Descrizione

Centro di pianura, di antica origine, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l'industria e il commercio. I quinzanesi hanno un indice di vecchiaia nella media e vivono pressoché integralmente nel capoluogo comunale, che fa registrare segni di espansione edilizia. Il territorio, comprendente anche le località di Cascina Castelletto Palazzo, Cascina Castelletto Sera e Cascina Falivera, è attraversato da più corsi d'acqua che, irrigando abbondantemente il terreno, ne accrescono la produttività; il suo profilo geometrico è molto regolare, con impercettibili differenze di altitudine, che imprimono all'abitato un andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante.

Centro di pianura, di antica origine, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l'industria e il commercio. I quinzanesi hanno un indice di vecchiaia nella media e vivono pressoché integralmente nel capoluogo comunale, che fa registrare segni di espansione edilizia. Il territorio, comprendente anche le località di Cascina Castelletto Palazzo, Cascina Castelletto Sera e Cascina Falivera, è attraversato da più corsi d'acqua che, irrigando abbondantemente il terreno, ne accrescono la produttività; il suo profilo geometrico è molto regolare, con impercettibili differenze di altitudine, che imprimono all'abitato un andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante.

Storia

I reperti archeologici rinvenuti nella zona evidenziano tracce di vita preistorica: di notevole interesse le ossa di un bisonte conservate nel museo archeologico di Crema; altri ritrovamenti testimoniano la presenza di stanziamenti romani. Assoggettata, dopo la caduta dell'impero romano, alle invasioni barbariche, deriva il toponimo dal nome QUINTIUS del probabile proprietario dei fondi sui quali sarebbe sorto il primo nucleo abitato. Le notizie relative al Medioevo vedono il territorio al centro di contese e teatro di eventi bellici: coinvolta all'inizio del XII secolo nella guerra fra Federico Lavellongo e il re Enzo, verso la metà del Duecento fu saccheggiata da Ezzelino da Romano. Il suo castello fu devastato durante le lotte tra le opposte fazioni dei guelfi e dei ghibellini; riedificato e raso al suolo dal Pallavicino, fu poi ricostruito e nuovamente distrutto nel XV secolo. Occupata dalle truppe imperiali nel 1512, fu in seguito annessa alla repubblica di Venezia, di cui seguì le sorti, risentendo duramente, all'inizio del XVIII secolo, della guerra di successione spagnola. Un periodo pacifico si ebbe subito dopo e si protrasse fino ai moti risorgimentali. Tra i monumenti vanno citati: la parrocchiale, contenente tele di considerevole pregio artistico ed economico; la chiesa plebana, risalente al X secolo ma riedificata nel XII; la chiesa di San Rocco, della prima metà del 1500; il palazzo Massetti, edificato forse verso la fine del XVIII secolo, e l'ottocentesco palazzo Ciocca.

I reperti archeologici rinvenuti nella zona evidenziano tracce di vita preistorica: di notevole interesse le ossa di un bisonte conservate nel museo archeologico di Crema; altri ritrovamenti testimoniano la presenza di stanziamenti romani. Assoggettata, dopo la caduta dell'impero romano, alle invasioni barbariche, deriva il toponimo dal nome QUINTIUS del probabile proprietario dei fondi sui quali sarebbe sorto il primo nucleo abitato. Le notizie relative al Medioevo vedono il territorio al centro di contese e teatro di eventi bellici: coinvolta all'inizio del XII secolo nella guerra fra Federico Lavellongo e il re Enzo, verso la metà del Duecento fu saccheggiata da Ezzelino da Romano. Il suo castello fu devastato durante le lotte tra le opposte fazioni dei guelfi e dei ghibellini; riedificato e raso al suolo dal Pallavicino, fu poi ricostruito e nuovamente distrutto nel XV secolo. Occupata dalle truppe imperiali nel 1512, fu in seguito annessa alla repubblica di Venezia, di cui seguì le sorti, risentendo duramente, all'inizio del XVIII secolo, della guerra di successione spagnola. Un periodo pacifico si ebbe subito dopo e si protrasse fino ai moti risorgimentali. Tra i monumenti vanno citati: la parrocchiale, contenente tele di considerevole pregio artistico ed economico; la chiesa plebana, risalente al X secolo ma riedificata nel XII; la chiesa di San Rocco, della prima metà del 1500; il palazzo Massetti, edificato forse verso la fine del XVIII secolo, e l'ottocentesco palazzo Ciocca.

