Descrizione

Centro di montagna, di origine antica, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. I porlezzini o porlezzesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono concentrati prevalentemente nel capoluogo comunale -contiguo alla località San Pietro Sovera del comune di Carlazzo- e, in misura minore, in località Cima -contigua alla località Cressogno del comune di Valsolda-. Il territorio (che si affaccia su quella parte del lago di Lugano che dalla Svizzera si addentra in territorio italiano) disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche rilevanti. Intorno al lago si dispongono a semicerchio le cime dei monti Galbiga (verde di boschi), Bronzone e Generoso, che fa da sfondo alla Valsolda. L'abitato, adagiato lungo la sponda del lago e dominato dalla cima del monte dei Pizzoni, è interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia. Nello stemma comunale, aureo, concesso con Decreto del Capo del Governo, si raffigura un leone verde a mezzo corpo uscente dalla prima delle tre fasce verdi che spiccano nello scudo.

Centro di montagna, di origine antica, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. I porlezzini o porlezzesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono concentrati prevalentemente nel capoluogo comunale -contiguo alla località San Pietro Sovera del comune di Carlazzo- e, in misura minore, in località Cima -contigua alla località Cressogno del comune di Valsolda-. Il territorio (che si affaccia su quella parte del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LAGODILUGANO'>lago di Lugano</a> che dalla Svizzera si addentra in territorio italiano) disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche rilevanti. Intorno al lago si dispongono a semicerchio le cime dei monti Galbiga (verde di boschi), Bronzone e Generoso, che fa da sfondo alla Valsolda. L'abitato, adagiato lungo la sponda del lago e dominato dalla cima del monte dei Pizzoni, è interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia. Nello stemma comunale, aureo, concesso con Decreto del Capo del Governo, si raffigura un leone verde a mezzo corpo uscente dalla prima delle tre fasce verdi che spiccano nello scudo.

Storia

Abitata da epoche assai remote, subì la dominazione dei galli e dei romani, come testimoniato dai numerosi rinvenimenti archeologici. Deve presumibilmente la propria origine alla sua ubicazione, particolarmente favorevole agli scambi e alle comunicazioni fra le opposte sponde del lago di Lugano. Appartenente fin dagli albori della civiltà cristiana alla diocesi milanese anziché a quella comasca, nel Medioevo fu sede di una pieve matrice. Corte feudale sotto re Berengario II (X secolo) passò nei secoli attraverso varie signorie, dai Muttoni ai Visconti (XIV secolo), ai Lampugnani (XV secolo) ai Medici (XVI secolo), fino agli Este (XVIII secolo). Agli inizi del XII secolo fu teatro di una cruenta battaglia tra milanesi e comaschi. L'oratorio romanico di San Maurizio (X secolo), centro della corte medievale, con campanile a bifore (XII secolo), seppellito da una frana nel XIV secolo, è stato recentemente riportato alla luce. La chiesa parrocchiale barocca di San Vittore (XVII secolo) conserva sculture di Giovan Maria Muttoni e decorazioni di Giacomo Medici, artisti originari di Porlezza (XVIII e XIX secolo). All'agricoltura e all'allevamento, tradizionali attività del luogo, fin dal XVIII secolo si affiancarono diverse attività industriali e successivamente quelle collegate al turismo e, per la vicinanza al Canton Ticino, al frontalierato, che ha determinato un notevole sviluppo demografico alimentato dall'immigrazione anche dalle regioni meridionali della penisola.

Abitata da epoche assai remote, subì la dominazione dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GALLI'>galli</a> e dei romani, come testimoniato dai numerosi rinvenimenti archeologici. Deve presumibilmente la propria origine alla sua ubicazione, particolarmente favorevole agli scambi e alle comunicazioni fra le opposte sponde del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LAGODILUGANO'>lago di Lugano</a>. Appartenente fin dagli albori della civiltà cristiana alla diocesi milanese anziché a quella comasca, nel Medioevo fu sede di una pieve matrice. Corte feudale sotto re Berengario II (X secolo) passò nei secoli attraverso varie signorie, dai Muttoni ai Visconti (XIV secolo), ai Lampugnani (XV secolo) ai Medici (XVI secolo), fino agli Este (XVIII secolo). Agli inizi del XII secolo fu teatro di una cruenta battaglia tra milanesi e comaschi. L'oratorio romanico di San Maurizio (X secolo), centro della corte medievale, con campanile a bifore (XII secolo), seppellito da una frana nel XIV secolo, è stato recentemente riportato alla luce. La chiesa parrocchiale barocca di San Vittore (XVII secolo) conserva sculture di Giovan Maria Muttoni e decorazioni di Giacomo Medici, artisti originari di Porlezza (XVIII e XIX secolo). All'agricoltura e all'allevamento, tradizionali attività del luogo, fin dal XVIII secolo si affiancarono diverse attività industriali e successivamente quelle collegate al turismo e, per la vicinanza al Canton Ticino, al frontalierato, che ha determinato un notevole sviluppo demografico alimentato dall'immigrazione anche dalle regioni meridionali della penisola.

