Descrizione

Comune di pianura, di origine medievale, caratterizzato da un’economia fondata sull’agricoltura e su una discreta produzione industriale. La maggior parte dei predosini, che hanno un indice di vecchiaia eccezionalmente elevato, vive nel capoluogo comunale. Il territorio presenta un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche non molto accentuate. L’abitato ha un andamento plano-altimetrico tipico di pianura. Sullo sfondo argenteo dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, spicca un “decusse” azzurro, accompagnato, in punta, da un monte verde “all’italiana”.

Comune di pianura, di origine medievale, caratterizzato da un’economia fondata sull’agricoltura e su una discreta produzione industriale. La maggior parte dei predosini, che hanno un indice di vecchiaia eccezionalmente elevato, vive nel capoluogo comunale. Il territorio presenta un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche non molto accentuate. L’abitato ha un andamento plano-altimetrico tipico di pianura. Sullo sfondo argenteo dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, spicca un “decusse” azzurro, accompagnato, in punta, da un monte verde “all’italiana”.

Storia

Il toponimo ha valore di ‘pietrosa’, in riferimento alle caratteristiche dell’insediamento, ai margini di un corso d’acqua. L’etimo è, dunque, riconducibile a “Petrosa”, aggettivo derivato da PETRA. Nacque dall’unione, in epoca medievale, di quattro diversi nuclei, ognuno dei quali presenta influenze e realtà diverse. I primi documenti in cui si trovano tracce della sua storia risalgono al XII secolo. Nel 1390 divenne parte del quartiere alessandrino di Garamondio e nel corso del XV secolo fu contesa da diverse famiglie, tra cui gli Sforza, gli Spinola e i Visconti. Di questi stessi anni sono le notizie che riguardano il suo castello, tanto importante da renderla un avamposto dei milanesi contro i genovesi e i monferrini dislocati nella vicina Capriata. Passata alla signoria dei Barnabiti, riceve, sotto il loro dominio, nuovi sistemi di coltivazione e impianti vinicoli; inoltre vi viene costruito un mulino. Nel 1619 è infeudata ai marchesi Guasco di Solero e, successivamente, al senatore Celebrino di Fossano. Il secolo successivo è testimone del suo passaggio sotto i Savoia, di cui seguirà le sorti. Tra le vestigia del suo passato figurano: la parrocchiale della Natività di Maria, costruita tra il 1620 e il 1624 e ampliata nella seconda metà dell’Ottocento; l’oratorio di San Sebastiano, ristrutturato nel 1989; la chiesa di San Rocco; la cappella di Santa Maria Maddalena; le mura dell’antico castello; la chiesa dell’Assunzione di Maria, in località Castelferro; la chiesa dei Santi Lorenzo e Vincenzo, in località Mantovana.

Il toponimo ha valore di ‘pietrosa’, in riferimento alle caratteristiche dell’insediamento, ai margini di un corso d’acqua. L’etimo è, dunque, riconducibile a “Petrosa”, aggettivo derivato da PETRA. Nacque dall’unione, in epoca medievale, di quattro diversi nuclei, ognuno dei quali presenta influenze e realtà diverse. I primi documenti in cui si trovano tracce della sua storia risalgono al XII secolo. Nel 1390 divenne parte del quartiere alessandrino di Garamondio e nel corso del XV secolo fu contesa da diverse famiglie, tra cui gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SFORZA'>Sforza</a>, gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SPINOLA'>Spinola</a> e i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=VISCONTI'>Visconti</a>. Di questi stessi anni sono le notizie che riguardano il suo castello, tanto importante da renderla un avamposto dei milanesi contro i genovesi e i monferrini dislocati nella vicina Capriata. Passata alla signoria dei Barnabiti, riceve, sotto il loro dominio, nuovi sistemi di coltivazione e impianti vinicoli; inoltre vi viene costruito un mulino. Nel 1619 è infeudata ai marchesi Guasco di Solero e, successivamente, al senatore Celebrino di Fossano. Il secolo successivo è testimone del suo passaggio sotto i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a>, di cui seguirà le sorti. Tra le vestigia del suo passato figurano: la parrocchiale della Natività di Maria, costruita tra il 1620 e il 1624 e ampliata nella seconda metà dell’Ottocento; l’oratorio di San Sebastiano, ristrutturato nel 1989; la chiesa di San Rocco; la cappella di Santa Maria Maddalena; le mura dell’antico castello; la chiesa dell’Assunzione di Maria, in località Castelferro; la chiesa dei Santi Lorenzo e Vincenzo, in località Mantovana.

