Descrizione

Cittadina di pianura, sicuramente esistente in epoca medievale, classificata "comune sparso" con sede a Sant'Antonio; accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. I portomantovanesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono distribuiti in numerose località, delle quali le più popolose sono il capoluogo comunale -contiguo alla città di Mantova e alla località di Sgarzari del comune di Marmirolo-, Botteghino, Montata, Soave e Spinosa. Il territorio ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate. L'abitato, interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma municipale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, su sfondo azzurro, un torrione con ponte levatoio accostato da due cavalli marini d'argento emergenti dai marosi. La redazione non ne ha ottenuto l'autorizzazione alla riproduzione.

Cittadina di pianura, sicuramente esistente in epoca medievale, classificata "comune sparso" con sede a Sant'Antonio; accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. I portomantovanesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono distribuiti in numerose località, delle quali le più popolose sono il capoluogo comunale -contiguo alla città di Mantova e alla località di Sgarzari del comune di Marmirolo-, Botteghino, Montata, Soave e Spinosa. Il territorio ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate. L'abitato, interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma municipale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, su sfondo azzurro, un torrione con ponte levatoio accostato da due cavalli marini d'argento emergenti dai marosi. La redazione non ne ha ottenuto l'autorizzazione alla riproduzione.

Storia

La sua contiguità a Mantova ha fatto sì che nel corso dei secoli le sue vicende si intrecciassero strettamente con quelle del capoluogo di provincia. In passato ha avuto l'aspetto di un borgo fortificato: la fortezza, situata sulla rocca, era posta a controllo del Mincio. Il toponimo fa riferimento alla presenza di uno scalo per le merci trasportate a Mantova sui navigli che solcavano il Mincio. Sotto la lunga signoria dei Gonzaga conobbe una fase di forte crescita, come testimoniato dall'erezione di sontuosi palazzi, tra cui la Favorita, residenza di Ferdinando Gonzaga, sesto duca di Mantova. Dopo il declino della nobile casata mantovana conobbe la dominazione austriaca, interrotta dalla breve parentesi dell'invasione napoleonica: nel suo territorio si svolse, nel 1797, uno scontro fra le truppe austriache e quelle francesi. Anche negli anni successivi fu al centro di importanti eventi storici: durante la terza guerra di indipendenza i soldati piemontesi entrarono a Mantova passando proprio dalla fortezza di Porto. Al margine sud-orientale di Porto si erge la Favorita: costruita da Nicolò Sebregondi fra il 1615 e il 1624, sarebbe diventata la residenza di Ferdinando Gonzaga; oggi rimane solo un terzo dell'intero complesso. Dalla Favorita, lungo strade che seguono la periferia comunale, passando attraverso quartieri di nuovo insediamento, si arriva alla Spinosa, una delle corti mantovane meglio conservate, con il palazzo padronale, la cappella e gli edifici di servizio. L'architettra sacra è †composta essenzialmente dalle parrocchiali di Sant'Antonio di Padova e della Natività.

La sua contiguità a Mantova ha fatto sì che nel corso dei secoli le sue vicende si intrecciassero strettamente con quelle del capoluogo di provincia. In passato ha avuto l'aspetto di un borgo fortificato: la fortezza, situata sulla rocca, era posta a controllo del Mincio. Il toponimo fa riferimento alla presenza di uno scalo per le merci trasportate a Mantova sui navigli che solcavano il Mincio. Sotto la lunga signoria dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GONZAGA'>Gonzaga</a> conobbe una fase di forte crescita, come testimoniato dall'erezione di sontuosi palazzi, tra cui la Favorita, residenza di Ferdinando <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GONZAGA'>Gonzaga</a>, sesto duca di Mantova. Dopo il declino della nobile casata mantovana conobbe la dominazione austriaca, interrotta dalla breve parentesi dell'invasione napoleonica: nel suo territorio si svolse, nel 1797, uno scontro fra le truppe austriache e quelle francesi. Anche negli anni successivi fu al centro di importanti eventi storici: durante la terza guerra di indipendenza i soldati piemontesi entrarono a Mantova passando proprio dalla fortezza di Porto. Al margine sud-orientale di Porto si erge la Favorita: costruita da Nicolò Sebregondi fra il 1615 e il 1624, sarebbe diventata la residenza di Ferdinando Gonzaga; oggi rimane solo un terzo dell'intero complesso. Dalla Favorita, lungo strade che seguono la periferia comunale, passando attraverso quartieri di nuovo insediamento, si arriva alla Spinosa, una delle corti mantovane meglio conservate, con il palazzo padronale, la cappella e gli edifici di servizio. L'architettra sacra è †composta essenzialmente dalle parrocchiali di Sant'Antonio di Padova e della Natività.

