Descrizione

Comune collinare, di presunte origini medievali, che, accanto alle tradizionali attività agricole, ha sviluppato il tessuto industriale. La comunità dei pontiroli, che presenta un indice di vecchiaia rientrante nella media, è distribuita in numerose case sparse e in più aggregati urbani; tra questi, oltre al capoluogo comunale, il più popoloso è Broglie -contiguo alla località omonima del comune veneto di Peschiera del Garda (VR)-. Il territorio comunale ha un profilo geometrico più o meno regolare, con dolci ondulazioni su cui si dispongono i filari delle viti. L'abitato, che si estende sull'anfiteatro morenico del lago di Garda, ha un andamento plano-altimetrico tipicamente collinare. Nello stemma, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, è raffigurato, su sfondo argento, un ponte rosso in prospettiva, composto di due arcate, con tre torri merlate alla guelfa, posto su uno specchio d'acqua fluttuoso azzurro. Lo stemma usato dal comune è quello riprodotto qui a fianco.

Comune collinare, di presunte origini medievali, che, accanto alle tradizionali attività agricole, ha sviluppato il tessuto industriale. La comunità dei pontiroli, che presenta un indice di vecchiaia rientrante nella media, è distribuita in numerose case sparse e in più aggregati urbani; tra questi, oltre al capoluogo comunale, il più popoloso è Broglie -contiguo alla località omonima del comune veneto di Peschiera del Garda (VR)-. Il territorio comunale ha un profilo geometrico più o meno regolare, con dolci ondulazioni su cui si dispongono i filari delle viti. L'abitato, che si estende sull'anfiteatro morenico del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LAGODIGARDA'>lago di Garda</a>, ha un andamento plano-altimetrico tipicamente collinare. Nello stemma, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, è raffigurato, su sfondo argento, un ponte rosso in prospettiva, composto di due arcate, con tre torri merlate alla guelfa, posto su uno specchio d'acqua fluttuoso azzurro. Lo stemma usato dal comune è quello riprodotto qui a fianco.

Storia

La sua storia è sempre stata fortemente influenzata dalla presenza del fiume, che a buon diritto, pertanto, è entrato a far parte del toponimo; anche la preposizione "sul" non è casuale, perché l'abitato domina dall'alto il corso d'acqua. In passato assunse, per la sua posizione strategica, l'aspetto di una cittadella fortificata, come testimoniato dai ruderi del castello medievale e delle mura di cinta. Le sue vicende nel corso dei secoli non sono state diverse da quelle dei comuni vicini e in particolare di Peschiera del Garda: al pari di quest'ultima, dopo aver fatto parte dei possedimenti degli Scaligeri, venne annessa alla repubblica di Venezia. Proprio perché inserita nell'orbita veneziana, fu fuori dall'influenza dei Gonzaga. Col declino della Serenissima conobbe la dominazione austriaca, nel corso della quale passò sotto la giurisdizione di Mantova. La storia successiva ne vede il coinvolgimento nei moti risorgimentali, l'annessione al regno d'Italia e la partecipazione agli eventi dei due conflitti mondiali. In questo territorio si svolsero gli ultimi combattimenti della seconda guerra mondiale, quando ormai i tedeschi si erano già arresi, come testimoniato da un cippo marmoreo sul monte Casale. Dell'antico castello del XII secolo sono ancora visibili torri e cinta merlata; poco lontano dal maniero sorge la parrocchiale, intitolata in passato a San Leonzio e a San Giacomo da Ponte, oggi a Sant'Antonio Abate. La chiesa conserva un pregevole dipinto della fine del Settecento raffigurante la "Madonna col Bambino", dei fratelli Martino e Giovanni Meves. L'architettura religiosa comprende anche il piccolo oratorio di San Nicolò, più antico della parrocchiale e ubicato fuori dell'abitato, lungo la strada che conduce al Mincio. La vicinanza al lago di Garda, inoltre, ha determinato la costruzione di splendide dimore, come villa Mazzetta e villa Garofalo.