Economia

È sede di Pro Loco. L’agricoltura mantiene un posto di rilievo nell’economia predosina principalmente con la coltivazione della vite, dalla cui lavorazione si ricava il rinomato vino Doc Barbera del Monferrato. Tuttavia, sono presenti anche colture di cereali, frumento, granturco, ortaggi, foraggi e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di avicoli, bovini e caprini. L’industria è discretamente sviluppata: diverse sono le aziende, di piccole-medie dimensioni, che operano nei comparti alimentare, edile, metallurgico, meccanico, elettronico, tessile, della lavorazione del legno, dei materiali da costruzione, della gomma e della plastica, degli accessori per autoveicoli. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva oltre che dell’insieme dei servizi, che comprendono quelli bancario e immobiliare. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; per l’arricchimento culturale sono a disposizione la biblioteca civica “A. Pesce” e il museo storico dell’oro italiano. Le strutture offrono la sola possibilità di ristorazione dove è possibile gustare le specialità locali, quali: risotto alle fragole, stracotto di cinghiale e i salamini d’asino al cartoccio. A livello sanitario localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.

È sede di Pro Loco. L’agricoltura mantiene un posto di rilievo nell’economia predosina principalmente con la coltivazione della vite, dalla cui lavorazione si ricava il rinomato vino Doc <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=BARBERA'>Barbera</a> del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MONFERRATO'>Monferrato</a>. Tuttavia, sono presenti anche colture di cereali, frumento, granturco, ortaggi, foraggi e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di avicoli, bovini e caprini. L’industria è discretamente sviluppata: diverse sono le aziende, di piccole-medie dimensioni, che operano nei comparti alimentare, edile, metallurgico, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MECCANICO'>meccanico</a>, elettronico, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=TESSILE'>tessile</a>, della lavorazione del legno, dei materiali da costruzione, della gomma e della plastica, degli accessori per autoveicoli. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva oltre che dell’insieme dei servizi, che comprendono quelli bancario e immobiliare. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; per l’arricchimento culturale sono a disposizione la biblioteca civica “A. Pesce” e il museo storico dell’oro italiano. Le strutture offrono la sola possibilità di ristorazione dove è possibile gustare le specialità locali, quali: risotto alle fragole, stracotto di cinghiale e i salamini d’asino al cartoccio. A livello sanitario localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Rappresenta una meta escursionistica di discreta importanza grazie alla vicinanza della Riserva Naturale del torrente Orba, caratterizzata da una varia e diversificata vegetazione (arbusti, salici, pioppi, boschi) e da una fauna tipica degli ambienti fluviali (volpi, tassi, faine, lepri, cinghiali, nitticore, garzette). Tra i numerosi eventi si segnalano: la sagra delle fragole, varie gare sportive, gare di ballo e la manifestazione podistica “Camminata castelferresi memorial G. Re” di 6 chilometri, a giugno; il torneo di calcio giovanile, la manifestazione “Castelferrock” e la sagra dello struzzo, a luglio; la sagra del bollito misto e la sagra dei salamini d’asino, ad agosto. La Patrona, Santa Maria Maddalena, si festeggia la terza domenica di luglio, con l’omonima fiera. È gemellata, dal 1990, con la città francese Salses le Chateau. Ha dato i natali a padre Callisto Ponzone, rettore dei Barnabiti nel Seicento.

Rappresenta una meta escursionistica di discreta importanza grazie alla vicinanza della Riserva Naturale del torrente Orba, caratterizzata da una varia e diversificata vegetazione (arbusti, salici, pioppi, boschi) e da una fauna tipica degli ambienti fluviali (volpi, tassi, faine, lepri, cinghiali, nitticore, garzette). Tra i numerosi eventi si segnalano: la sagra delle fragole, varie gare sportive, gare di ballo e la manifestazione podistica “Camminata castelferresi memorial G. Re” di 6 chilometri, a giugno; il torneo di calcio giovanile, la manifestazione “Castelferrock” e la sagra dello struzzo, a luglio; la sagra del bollito misto e la sagra dei salamini d’asino, ad agosto. La Patrona, Santa Maria Maddalena, si festeggia la terza domenica di luglio, con l’omonima fiera. È gemellata, dal 1990, con la città francese Salses le Chateau. Ha dato i natali a padre Callisto Ponzone, rettore dei Barnabiti nel Seicento.

Località

Cascina Moschina, Cascina Pelizza, Cascina Zerbette, Castelferro, Mantovana, Tenuta Retorto

Cascina Moschina, Cascina Pelizza, Cascina Zerbette, Castelferro, Mantovana, Tenuta Retorto

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Predosa rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.