si pratica anche l’allevamento del bestiame. L’industria è costituita da aziende di piccole e medie dimensioni, che operano in vari comparti. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva oltre che dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Sul posto sono disponibili le classi dell’obbligo e gli istituti tecnico commerciale e magistrale. L’arricchimento culturale è agevolato dalla biblioteca “Benedetto Indovino” e dal museo archeologico, con esposizione di materiale proveniente da esplorazioni e scavi effettuati sul territorio comunale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato anche il servizio ospedaliero.

Oltre quella del grano, la produzione più importante è quella del carciofo. Si pratica anche l’allevamento del bestiame. L’industria è costituita da aziende di piccole e medie dimensioni, che operano in vari comparti. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva oltre che dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Sul posto sono disponibili le classi dell’obbligo e gli istituti tecnico commerciale e magistrale. L’arricchimento culturale è agevolato dalla biblioteca “Benedetto Indovino” e dal museo archeologico, con esposizione di materiale proveniente da esplorazioni e scavi effettuati sul territorio comunale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato anche il servizio ospedaliero.

Relazioni

Non costituisce sede di significativo richiamo turistico, pur offrendo la possibilità di godere delle bellezze dell’ambiente naturale, di gustare i semplici ma genuini prodotti locali e di effettuare interessanti escursioni nei dintorni. I rapporti con i comuni vicini nemmeno sono molto intensi. Tra le manifestazioni ricorrenti si ricordano: i suggestivi riti della Settimana Santa; la fiera di San Giuseppe; ad aprile la sagra del carciofo –con degustazione di pietanze a base di carciofo–, di rilevanza ormai internazionale, fino a rappresentare la stessa immagine della comunità all’estero; ad agosto la fiera di Sant’Antonio e la sagra del pane; a ottobre la fiera della Madonna delle Grazie. Il Patrono, San Giuseppe, si festeggia il 19 marzo. Altri festeggiamenti in onore de Santo si hanno a settembre. Ha dato i natali al benemerito primo cittadino Giacomo Santagati (1863-1916). Nel 1881 ospitò il grande musicista Riccardo Wagner, la cui figliastra aveva sposato il conte Biagio Gravina di Ramacca. Fu proprio durante questo soggiorno che il Maestro compose le musiche dell’opera “L’inno dei Mietitori”.

Non costituisce sede di significativo richiamo turistico, pur offrendo la possibilità di godere delle bellezze dell’ambiente naturale, di gustare i semplici ma genuini prodotti locali e di effettuare interessanti escursioni nei dintorni. I rapporti con i comuni vicini nemmeno sono molto intensi. Tra le manifestazioni ricorrenti si ricordano: i suggestivi riti della Settimana Santa; la fiera di San Giuseppe; ad aprile la sagra del carciofo –con degustazione di pietanze a base di carciofo–, di rilevanza ormai internazionale, fino a rappresentare la stessa immagine della comunità all’estero; ad agosto la fiera di Sant’Antonio e la sagra del pane; a ottobre la fiera della Madonna delle Grazie. Il Patrono, San Giuseppe, si festeggia il 19 marzo. Altri festeggiamenti in onore de Santo si hanno a settembre. Ha dato i natali al benemerito primo cittadino Giacomo Santagati (1863-1916). Nel 1881 ospitò il grande musicista Riccardo Wagner, la cui figliastra aveva sposato il conte Biagio Gravina di Ramacca. Fu proprio durante questo soggiorno che il Maestro compose le musiche dell’opera “L’inno dei Mietitori”.

Località

Albospino, Lago di Ogliastro, Libertinia, Sciara di Guarne

Albospino, Lago di Ogliastro, Libertinia, Sciara di Guarne

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Ramacca rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.