Descrizione

"Comune sparso"di montagna con sede in Cedessano; di antica origine, ha un'economia che si basa essenzialmente sulle attività agricole. La comunità dei provagliesi, che fa registrare un indice di vecchiaia inferiore alla media, risiede sia nel capoluogo comunale che nelle località di Arveaco, Arvenino, Barnico, Cesane, Livrio e Mastanico. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare e offre un panorama di indiscutibile fascino, con le alture coperte di vegetazione boschiva. L'abitato, interessato da una forte crescita edilizia e da una modesta crescita demografica, ha un andamento plano-altimetrico vario. Nello stemma comunale, troncato, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si raffigura, su sfondo azzurro, una croce latina d'oro raggiante, in ogni cantone, di due raggi e, su sfondo rosso, una vacca d'argento ferma su una verde pianura.

"Comune sparso"di montagna con sede in Cedessano; di antica origine, ha un'economia che si basa essenzialmente sulle attività agricole. La comunità dei provagliesi, che fa registrare un indice di vecchiaia inferiore alla media, risiede sia nel capoluogo comunale che nelle località di Arveaco, Arvenino, Barnico, Cesane, Livrio e Mastanico. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare e offre un panorama di indiscutibile fascino, con le alture coperte di vegetazione boschiva. L'abitato, interessato da una forte crescita edilizia e da una modesta crescita demografica, ha un andamento plano-altimetrico vario. Nello stemma comunale, troncato, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si raffigura, su sfondo azzurro, una croce latina d'oro raggiante, in ogni cantone, di due raggi e, su sfondo rosso, una vacca d'argento ferma su una verde pianura.

Storia

La prima parte del toponimo, che in documenti medievali compare anche nella forma di Provallio, deriva dalla radice germanica "proth", 'estremità, orlo', in riferimento alla posizione geografica dell'abitato; la seconda fu aggiunta nel 1928, quando le due località, allora autonome, di Provaglio sopra e Provaglio sotto si fusero in un unico comune. Proprietà nell'ottavo secolo del monastero benedettino di Leno, passò in seguito sotto la giurisdizione degli umiliati del convento bresciano detto il "Palazzolo", che vi intrapresero il commercio della lana. Entrata a far parte dei domini dei Visconti, appartenne dapprima alla Magnifica Patria del Garda e poi, sotto la Repubblica veneta, alla quadra di Montagna. All'inizio del XIX secolo fu annessa al distretto delle Fucine e nel 1860 al mandamento di Preseglie, seguendo le vicende nazionali e internazionali della seconda metà dell'Ottocento e della prima del Novecento. Sul posto vi sono due chiese parrocchiali: una, dedicata a San Michele Arcangelo, fu riedificata tra il XVII e il XVIII secolo su un antico edificio di culto, risalente all'epoca dei longobardi; l'altra, intitolata a Santa Maria Assunta, fu ricostruita tra il XVIII e il XIX secolo. Degno di nota è anche il santuario della Madonna delle Cornelle.

La prima parte del toponimo, che in documenti medievali compare anche nella forma di Provallio, deriva dalla radice germanica "proth", 'estremità, orlo', in riferimento alla posizione geografica dell'abitato; la seconda fu aggiunta nel 1928, quando le due località, allora autonome, di Provaglio sopra e Provaglio sotto si fusero in un unico comune. Proprietà nell'ottavo secolo del monastero benedettino di Leno, passò in seguito sotto la giurisdizione degli umiliati del convento bresciano detto il "Palazzolo", che vi intrapresero il commercio della lana. Entrata a far parte dei domini dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a>, appartenne dapprima alla Magnifica Patria del Garda e poi, sotto la Repubblica veneta, alla quadra di Montagna. All'inizio del XIX secolo fu annessa al distretto delle Fucine e nel 1860 al mandamento di Preseglie, seguendo le vicende nazionali e internazionali della seconda metà dell'Ottocento e della prima del Novecento. Sul posto vi sono due chiese parrocchiali: una, dedicata a San Michele Arcangelo, fu riedificata tra il XVII e il XVIII secolo su un antico edificio di culto, risalente all'epoca dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a>; l'altra, intitolata a Santa Maria Assunta, fu ricostruita tra il XVIII e il XIX secolo. Degno di nota è anche il santuario della Madonna delle Cornelle.

