Descrizione

Comune di montagna, classificato "comune sparso", con sede in località Livemmo; di origini antichissime, ha un'economia essenzialmente silvo-pastorale. I perticaroli, che presentano un indice di vecchiaia chiaramente superiore alla media, sono distribuiti, oltre che nel capoluogo comunale, nelle località di Belprato, Noffo, Odeno, Lavino e Navono. Il territorio disegna un profilo geometrico vario e articolato, con variazioni altimetriche rilevanti. L'abitato, immerso nel verde dei prati e dei boschi, mostra segni evidenti di espansione edilizia.

Comune di montagna, classificato "comune sparso", con sede in località Livemmo; di origini antichissime, ha un'economia essenzialmente silvo-pastorale. I perticaroli, che presentano un indice di vecchiaia chiaramente superiore alla media, sono distribuiti, oltre che nel capoluogo comunale, nelle località di Belprato, Noffo, Odeno, Lavino e Navono. Il territorio disegna un profilo geometrico vario e articolato, con variazioni altimetriche rilevanti. L'abitato, immerso nel verde dei prati e dei boschi, mostra segni evidenti di espansione edilizia.

Storia

Il toponimo riflette il lombardo "pertega", misura agraria da 6 a 7 are; già in latino PERTICA è anche la 'pertica per misurare', utilizzata nella ripartizione dei terreni tra i soldati, e anche il territorio di una colonia diviso e assegnato per mezzo di questa misura: ma non per questo il toponimo deve risalire necessariamente all'epoca romana. Abitata sin dal Neolitico, come testimoniato dal rinvenimento nella zona di numerosi reperti databili a quell'epoca, nel corso del Medioevo legò il suo sviluppo all'attività del ferro, che si affiancò alle tradizionali attività economiche agricole e silvo-pastorali. Nel Quattrocento entrò a far parte della cosiddetta Comunità delle Pertiche, una sorta di repubblica semindipendente, con propri Statuti, emanati sul finire del XIV secolo. Dopo essere stata infeudata per qualche tempo ad Alberghino da Fusio, nel 1427 fu annessa alla repubblica di Venezia, che le concesse alcuni privilegi, riconoscendole una parziale autonomia e imponendole tasse non gravose. Alla caduta della Serenissima seguirono le occupazioni napoleonica e austriaca, la partecipazione ai moti risorgimentali e l'annessione al Regno d'Italia, col successivo coinvolgimento negli ultimi conflitti mondiali. Nel patrimonio storico-architettonico spiccano: il duecentesco santuario di Barbaine, la cui chiesa è intitolata a Sant'Andrea e alla Madonna; la parrocchiale di Sant'Antonio Abate e l'oratorio di San Bernardo, a Belprato; la seicentesca parrocchiale dei Santi Marco Evangelista e Andrea Apostolo e l'oratorio di San Rocco, a Livemmo; la settecente sca parrocchiale di San Michele Arcangelo, a Lavino, quella di Sant'Apollonio a Odeno e la chiesa dei Santi Nomi di Gesù e Maria, del 1600, a Navono.

Il toponimo riflette il lombardo "pertega", misura agraria da 6 a 7 are; già in latino PERTICA è anche la 'pertica per misurare', utilizzata nella ripartizione dei terreni tra i soldati, e anche il territorio di una colonia diviso e assegnato per mezzo di questa misura: ma non per questo il toponimo deve risalire necessariamente all'epoca romana. Abitata sin dal Neolitico, come testimoniato dal rinvenimento nella zona di numerosi reperti databili a quell'epoca, nel corso del Medioevo legò il suo sviluppo all'attività del ferro, che si affiancò alle tradizionali attività economiche agricole e silvo-pastorali. Nel Quattrocento entrò a far parte della cosiddetta Comunità delle Pertiche, una sorta di repubblica semindipendente, con propri Statuti, emanati sul finire del XIV secolo. Dopo essere stata infeudata per qualche tempo ad Alberghino da Fusio, nel 1427 fu annessa alla repubblica di Venezia, che le concesse alcuni privilegi, riconoscendole una parziale autonomia e imponendole tasse non gravose. Alla caduta della Serenissima seguirono le occupazioni napoleonica e austriaca, la partecipazione ai moti risorgimentali e l'annessione al Regno d'Italia, col successivo coinvolgimento negli ultimi conflitti mondiali. Nel patrimonio storico-architettonico spiccano: il duecentesco santuario di Barbaine, la cui chiesa è intitolata a Sant'Andrea e alla Madonna; la parrocchiale di Sant'Antonio Abate e l'oratorio di San Bernardo, a Belprato; la seicentesca parrocchiale dei Santi Marco Evangelista e Andrea Apostolo e l'oratorio di San Rocco, a Livemmo; la settecente sca parrocchiale di San Michele Arcangelo, a Lavino, quella di Sant'Apollonio a Odeno e la chiesa dei Santi Nomi di Gesù e Maria, del 1600, a Navono.

