Descrizione

Comune di montagna di fondazione alto-medievale, per il quale le tradizionali attività rurali costituiscono ancora una significativa risorsa economica. La comunità dei pozzagliesi, che fa registrare un indice di vecchiaia da primato, si distribuisce nel capoluogo comunale, nelle località di Montorio in Valle e Pietraforte nonché nel piccolo aggregato urbano di Pratarioni. L’abitato, situato in parte su uno sperone roccioso, sta attraversando una fase di sensibile espansione edilizia. L’ambiente naturale circostante è per buona parte ancora integro: gli appezzamenti coltivati prevalentemente a cereali e i regolari filari di vite, che si distendono alle quote meno elevate, cedono il posto, sui contrafforti dei monti Lucretili, a folti boschi di querce e faggi; questo pittoresco scenario si riflette nelle limpide acque del lago artificiale del Turano, ottenuto negli anni Trenta del Novecento dallo sbarramento dell’omonimo fiume.

Comune di montagna di fondazione alto-medievale, per il quale le tradizionali attività rurali costituiscono ancora una significativa risorsa economica. La comunità dei pozzagliesi, che fa registrare un indice di vecchiaia da primato, si distribuisce nel capoluogo comunale, nelle località di Montorio in Valle e Pietraforte nonché nel piccolo aggregato urbano di Pratarioni. L’abitato, situato in parte su uno sperone roccioso, sta attraversando una fase di sensibile espansione edilizia. L’ambiente naturale circostante è per buona parte ancora integro: gli appezzamenti coltivati prevalentemente a cereali e i regolari filari di vite, che si distendono alle quote meno elevate, cedono il posto, sui contrafforti dei monti Lucretili, a folti boschi di querce e faggi; questo pittoresco scenario si riflette nelle limpide acque del lago artificiale del Turano, ottenuto negli anni Trenta del Novecento dallo sbarramento dell’omonimo fiume.

Storia

Fondata secondo la tradizione dalle truppe di Carlo Magno, che nelle vicinanze avevano affrontato e sconfitto i saraceni, venne acquistata verso la metà del IX secolo dall’abbazia di Farfa e successivamente, nel XIII secolo, dal cardinale Pietro Colonna. Quest’ultimo, nel 1297, incorse nella scomunica per aver negato la legittimità dell’elezione del pontefice Bonifacio VIII; di conseguenza fu privato del cardinalato e subì la confisca di tutte le proprietà; il successore di Bonifacio VIII, Benedetto XI, lo sciolse poi dalla scomunica ma i beni gli furono restituiti solo nel 1306 da Clemente V. Nel 1360 l’abitato subì l’assalto delle milizie pontificie che, dopo aver piegato la resistenza degli abitanti, distrussero le mura e la rocca. Nel 1401 i Colonna lo cedettero agli Orsini e, dopo vari passaggi di proprietà, pervenne a Carlo Muti, che l’unì a Vallinfreda e lo trasformò in fedecommesso, vale a dire un feudo che nella trasmissione per via ereditaria doveva rimanere sempre unito. Nel 1632 entrò a far parte dei possedimenti dei principi Borghese, ai quali appartenne fino alla soppressione dei diritti feudali. Il toponimo, che è stato semplicemente Pozzaglia fino al 1911, è un derivato di “pozzo”, appellativo frequente nel Lazio per indicare un luogo acquitrinoso, uno scavo artificiale o una voragine carsica, spesso collegata con sorgenti. Il patrimonio storico-architettonico annovera alcuni interessanti edifici religiosi, come la cattedrale di San Nicola di Bari, nella quale è sepolta la Santa Patrona, la chiesa di Santo Stefano, in località Montorio in Valle, e quella dedicata a Sant’Elena, in località Pietraforte, contenente pregevoli tele.