Economia

Come altri comuni del circondario, anche questo non vanta una rete di uffici e servizi articolata: oltre all'ufficio postale e al municipio, non ve ne sono altri degni di nota. L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura, pur registrandosi un sensibile calo degli addetti a questo settore; è praticato anche l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini e avicoli. Le attività industriali, limitate al comparto edile, sono pressoché irrilevanti e alquanto modesta è pure la presenza del terziario, che si compone della rete commerciale (di piccole dimensioni ma sufficiente a soddisfare la esigenze primarie della popolazione) e dei servizi forniti dalla pubblica amministrazione. Mancano servizi più qualificati, come l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria, nonché strutture sociali, sportive e ricreative di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce soltanto l'istruzione materna ed elementare; non si registrano altre strutture culturali, come biblioteche o musei. La capacità ricettiva è limitata alla sola ristorazione, mentre l'assenza di una farmacia rende necessario rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base.

Come altri comuni del circondario, anche questo non vanta una rete di uffici e servizi articolata: oltre all'ufficio postale e al municipio, non ve ne sono altri degni di nota. L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura, pur registrandosi un sensibile calo degli addetti a questo settore; è praticato anche l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini e avicoli. Le attività industriali, limitate al comparto edile, sono pressoché irrilevanti e alquanto modesta è pure la presenza del terziario, che si compone della rete commerciale (di piccole dimensioni ma sufficiente a soddisfare la esigenze primarie della popolazione) e dei servizi forniti dalla pubblica amministrazione. Mancano servizi più qualificati, come l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria, nonché strutture sociali, sportive e ricreative di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce soltanto l'istruzione materna ed elementare; non si registrano altre strutture culturali, come biblioteche o musei. La capacità ricettiva è limitata alla sola ristorazione, mentre l'assenza di una farmacia rende necessario rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base.

Relazioni

Oltre a non figurare tra le mete turistiche più celebrate della zona, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di godere delle bellezze dell'ambiente naturale, è poco frequentata anche per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera locale, costretta quotidianamente a raggiungere le aree più industrializzate, come il capoluogo provinciale. I rapporti con i comuni limitrofi, ai quali la popolazione si rivolge pure per frequentare le altre scuole dell'obbligo e gli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado nonché per usufruire dei servizi non forniti sul posto, sono alquanto intensi. La vita solitamente tranquilla della comunità si anima in occasione di alcune manifestazioni folcloristiche, tra cui merita di essere citato il palio della coccarda, che si svolge a giugno. La Patrona, Santa Maria Assunta, si festeggia il 15 agosto.

Oltre a non figurare tra le mete turistiche più celebrate della zona, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di godere delle bellezze dell'ambiente naturale, è poco frequentata anche per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera locale, costretta quotidianamente a raggiungere le aree più industrializzate, come il capoluogo provinciale. I rapporti con i comuni limitrofi, ai quali la popolazione si rivolge pure per frequentare le altre scuole dell'obbligo e gli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado nonché per usufruire dei servizi non forniti sul posto, sono alquanto intensi. La vita solitamente tranquilla della comunità si anima in occasione di alcune manifestazioni folcloristiche, tra cui merita di essere citato il palio della coccarda, che si svolge a giugno. La Patrona, Santa Maria Assunta, si festeggia il 15 agosto.

Località

Arveaco, Arvenino, Barnico, Cedessano, Cesane, Livrio, Mastanico, Provaglio di Sotto

Arveaco, Arvenino, Barnico, Cedessano, Cesane, Livrio, Mastanico, Provaglio di Sotto

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Provaglio Val Sabbia rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.