Economia

Fatta eccezione per gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri di rilievo; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, il sindaco svolge, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. La conformazione orografica ha favorito lo sviluppo delle attività silvo-pastorali: si allevano bovini, suini, ovini, caprini, avicoli ed equini. Poco sviluppato è il settore secondario, che comprende fabbriche di articoli di coltelleria e utensili nonché imprese edili. Il terziario conta una rete distributiva di modeste dimensioni e i servizi offerti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole; mancano, invece, i servizi propri dei sistemi economici più avanzati. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo. Le strutture scolastiche assicurano la sola istruzione primaria, quelle ricettive la possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. Nonostante l'elevato indice di vecchiaia della popolazione, che richiederebbe la presenza di una struttura sanitaria articolata, non è garantito neanche il servizio farmaceutico.

Fatta eccezione per gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri di rilievo; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, il sindaco svolge, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. La conformazione orografica ha favorito lo sviluppo delle attività silvo-pastorali: si allevano bovini, suini, ovini, caprini, avicoli ed equini. Poco sviluppato è il settore secondario, che comprende fabbriche di articoli di coltelleria e utensili nonché imprese edili. Il terziario conta una rete distributiva di modeste dimensioni e i servizi offerti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole; mancano, invece, i servizi propri dei sistemi economici più avanzati. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo. Le strutture scolastiche assicurano la sola istruzione primaria, quelle ricettive la possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. Nonostante l'elevato indice di vecchiaia della popolazione, che richiederebbe la presenza di una struttura sanitaria articolata, non è garantito neanche il servizio farmaceutico.

Relazioni

Alla scarsa affluenza turistica, legata all'assenza di attrattive significative, si accompagnano le poche presenze di manodopera non locale, dovute al fatto che né l'agricoltura né tanto meno l'industria o il terziario hanno raggiunto un livello di sviluppo tale da consentire l'assorbimento di consistenti flussi di manodopera. Vive rapporti non rilevanti con i comuni limitrofi, ai quali tuttavia la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria, i servizi sanitari e le strutture non disponibili sul posto. Il calendario delle manifestazioni e degli eventi ricorrenti prevede, nel mese di agosto, la festa del villeggiante. La festa del Patrono, San Marco, si celebra il 25 aprile.

Alla scarsa affluenza turistica, legata all'assenza di attrattive significative, si accompagnano le poche presenze di manodopera non locale, dovute al fatto che né l'agricoltura né tanto meno l'industria o il terziario hanno raggiunto un livello di sviluppo tale da consentire l'assorbimento di consistenti flussi di manodopera. Vive rapporti non rilevanti con i comuni limitrofi, ai quali tuttavia la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria, i servizi sanitari e le strutture non disponibili sul posto. Il calendario delle manifestazioni e degli eventi ricorrenti prevede, nel mese di agosto, la festa del villeggiante. La festa del Patrono, San Marco, si celebra il 25 aprile.

Località

Belprato, Lavino, Livemmo, Navono, Noffo, Odeno

Belprato, Lavino, Livemmo, Navono, Noffo, Odeno

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Pertica Alta rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.