Descrizione

Comune di montagna, di antiche origini, la cui economia si basa soprattutto sull'industria e sul terziario. I nossesi, che presentano un elevato indice di vecchiaia, risiedono quasi tutti nel capoluogo comunale, contiguo alla località di Centrale del comune di Gorno. Il territorio, comprendente anche il nucleo abitato di Spiazzi, mostra un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, e offre un panorama di indiscutibile fascino, con i rilievi ricchi di boschi, soprattutto conifere. L'abitato, che ha conservato un aspetto rurale, senza lasciarsi condizionare dal cambiamento dei tempi, come dimostra l'assenza di segni di espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico vario. Lo stemma municipale, concesso con Regio Decreto, raffigura, in campo azzurro, un ponte d'oro ad un arco che attraversa un torrente ed è accompagnato, in capo, da una stella d'oro a cinque raggi.

Comune di montagna, di antiche origini, la cui economia si basa soprattutto sull'industria e sul terziario. I nossesi, che presentano un elevato indice di vecchiaia, risiedono quasi tutti nel capoluogo comunale, contiguo alla località di Centrale del comune di Gorno. Il territorio, comprendente anche il nucleo abitato di Spiazzi, mostra un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, e offre un panorama di indiscutibile fascino, con i rilievi ricchi di boschi, soprattutto conifere. L'abitato, che ha conservato un aspetto rurale, senza lasciarsi condizionare dal cambiamento dei tempi, come dimostra l'assenza di segni di espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico vario. Lo stemma municipale, concesso con Regio Decreto, raffigura, in campo azzurro, un ponte d'oro ad un arco che attraversa un torrente ed è accompagnato, in capo, da una stella d'oro a cinque raggi.

Storia

Il torrente Nossa e la posizione centrale nella Val Seriana, interessata fin da tempi antichi da intensi traffici commerciali, favorirono lo sviluppo dell'insediamento. Citata, come Noxsa, per la prima volta in un documento del 1071, pare derivi il toponimo dal termine latino ALNUS, ossia 'ontano', con riferimento ai boschi che circondano l'abitato; la denominazione attuale fu assunta solo nel 1956. La sua storia, nella quale mancano eventi di particolare rilievo, si è a lungo intrecciata con quella di Prémolo, dal quale dipese giuridicamente e amministrativamente fin verso la fine del XVI secolo, quando il governo veneziano le concesse di emanare propri statuti. Sotto la dominazione veneta registrò una certa crescita economica, legata in particolare allo sviluppo dell'attività metallurgica, relativa alla fabbricazione di chiodi, e allo sfruttamento dei boschi, che permetteva una cospicua produzione di carbone. Seguendo le vicende politiche e militari del resto della provincia, nel 1928 fu nuovamente aggregata a Prémolo, riacquistando l'autonomia nel 1947. Tra i monumenti spicca la chiesa parrocchiale di Santa Maria Annunziata, costruita, nella seconda metà del Cinquecento, sul luogo di un precedente edificio di culto, dove, stando alla tradizione, sarebbe avvenuto il miracolo della lacrimazione: il 2 giugno 1511 un'immagine della Madonna avrebbe pianto sangue.

Il torrente Nossa e la posizione centrale nella Val Seriana, interessata fin da tempi antichi da intensi traffici commerciali, favorirono lo sviluppo dell'insediamento. Citata, come Noxsa, per la prima volta in un documento del 1071, pare derivi il toponimo dal termine latino ALNUS, ossia 'ontano', con riferimento ai boschi che circondano l'abitato; la denominazione attuale fu assunta solo nel 1956. La sua storia, nella quale mancano eventi di particolare rilievo, si è a lungo intrecciata con quella di Prémolo, dal quale dipese giuridicamente e amministrativamente fin verso la fine del XVI secolo, quando il governo veneziano le concesse di emanare propri statuti. Sotto la dominazione veneta registrò una certa crescita economica, legata in particolare allo sviluppo dell'attività metallurgica, relativa alla fabbricazione di chiodi, e allo sfruttamento dei boschi, che permetteva una cospicua produzione di carbone. Seguendo le vicende politiche e militari del resto della provincia, nel 1928 fu nuovamente aggregata a Prémolo, riacquistando l'autonomia nel 1947. Tra i monumenti spicca la chiesa parrocchiale di Santa Maria Annunziata, costruita, nella seconda metà del Cinquecento, sul luogo di un precedente edificio di culto, dove, stando alla tradizione, sarebbe avvenuto il miracolo della lacrimazione: il 2 giugno 1511 un'immagine della Madonna avrebbe pianto sangue.