Economia

Nell'economia locale l'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, conserva un ruolo importante: si coltivano cereali, ortaggi, foraggi, vite, olivo, agrumi e frutta in genere; è praticato anche l'allevamento di avicoli, suini e bovini. Nel settore industriale particolarmente sviluppate sono le imprese metalmeccaniche, tessili, dell'abbigliamento e delle calzature, seguite dalle fabbriche di articoli in gomma; sono presenti inoltre stabilimenti alimentari (compresi quelli lattiero-caseari e di alimenti per animali), cartari, del legno, chimici, di articoli in plastica e per la produzione di materiali da costruzione (tra cui il vetro) e di mezzi di trasporto nonché numerose imprese edili, diverse industrie, di cui una per la costruzione di fabbricati edili, una di costruzioni meccaniche e un'altra per la produzione di filtri. Il terziario si compone di una rete commerciale alquanto sviluppata e dell'insieme dei servizi, tra cui, oltre alle agenzie di consulenza informatica, figura quello bancario. Priva di servizi pubblici particolari, non presenta strutture sociali di rilievo; nelle scuole del posto s'impartisce soltanto l'istruzione obbligatoria. Le strutture ricettive offrono anche possibilità di soggiorno, mentre quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Nell'economia locale l'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, conserva un ruolo importante: si coltivano cereali, ortaggi, foraggi, vite, olivo, agrumi e frutta in genere; è praticato anche l'allevamento di avicoli, suini e bovini. Nel settore industriale particolarmente sviluppate sono le imprese metalmeccaniche, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILI'>tessili</a>, dell'abbigliamento e delle <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=CALZATURE'>calzature</a>, seguite dalle fabbriche di articoli in gomma; sono presenti inoltre stabilimenti alimentari (compresi quelli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LATTIEROCASEARI'>lattiero-caseari</a> e di alimenti per animali), cartari, del legno, chimici, di articoli in plastica e per la produzione di materiali da costruzione (tra cui il vetro) e di mezzi di trasporto nonché numerose imprese edili, diverse industrie, di cui una per la costruzione di fabbricati edili, una di costruzioni meccaniche e un'altra per la produzione di filtri. Il terziario si compone di una rete commerciale alquanto sviluppata e dell'insieme dei servizi, tra cui, oltre alle agenzie di consulenza informatica, figura quello bancario. Priva di servizi pubblici particolari, non presenta strutture sociali di rilievo; nelle scuole del posto s'impartisce soltanto l'istruzione obbligatoria. Le strutture ricettive offrono anche possibilità di soggiorno, mentre quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Oltre ad essere abbastanza frequentata dai turisti per il patrimonio storico-architettonico e naturalistico che può vantare, fa registrare un buon afflusso di manodopera dall'esterno grazie al suo apprezzabile sviluppo economico. La presenza di insediamenti industriali, quindi, la pone al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, ai quali, oltretutto, è necessario rivolgersi per usufruire delle infrastrutture e dei servizi non disponibili sul posto. La festa del Patrono, Sant'Antonio, si celebra il 13 giugno.

Oltre ad essere abbastanza frequentata dai turisti per il patrimonio storico-architettonico e naturalistico che può vantare, fa registrare un buon afflusso di manodopera dall'esterno grazie al suo apprezzabile sviluppo economico. La presenza di insediamenti industriali, quindi, la pone al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, ai quali, oltretutto, è necessario rivolgersi per usufruire delle infrastrutture e dei servizi non disponibili sul posto. La festa del Patrono, Sant'Antonio, si celebra il 13 giugno.

Località

Belvedere, Bibbianello, Botteghino, Campagnolo, Canfurlone, Corniano, Corte Orsina, Drasso, La Ca' Rossa, Loghini, Montata, Sant'Antonio, Schiarino Previdi, Soana Alta, Soave, Spinosa, Tezze Vecchie

Belvedere, Bibbianello, Botteghino, Campagnolo, Canfurlone, Corniano, Corte Orsina, Drasso, La Ca' Rossa, Loghini, Montata, Sant'Antonio, Schiarino Previdi, Soana Alta, Soave, Spinosa, Tezze Vecchie

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Porto Mantovano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.