Economia

Se si escludono la stazione dei carabinieri e gli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, non ve ne sono altri degni di nota. L'agricoltura si mostra molto florida, grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, che consentono proficue coltivazioni di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, vite e uliveti; è praticato anche l'allevamento di bovini, suini, avicoli, caprini ed equini. Sviluppata è l'industria tessile che, insieme a quella metalmeccanica, consente livelli occupazionali considerevoli; a queste si affiancano numerose aziende che operano nei comparti, alimentare, edile, estrattivo, chimico, elettronico, del legno, della stampa e della produzione del gas. Non mancano fabbriche di mobili, calzature, laterizi, articoli in pelle, apparecchi di precisione nonché di macchine per l'agricoltura e la silvicoltura. Il terziario si compone di buona rete distributiva e dell'insieme dei servizi, che comprendono l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria, oltre ad attività di consulenza informatica. Tra le strutture sociali si registra la presenza di una casa di riposo e di un asilo nido. Nelle scuole del posto si impartisce solamente l'istruzione obbligatoria; si può usufruire di una biblioteca per approfondimenti culturali. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e, in minor misura, anche di soggiorno, mentre quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico (per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove).

Se si escludono la stazione dei carabinieri e gli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, non ve ne sono altri degni di nota. L'agricoltura si mostra molto florida, grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, che consentono proficue coltivazioni di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, vite e uliveti; è praticato anche l'allevamento di bovini, suini, avicoli, caprini ed equini. Sviluppata è l'industria <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a> che, insieme a quella metalmeccanica, consente livelli occupazionali considerevoli; a queste si affiancano numerose aziende che operano nei comparti, alimentare, edile, estrattivo, chimico, elettronico, del legno, della stampa e della produzione del gas. Non mancano fabbriche di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a>, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=CALZATURE'>calzature</a>, laterizi, articoli in pelle, apparecchi di precisione nonché di macchine per l'agricoltura e la silvicoltura. Il terziario si compone di buona rete distributiva e dell'insieme dei servizi, che comprendono l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria, oltre ad attività di consulenza informatica. Tra le strutture sociali si registra la presenza di una casa di riposo e di un asilo nido. Nelle scuole del posto si impartisce solamente l'istruzione obbligatoria; si può usufruire di una biblioteca per approfondimenti culturali. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e, in minor misura, anche di soggiorno, mentre quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico (per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove).

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, è molto frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive e in particolare agli insediamenti industriali, che consentono un notevole assorbimento di manodopera. I rapporti, molto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto, sono ulteriormente alimentati dalle locali attività commerciali. Non si registrano eventi ricorrenti turistici, religiosi o folcloristici degni di nota, capaci di attrarre, periodicamente, significativi flussi di visitatori dai comuni vicini. La festa dei Patroni, i Santi Faustino e Giovita, viene celebrata il 15 febbraio.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, è molto frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive e in particolare agli insediamenti industriali, che consentono un notevole assorbimento di manodopera. I rapporti, molto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto, sono ulteriormente alimentati dalle locali attività commerciali. Non si registrano eventi ricorrenti turistici, religiosi o folcloristici degni di nota, capaci di attrarre, periodicamente, significativi flussi di visitatori dai comuni vicini. La festa dei Patroni, i Santi Faustino e Giovita, viene celebrata il 15 febbraio.

Località

Casa Chiavicone, Cascina Beta, Cascina Castelletto Palazzo, Cascina Castelletto Sera, Cascina Falivera

Casa Chiavicone, Cascina Beta, Cascina Castelletto Palazzo, Cascina Castelletto Sera, Cascina Falivera

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Quinzano d'Oglio rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.