Economia

È sede del distretto socio-sanitario, della Pro Ponte Nossa e della stazione dei carabinieri. Nell'economia locale l'agricoltura e l'allevamento hanno decisamente perso terreno rispetto all'industria, che offre buone opportunità di occupazione: molto sviluppato è il comparto metalmeccanico, seguito da quello tessile; non mancano imprese edili e fabbriche di materie di materie plastiche. Il livello del reddito e la capacità di risparmio dei nossesi giustificano la presenza dell'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria; una discrete rete commerciale completa il quadro delle risorse economiche. Tra le strutture sociali si segnala un asilo nido. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo, mentre quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca e dal museo dei magli. La capacità ricettiva è limitata alla sola ristorazione; a livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico ma per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

È sede del distretto socio-sanitario, della Pro Ponte Nossa e della stazione dei carabinieri. Nell'economia locale l'agricoltura e l'allevamento hanno decisamente perso terreno rispetto all'industria, che offre buone opportunità di occupazione: molto sviluppato è il comparto metalmeccanico, seguito da quello <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>; non mancano imprese edili e fabbriche di materie di materie plastiche. Il livello del reddito e la capacità di risparmio dei nossesi giustificano la presenza dell'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria; una discrete rete commerciale completa il quadro delle risorse economiche. Tra le strutture sociali si segnala un asilo nido. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo, mentre quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca e dal museo dei magli. La capacità ricettiva è limitata alla sola ristorazione; a livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico ma per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di godere di una suggestiva cornice paesaggistica ed effettuare interessanti escursioni nel vicino Parco delle Alpi Orobie, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alla presenza delle industrie, che consentono un buon assorbimento di manodopera. I rapporti con i comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non disponibili localmente, sono alquanto intensi e favoriti da un agevole sistema di collegamenti. Tra le manifestazioni organizzate nell'anno, oltre a diverse feste religiose e popolari, va ricordata una singolare cerimonia, che attira numerosi visitatori: il 25 aprile viene abbattuto un abete (detto "il mazzo") che, ornato e benedetto, viene trasportato per le vie del paese; il primo maggio il "mazzo" viene piantato accanto alla statua della Madonna sul Corno del Falò; il primo giugno si svolge una fiera, seguita da uno spettacolo pirotecnico e dalla bruciatura dell'abete sul Corno del Falò da parte dei "soci del mazzo". La festa della Patrona, la Madonna delle Lacrime, si celebra il 2 giugno.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di godere di una suggestiva cornice paesaggistica ed effettuare interessanti escursioni nel vicino Parco delle Alpi Orobie, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alla presenza delle industrie, che consentono un buon assorbimento di manodopera. I rapporti con i comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non disponibili localmente, sono alquanto intensi e favoriti da un agevole sistema di collegamenti. Tra le manifestazioni organizzate nell'anno, oltre a diverse feste religiose e popolari, va ricordata una singolare cerimonia, che attira numerosi visitatori: il 25 aprile viene abbattuto un abete (detto "il mazzo") che, ornato e benedetto, viene trasportato per le vie del paese; il primo maggio il "mazzo" viene piantato accanto alla statua della Madonna sul Corno del Falò; il primo giugno si svolge una fiera, seguita da uno spettacolo pirotecnico e dalla bruciatura dell'abete sul Corno del Falò da parte dei "soci del mazzo". La festa della Patrona, la Madonna delle Lacrime, si celebra il 2 giugno.

Località

Spiazzi

Spiazzi

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Ponte Nossa rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.