Fondata secondo la tradizione dalle truppe di Carlo Magno, che nelle vicinanze avevano affrontato e sconfitto i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=SARACENI'>saraceni</a>, venne acquistata verso la metà del IX secolo dall’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ABBAZIADIFARFA'>abbazia di Farfa</a> e successivamente, nel XIII secolo, dal cardinale Pietro <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=COLONNA'>Colonna</a>. Quest’ultimo, nel 1297, incorse nella scomunica per aver negato la legittimità dell’elezione del pontefice <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=BONIFACIOVIII'>Bonifacio VIII</a>; di conseguenza fu privato del cardinalato e subì la confisca di tutte le proprietà; il successore di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=BONIFACIOVIII'>Bonifacio VIII</a>, Benedetto XI, lo sciolse poi dalla scomunica ma i beni gli furono restituiti solo nel 1306 da Clemente V. Nel 1360 l’abitato subì l’assalto delle milizie pontificie che, dopo aver piegato la resistenza degli abitanti, distrussero le mura e la rocca. Nel 1401 i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=COLONNA'>Colonna</a> lo cedettero agli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ORSINI'>Orsini</a> e, dopo vari passaggi di proprietà, pervenne a Carlo Muti, che l’unì a Vallinfreda e lo trasformò in fedecommesso, vale a dire un feudo che nella trasmissione per via ereditaria doveva rimanere sempre unito. Nel 1632 entrò a far parte dei possedimenti dei principi <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=BORGHESE'>Borghese</a>, ai quali appartenne fino alla soppressione dei diritti feudali. Il toponimo, che è stato semplicemente Pozzaglia fino al 1911, è un derivato di “pozzo”, appellativo frequente nel Lazio per indicare un luogo acquitrinoso, uno scavo artificiale o una voragine carsica, spesso collegata con sorgenti. Il patrimonio storico-architettonico annovera alcuni interessanti edifici religiosi, come la cattedrale di San Nicola di Bari, nella quale è sepolta la Santa Patrona, la chiesa di Santo Stefano, in località Montorio in Valle, e quella dedicata a Sant’Elena, in località Pietraforte, contenente pregevoli tele.

Economia

Il legame con la tradizione è ancora molto sentito dalla comunità, che, pur avvertendo la necessità del cambiamento, mirato alla valorizzazione turistica del comprensorio comunale, stenta ad aprirsi al nuovo. Le attività zootecniche e la produzione di cereali, patate e uva da vino rivestono ancora oggi un ruolo di primo piano nell’economia locale, anche se diminuiscono di anno in anno sia i terreni destinati alle coltivazioni sia il numero degli occupati nel settore primario. L’industria è praticamente assente e il suo sviluppo è ostacolato dall’esodo delle nuove generazioni; il commercio è rivolto soprattutto alla distribuzione di beni di prima necessità e tra i servizi non figurano né il credito né le assicurazioni. La dotazione di strutture e servizi di pubblica utilità evidenzia gravi lacune: il comune, provvisto unicamente degli ordinari uffici municipali e postali, è completamente privo di scuole e di strutture culturali di rilievo, indispensabili alla formazione delle nuove leve; possiede una buona capacità ricettiva mentre per le esigenze di carattere sanitario è costretto a rivolgersi ai comuni limitrofi, visto che sul posto manca anche la farmacia.

Il legame con la tradizione è ancora molto sentito dalla comunità, che, pur avvertendo la necessità del cambiamento, mirato alla valorizzazione turistica del comprensorio comunale, stenta ad aprirsi al nuovo. Le attività zootecniche e la produzione di cereali, patate e uva da vino rivestono ancora oggi un ruolo di primo piano nell’economia locale, anche se diminuiscono di anno in anno sia i terreni destinati alle coltivazioni sia il numero degli occupati nel settore primario. L’industria è praticamente assente e il suo sviluppo è ostacolato dall’esodo delle nuove generazioni; il commercio è rivolto soprattutto alla distribuzione di beni di prima necessità e tra i servizi non figurano né il credito né le assicurazioni. La dotazione di strutture e servizi di pubblica utilità evidenzia gravi lacune: il comune, provvisto unicamente degli ordinari uffici municipali e postali, è completamente privo di scuole e di strutture culturali di rilievo, indispensabili alla formazione delle nuove leve; possiede una buona capacità ricettiva mentre per le esigenze di carattere sanitario è costretto a rivolgersi ai comuni limitrofi, visto che sul posto manca anche la farmacia.

Relazioni

Vanta notevoli attrattive naturalistiche: i dintorni sono ricchi di ampie distese boschive, da percorrere ed esplorare a piedi, e poco distante si trova anche il lago del Turano, apprezzata meta di turismo estivo, dove è possibile praticare la pesca e svariati sport acquatici. La festa della Patrona Santa Ulpia si celebra il martedì successivo alla Pentecoste.

Vanta notevoli attrattive naturalistiche: i dintorni sono ricchi di ampie distese boschive, da percorrere ed esplorare a piedi, e poco distante si trova anche il lago del Turano, apprezzata meta di turismo estivo, dove è possibile praticare la pesca e svariati sport acquatici. La festa della Patrona Santa Ulpia si celebra il martedì successivo alla Pentecoste.

Località

Montorno in Valle, Pietraforte, Pratarone, Quarticciolo

Montorno in Valle, Pietraforte, Pratarone, Quarticciolo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Pozzaglia Sabina rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.