Economia

Ospita i consueti uffici municipali e postali e una stazione dei carabinieri. I porlezzini vivono dei prodotti agricoli (in particolare cereali, ortaggi e vite) e dell'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini ed equini; tuttavia la fonte più consistente di reddito è costituita dalle attività commerciali e dalle numerose imprese industriali che danno lavoro ad una discreta parte della popolazione: all'industria lattiero-casearia, non particolarmente sviluppata, si affiancano quella edile, del mobile, editoriale e dei gioielli. Il terziario conta une rete commerciale di dimensioni sufficienti a soddisfare le esigenze della popolazione e, accanto ai servizi forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole, annovera il servizio bancario e attività radiotelevisive. Sono presenti due emittenti radiofoniche private e le strutture scolastiche, oltre a garantire la frequenza delle classi dell'obbligo, comprendono un liceo linguistico. Le strutture ricettive offrono la possibilità di ristorazione e di soggiorno e quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico: per l'assenza di poliambulatori e di strutture di ricovero e degenza la popolazione è costretta a rivolgersi altrove per i servizi di questo genere.

Ospita i consueti uffici municipali e postali e una stazione dei carabinieri. I porlezzini vivono dei prodotti agricoli (in particolare cereali, ortaggi e vite) e dell'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini ed equini; tuttavia la fonte più consistente di reddito è costituita dalle attività commerciali e dalle numerose imprese industriali che danno lavoro ad una discreta parte della popolazione: all'industria <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LATTIEROCASEARIA'>lattiero-casearia</a>, non particolarmente sviluppata, si affiancano quella edile, del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILE'>mobile</a>, editoriale e dei gioielli. Il terziario conta une rete commerciale di dimensioni sufficienti a soddisfare le esigenze della popolazione e, accanto ai servizi forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole, annovera il servizio bancario e attività radiotelevisive. Sono presenti due emittenti radiofoniche private e le strutture scolastiche, oltre a garantire la frequenza delle classi dell'obbligo, comprendono un liceo linguistico. Le strutture ricettive offrono la possibilità di ristorazione e di soggiorno e quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico: per l'assenza di poliambulatori e di strutture di ricovero e degenza la popolazione è costretta a rivolgersi altrove per i servizi di questo genere.

Relazioni

Esercita una buona attrattiva sul piano turistico, sia pure prevalentemente a carattere giornaliero, ed è meta di un discreto numero di visitatori, richiamati, oltre che dalle bellezze del lago, dalla presenza delle Grotte di Rescia, ricche di formazioni calcaree e al cui interno c'è anche una cascata. Attirano visitatori anche la fiera di Maggio, la fiera in onore di San Rocco, il 16 agosto, e quella per Sant'Abbondio, a settembre. La presenza di numerosi stabilimenti industriali consente di assorbire discreti flussi di manodopera dai comuni limitrofi, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione, il commercio e, soprattutto, per l'espletamento di pratiche burocratiche. La festa del Patrono, San Vittore, si celebra l'8 maggio.

Esercita una buona attrattiva sul piano turistico, sia pure prevalentemente a carattere giornaliero, ed è meta di un discreto numero di visitatori, richiamati, oltre che dalle bellezze del lago, dalla presenza delle Grotte di Rescia, ricche di formazioni calcaree e al cui interno c'è anche una cascata. Attirano visitatori anche la fiera di Maggio, la fiera in onore di San Rocco, il 16 agosto, e quella per Sant'Abbondio, a settembre. La presenza di numerosi stabilimenti industriali consente di assorbire discreti flussi di manodopera dai comuni limitrofi, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione, il commercio e, soprattutto, per l'espletamento di pratiche burocratiche. La festa del Patrono, San Vittore, si celebra l'8 maggio.

Località

Cima, Lago di Lugano, Monte dei Pizzoni

Cima, Lago di Lugano, Monte dei Pizzoni

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Porlezza rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.