Descrizione

Comune di pianura, di origine medievale, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole, affiancate da una modesta attività industriale. I pralormesi, con un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in numerosi nuclei urbani minori e in case sparse. Il territorio, che comprende l’area speciale lago della Spina, presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate. L’abitato, che sorge parte su uno sperone collinare, parte ai piedi di questo, sulla riva destra del torrente Rioverde, mostra forti segni di espansione edilizia. Lo stemma comunale, partito, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Sullo sfondo azzurro del primo campo si raffigura un olmo verde fondato su una pianura dorata; nella seconda sezione, smaltata di verde, campeggiano sette spighe di grano d’oro, sormontate da una colomba d’argento.

Comune di pianura, di origine medievale, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole, affiancate da una modesta attività industriale. I pralormesi, con un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in numerosi nuclei urbani minori e in case sparse. Il territorio, che comprende l’area speciale lago della Spina, presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate. L’abitato, che sorge parte su uno sperone collinare, parte ai piedi di questo, sulla riva destra del torrente Rioverde, mostra forti segni di espansione edilizia. Lo stemma comunale, partito, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Sullo sfondo azzurro del primo campo si raffigura un olmo verde fondato su una pianura dorata; nella seconda sezione, smaltata di verde, campeggiano sette spighe di grano d’oro, sormontate da una colomba d’argento.

Storia

Il toponimo sembra essere un composto di PRATUM e di ULMUM, termine nel passaggio al dialetto locale ha subito rotacismo. L’ipotesi è confermata da un documento del 1224 in cui compare “de Pratolormo”. Le prime notizie storiche scritte risalgono al XIII secolo, e precisamente al documento con il quale la contessa Adelaide di Susa cedeva il feudo al vescovo di Asti. In principio, l’antico feudo era diviso tra i signori di Anterisio e quelli di Gorzano; in seguito, nel 1276, la giurisdizione fu esercitata solo dalla famiglia dei Gorzano. Nel 1339, Giovanni II Paleologo, signore di Asti e marchese di Monferrato, fece governare il feudo al signor Manfreacio Roero. Nel XVI secolo la sua reggenza passò ai Costa di Arignano e di Polonghera e ai Costa della Trinità; e, infine, nel XVII secolo fu affidata a Giacomo Beraudo e ai suoi discendenti. Del suo patrimonio storico-architettonico fanno parte: le torri cilindriche dell’antico castello; la parrocchiale dei Santi Giacomo e Donato, la cui ultima costruzione risale al 1931; a poca distanza da questa chiesa si erige una torre del XIII secolo, che funge da campanile; una villa dell’Ottocento, costruita nei pressi del lago Spina, e il Santuario di Santa Maria della Spina, risalente al XV secolo.

Il toponimo sembra essere un composto di PRATUM e di ULMUM, termine nel passaggio al dialetto locale ha subito rotacismo. L’ipotesi è confermata da un documento del 1224 in cui compare “de Pratolormo”. Le prime notizie storiche scritte risalgono al XIII secolo, e precisamente al documento con il quale la contessa <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=ADELAIDE'>Adelaide</a> di Susa cedeva il feudo al vescovo di Asti. In principio, l’antico feudo era diviso tra i signori di Anterisio e quelli di Gorzano; in seguito, nel 1276, la giurisdizione fu esercitata solo dalla famiglia dei Gorzano. Nel 1339, Giovanni II Paleologo, signore di Asti e marchese di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MONFERRATO'>Monferrato</a>, fece governare il feudo al signor Manfreacio Roero. Nel XVI secolo la sua reggenza passò ai Costa di Arignano e di Polonghera e ai Costa della Trinità; e, infine, nel XVII secolo fu affidata a Giacomo Beraudo e ai suoi discendenti. Del suo patrimonio storico-architettonico fanno parte: le torri cilindriche dell’antico castello; la parrocchiale dei Santi Giacomo e Donato, la cui ultima costruzione risale al 1931; a poca distanza da questa chiesa si erige una torre del XIII secolo, che funge da campanile; una villa dell’Ottocento, costruita nei pressi del lago Spina, e il Santuario di Santa Maria della Spina, risalente al XV secolo.

Economia

È sede di Pro Loco. L’agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da aziende di piccole e medie dimensioni, che operano nei comparti: alimentare, delle confezioni, del legno, della raffineria del petrolio, della lavorazione di articoli in gomma e in plastica, dei materiali da costruzione, della metallurgia, dell’elettronica e dell’edilizia. Il terziario si compone di una buona rete commerciale, che assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità, e dell’insieme dei servizi che, a esclusione di quello bancario, comprende l’assicurativo. Tra le strutture sociali si annovera una casa di riposo. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. L’apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico.

È sede di Pro Loco. L’agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da aziende di piccole e medie dimensioni, che operano nei comparti: alimentare, delle confezioni, del legno, della raffineria del petrolio, della lavorazione di articoli in gomma e in plastica, dei materiali da costruzione, della metallurgia, dell’elettronica e dell’edilizia. Il terziario si compone di una buona rete commerciale, che assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità, e dell’insieme dei servizi che, a esclusione di quello bancario, comprende l’assicurativo. Tra le strutture sociali si annovera una casa di riposo. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. L’apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di godere delle bellezze dell’ambiente naturale, di gustare i semplici ma genuini prodotti locali e di effettuare interessanti escursioni nei dintorni. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Non si segnalano particolari manifestazioni folcloristiche o religiose che potrebbero allietare la comunità e richiamare visitatori dai dintorni. Tra le manifestazioni merita di essere citata la mostra Messer tulipano, ad aprile. La festa del Patrono, San Donato, si celebra il 7 agosto.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di godere delle bellezze dell’ambiente naturale, di gustare i semplici ma genuini prodotti locali e di effettuare interessanti escursioni nei dintorni. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Non si segnalano particolari manifestazioni folcloristiche o religiose che potrebbero allietare la comunità e richiamare visitatori dai dintorni. Tra le manifestazioni merita di essere citata la mostra Messer tulipano, ad aprile. La festa del Patrono, San Donato, si celebra il 7 agosto.

Località

Cavallo, Lago della Spina, Madonna della Spina

Cavallo, Lago della Spina, Madonna della Spina

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Pralormo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.