La sua storia è sempre stata fortemente influenzata dalla presenza del fiume, che a buon diritto, pertanto, è entrato a far parte del toponimo; anche la preposizione "sul" non è casuale, perché l'abitato domina dall'alto il corso d'acqua. In passato assunse, per la sua posizione strategica, l'aspetto di una cittadella fortificata, come testimoniato dai ruderi del castello medievale e delle mura di cinta. Le sue vicende nel corso dei secoli non sono state diverse da quelle dei comuni vicini e in particolare di Peschiera del Garda: al pari di quest'ultima, dopo aver fatto parte dei possedimenti degli Scaligeri, venne annessa alla repubblica di Venezia. Proprio perché inserita nell'orbita veneziana, fu fuori dall'influenza dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GONZAGA'>Gonzaga</a>. Col declino della Serenissima conobbe la dominazione austriaca, nel corso della quale passò sotto la giurisdizione di Mantova. La storia successiva ne vede il coinvolgimento nei moti risorgimentali, l'annessione al regno d'Italia e la partecipazione agli eventi dei due conflitti mondiali. In questo territorio si svolsero gli ultimi combattimenti della seconda guerra mondiale, quando ormai i tedeschi si erano già arresi, come testimoniato da un cippo marmoreo sul monte Casale. Dell'antico castello del XII secolo sono ancora visibili torri e cinta merlata; poco lontano dal maniero sorge la parrocchiale, intitolata in passato a San Leonzio e a San Giacomo da Ponte, oggi a Sant'Antonio Abate. La chiesa conserva un pregevole dipinto della fine del Settecento raffigurante la "Madonna col Bambino", dei fratelli Martino e Giovanni Meves. L'architettura religiosa comprende anche il piccolo oratorio di San Nicolò, più antico della parrocchiale e ubicato fuori dell'abitato, lungo la strada che conduce al Mincio. La vicinanza al lago di Garda, inoltre, ha determinato la costruzione di splendide dimore, come villa Mazzetta e villa Garofalo.

Economia

Nell'economia locale l'agricoltura riveste un ruolo rilevante: si coltivano cereali, ortaggi, foraggi, vite, olivo, agrumi e frutta in genere; è praticato anche l'allevamento di avicoli e bovini. L'industria è rappresentata da fabbriche alimentari, metalmeccaniche, tessili, dell'abbigliamento e del legno nonché da centrali per la produzione e distribuzione dell'energia elettrica; a queste si affiancano, inoltre, alcune imprese edili, una fabbrica di costruzioni in ferro e in alluminio, un'industria di cofani funebri e una torneria. Il terziario si compone della rete distributiva (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell'insieme dei servizi, tra cui figura quello bancario. Le strutture scolastiche esistenti permettono di frequentare soltanto le scuole materne ed elementari ma non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno, mentre quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico.

Nell'economia locale l'agricoltura riveste un ruolo rilevante: si coltivano cereali, ortaggi, foraggi, vite, olivo, agrumi e frutta in genere; è praticato anche l'allevamento di avicoli e bovini. L'industria è rappresentata da fabbriche alimentari, metalmeccaniche, tessili, dell'abbigliamento e del legno nonché da centrali per la produzione e distribuzione dell'energia elettrica; a queste si affiancano, inoltre, alcune imprese edili, una fabbrica di costruzioni in ferro e in alluminio, un'industria di cofani funebri e una torneria. Il terziario si compone della rete distributiva (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell'insieme dei servizi, tra cui figura quello bancario. Le strutture scolastiche esistenti permettono di frequentare soltanto le scuole materne ed elementari ma non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno, mentre quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene sia poco frequentata per lavoro, in quanto il suo sviluppo economico non è tale da consentire l'assorbimento di cospicui flussi di manodopera esterna, registra una buona affluenza turistica, grazie alla sua suggestiva cornice paesaggistica, in cui confluiscono aspetti collinari, fluviali e lacuali. I suoi rapporti con i centri vicini non sono rilevanti, mancando anche quei tradizionali appuntamenti folcloristici che altrove richiamano parecchi visitatori. La festa del Patrono, Sant'Antonio Abate, si celebra il 17 gennaio.

Sebbene sia poco frequentata per lavoro, in quanto il suo sviluppo economico non è tale da consentire l'assorbimento di cospicui flussi di manodopera esterna, registra una buona affluenza turistica, grazie alla sua suggestiva cornice paesaggistica, in cui confluiscono aspetti collinari, fluviali e lacuali. I suoi rapporti con i centri vicini non sono rilevanti, mancando anche quei tradizionali appuntamenti folcloristici che altrove richiamano parecchi visitatori. La festa del Patrono, Sant'Antonio Abate, si celebra il 17 gennaio.

Località

Broglie, Casale, Cascinale, Centrale Termoelettrica, Olivi

Broglie, Casale, Cascinale, Centrale Termoelettrica, Olivi

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Ponti sul Mincio rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.