Descrizione

Centro costiero fondato nell'alto Medioevo, elegante stazione balneare con un artigianato di nobile tradizione che spazia dalla ceramica artistica ai souvenir e all'abbigliamento da mare; i maggiori proventi derivano all'economia locale dal turismo e dal suo indotto. L'agro comunale è intessuto di case sparse e di minuscoli aggregati urbani, tuttavia la maggior parte dei positanesi, il cui indice di vecchiaia è inferiore alla media, si è stabilita nella località di Montepertuso e nel capoluogo comunale, ordinatamente disposto a terrazze sul pendio del Monte Comune -le sue abitazioni ripetono nella forma cubica e nel tetto a calotta sferica la tipica architettura della fascia costiera campana-. Il territorio comunale, che comprende anche l'isoletta di Li Galli, si presenta molto irregolare: passa, infatti, da valori altimetrici tipici della montagna, con il monte Sant'Angelo a Tre Pizzi, a rilievi di media e bassa collina, man mano che si procede verso la costa rocciosa e frastagliata. La macchia mediterranea e alcune rarissime specie di felci preglaciali scandiscono la successione delle fasce altimetriche cedendo il passo, dai 500 metri circa in su, ai boschi di cerro, frassino, leccio, quercia e pino d'Aleppo.  

Centro costiero fondato nell'alto Medioevo, elegante stazione balneare con un artigianato di nobile tradizione che spazia dalla ceramica artistica ai souvenir e all'abbigliamento da mare; i maggiori proventi derivano all'economia locale dal turismo e dal suo indotto. L'agro comunale è intessuto di case sparse e di minuscoli aggregati urbani, tuttavia la maggior parte dei positanesi, il cui indice di vecchiaia è inferiore alla media, si è stabilita nella località di Montepertuso e nel capoluogo comunale, ordinatamente disposto a terrazze sul pendio del Monte Comune -le sue abitazioni ripetono nella forma cubica e nel tetto a calotta sferica la tipica architettura della fascia costiera campana-. Il territorio comunale, che comprende anche l'isoletta di Li Galli, si presenta molto irregolare: passa, infatti, da valori altimetrici tipici della montagna, con il monte Sant'Angelo a Tre Pizzi, a rilievi di media e bassa collina, man mano che si procede verso la costa rocciosa e frastagliata. La macchia mediterranea e alcune rarissime specie di felci preglaciali scandiscono la successione delle fasce altimetriche cedendo il passo, dai 500 metri circa in su, ai boschi di cerro, frassino, leccio, quercia e pino d'Aleppo.  

Storia

Incerta è la formazione del toponimo, che secondo i più deriva dal latino PAUSA 'luogo di sosta'; una fantasiosa ricostruzione etimologica è suggerita da un racconto popolare, secondo cui una nave saracena che trasportava una tavoletta rubata raffigurante una Madonna col Bambino, transitando nei pressi dell'abitato, udì una voce divina che invitava a "posare" il prezioso oggetto su questo tratto di litorale. La presenza dell'uomo risale al paleolitico superiore, come provano gli strati di depositi alluvionali rinvenuti nella grotta La Porta, contenenti resti di un'industria litica di cacciatori e gusci di molluschi terrestri e marini. Il borgo sorse probabilmente nel IX secolo intorno a un cenobio benedettino dedicato a San Vito e fu popolato dagli abitanti di PAESTUM, distrutta dai saraceni. Rivale di Amalfi, si diede alla navigazione, fornendo imbarcazioni agli Angioini durante la guerra dei Vespri Siciliani. Nel 1492 il feudo fu assegnato a Giovanni Miroballo, nel 1532 a Marino Mastrogiudice, nel 1558 ai Cossa e in seguito a molti altri ancora. Nell'isola Li Galli sorgono i resti di una dimora romana del I secolo d.C. e una torre angioina; rovine di una villa romana si trovano anche nel capoluogo comunale, presso la collegiata di Santa Maria Assunta (XIII secolo), caratterizzata da una splendida cupola maiolicata e da un pavimento bizantino decorato a mosaico -al suo interno sono conservati la leggendaria tavola di cedro che ritrae la Madonna col Bambino e il busto-reliquiario di San Vito-.  

Incerta è la formazione del toponimo, che secondo i più deriva dal latino PAUSA 'luogo di sosta'; una fantasiosa ricostruzione etimologica è suggerita da un racconto popolare, secondo cui una nave <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=SARACENA'>saracena</a> che trasportava una tavoletta rubata raffigurante una Madonna col Bambino, transitando nei pressi dell'abitato, udì una voce divina che invitava a "posare" il prezioso oggetto su questo tratto di litorale. La presenza dell'uomo risale al paleolitico superiore, come provano gli strati di depositi alluvionali rinvenuti nella grotta La Porta, contenenti resti di un'industria litica di cacciatori e gusci di molluschi terrestri e marini. Il borgo sorse probabilmente nel IX secolo intorno a un cenobio <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=BENEDETTINO'>benedettino</a> dedicato a San Vito e fu popolato dagli abitanti di PAESTUM, distrutta dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=SARACENI'>saraceni</a>. Rivale di Amalfi, si diede alla navigazione, fornendo imbarcazioni agli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=ANGIOINI'>Angioini</a> durante la guerra dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=VESPRISICILIANI'>Vespri Siciliani</a>. Nel 1492 il feudo fu assegnato a Giovanni Miroballo, nel 1532 a Marino Mastrogiudice, nel 1558 ai Cossa e in seguito a molti altri ancora. Nell'isola Li Galli sorgono i resti di una dimora romana del I secolo d.C. e una torre <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=ANGIOINA'>angioina</a>; rovine di una villa romana si trovano anche nel capoluogo comunale, presso la collegiata di Santa Maria Assunta (XIII secolo), caratterizzata da una splendida cupola maiolicata e da un pavimento <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=BIZANTINO'>bizantino</a> decorato a mosaico -al suo interno sono conservati la leggendaria tavola di cedro che ritrae la Madonna col Bambino e il busto-reliquiario di San Vito-.  

Economia

L'agricoltura, diretta alla coltivazione di uva da vino, olive e prodotti ortofrutticoli, è con la pesca una buona fonte di reddito, come del resto l'industria, o per meglio dire l'artigianato, che nella fattispecie rappresenta un tipico indotto delle attività turistiche. Il commercio è dinamico e si rivolge soprattutto alla distribuzione delle maioliche e dei preziosi capi di abbigliamento prodotti sul posto. La dotazione di infrastrutture e la presenza di innumerevoli forme di associazionismo sono indice di grande vivacità ed efficienza: il comune è dotato delle scuole dell'obbligo e di una biblioteca comunale; vanta inoltre un'eccellente capacità ricettiva; piuttosto limitata, invece, l'offerta di strutture e servizi sanitari, che comprende una farmacia e un servizio di guardia medica.  

L'agricoltura, diretta alla coltivazione di uva da vino, olive e prodotti ortofrutticoli, è con la pesca una buona fonte di reddito, come del resto l'industria, o per meglio dire l'artigianato, che nella fattispecie rappresenta un tipico indotto delle attività turistiche. Il commercio è dinamico e si rivolge soprattutto alla distribuzione delle maioliche e dei preziosi capi di abbigliamento prodotti sul posto. La dotazione di infrastrutture e la presenza di innumerevoli forme di associazionismo sono indice di grande vivacità ed efficienza: il comune è dotato delle scuole dell'obbligo e di una biblioteca comunale; vanta inoltre un'eccellente capacità ricettiva; piuttosto limitata, invece, l'offerta di strutture e servizi sanitari, che comprende una farmacia e un servizio di guardia medica.  

Relazioni

Inutile tentare un inventario delle straordinarie attrattive locali: le spiagge di Arienzo, Ciumicello, Fornillo e La Porta; il vallone Porto, oasi naturale con un ecosistema primordiale; la grotta Matera, suggestiva fenditura della costa in cui penetra il mare; la montagna forata in località Montepertuso, in cui da aprile a luglio i raggi del sole e della luna penetrano creando straordinari giochi di luce. Innumerevoli anche gli eventi speciali che movimentano i mesi estivi: "Moda mare", défilé di moda sulla Spiaggia delle Sirene, in giugno; "Mare, sole e cultura" e "Piccolo festival di Positano" in luglio; "Musica d'estate" in agosto; "Premio Leonide Massine", dedicato all'arte e alla danza, in settembre; "Natale a Positano" in dicembre. Assai rinomate le sagre del fagiolo (settembre), del pesce (ottobre) e della zeppola (dicembre). La festa della Madonna delle Grazie, in località Montepertuso (2 luglio), ripropone ogni anno l'allegoria del toponimo, derivato secondo la tradizione dal pertugio creato nella montagna dal dito della Vergine. La festa del Patrono San Vito si celebra il 15 giugno.

Inutile tentare un inventario delle straordinarie attrattive locali: le spiagge di Arienzo, Ciumicello, Fornillo e La Porta; il vallone Porto, oasi naturale con un ecosistema primordiale; la grotta Matera, suggestiva fenditura della costa in cui penetra il mare; la montagna forata in località Montepertuso, in cui da aprile a luglio i raggi del sole e della luna penetrano creando straordinari giochi di luce. Innumerevoli anche gli eventi speciali che movimentano i mesi estivi: "Moda mare", défilé di moda sulla Spiaggia delle Sirene, in giugno; "Mare, sole e cultura" e "Piccolo festival di Positano" in luglio; "Musica d'estate" in agosto; "Premio Leonide Massine", dedicato all'arte e alla danza, in settembre; "Natale a Positano" in dicembre. Assai rinomate le sagre del fagiolo (settembre), del pesce (ottobre) e della zeppola (dicembre). La festa della Madonna delle Grazie, in località Montepertuso (2 luglio), ripropone ogni anno l'allegoria del toponimo, derivato secondo la tradizione dal pertugio creato nella montagna dal dito della Vergine. La festa del Patrono San Vito si celebra il 15 giugno.

Località

Laurito, Li Galli, Montepertuso, Nocelle

Laurito, Li Galli, Montepertuso, Nocelle

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Positano rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.