Descrizione

Centro di pianura, di antiche origini, con un'economia di tipo agricolo e industriale. I pompianesi hanno un indice di vecchiaia inferiore alla media e sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale, che fa registrare segni di espansione edilizia; il resto della popolazione è distribuito tra varie case sparse e le località di Gerolanuova, Zurlengo e Prada. Il territorio, attraversato da più canali che, irrigando abbondantemente il terreno, ne accrescono la produttività, presenta un profilo geometrico del tutto regolare, con impercettibili differenze di altitudine, che imprimono all'abitato un andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante. Lo sfondo a bande azzurre e argentee dello stemma municipale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è attraversato da un castello rosso munito di una torre centrale e merlato alla guelfa.

Centro di pianura, di antiche origini, con un'economia di tipo agricolo e industriale. I pompianesi hanno un indice di vecchiaia inferiore alla media e sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale, che fa registrare segni di espansione edilizia; il resto della popolazione è distribuito tra varie case sparse e le località di Gerolanuova, Zurlengo e Prada. Il territorio, attraversato da più canali che, irrigando abbondantemente il terreno, ne accrescono la produttività, presenta un profilo geometrico del tutto regolare, con impercettibili differenze di altitudine, che imprimono all'abitato un andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante. Lo sfondo a bande azzurre e argentee dello stemma municipale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è attraversato da un castello rosso munito di una torre centrale e merlato alla guelfa.

Storia

Sebbene non si abbiano notizie precise sulle sue origini, probabilmente fu abitata, come il resto della pianura bresciana, da liguri, etruschi e galli cenomani, venendo poi conquistata dai romani, la cui presenza nella zona è confermata, tra l'altro, dall'etimologia del toponimo, derivante dal nome latino di persona POMPEIUS, con l'aggiunta del suffisso aggettivale -anus, indicante una proprietà fondiaria. Le prime notizie certe sull'esistenza nel territorio di nuclei abitati sono, tuttavia, contenute in un documento della seconda metà dell'undicesimo secolo, in cui le località di Gerola e Zurlengo sono citate tra le proprietà del chierico Odone, che pose gran parte dei suoi possedimenti sotto la giurisdizione del priore di Pontida. La storia successiva, nella quale mancano eventi di particolare rilievo, non si discosta da quella del circondario che, infeudato a più nobili famiglie, nella prima metà del XV secolo fu annesso alla repubblica di Venezia, la cui signoria si protrasse fino al 1797, quando il Bresciano passò sotto il dominio napoleonico. Alla restaurazione austriaca seguirono la partecipazione ai moti risorgimentali, l'ingresso nel regno d'Italia e il coinvolgimento nelle vicende nazionali e internazionali della seconda metà dell'Ottocento e della prima del Novecento. Tra i monumenti meritano di essere citati: la parrocchiale del capoluogo comunale, che, edificata in epoca non precisata su un precedente edificio di culto del XII secolo, è stata ampliata negli anni Trenta; la settecentesca chiesa parrocchiale di Gerolanuova; quella di Zurlengo, ultimata nella prima metà del Cinquecento, e il santuario della Madonna dello Spasimo.

Sebbene non si abbiano notizie precise sulle sue origini, probabilmente fu abitata, come il resto della pianura bresciana, da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LIGURI'>liguri</a>, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=ETRUSCHI'>etruschi</a> e galli cenomani, venendo poi conquistata dai romani, la cui presenza nella zona è confermata, tra l'altro, dall'etimologia del toponimo, derivante dal nome latino di persona POMPEIUS, con l'aggiunta del suffisso aggettivale -anus, indicante una proprietà fondiaria. Le prime notizie certe sull'esistenza nel territorio di nuclei abitati sono, tuttavia, contenute in un documento della seconda metà dell'undicesimo secolo, in cui le località di Gerola e Zurlengo sono citate tra le proprietà del chierico Odone, che pose gran parte dei suoi possedimenti sotto la giurisdizione del priore di Pontida. La storia successiva, nella quale mancano eventi di particolare rilievo, non si discosta da quella del circondario che, infeudato a più nobili famiglie, nella prima metà del XV secolo fu annesso alla repubblica di Venezia, la cui signoria si protrasse fino al 1797, quando il Bresciano passò sotto il dominio napoleonico. Alla restaurazione austriaca seguirono la partecipazione ai moti risorgimentali, l'ingresso nel regno d'Italia e il coinvolgimento nelle vicende nazionali e internazionali della seconda metà dell'Ottocento e della prima del Novecento. Tra i monumenti meritano di essere citati: la parrocchiale del capoluogo comunale, che, edificata in epoca non precisata su un precedente edificio di culto del XII secolo, è stata ampliata negli anni Trenta; la settecentesca chiesa parrocchiale di Gerolanuova; quella di Zurlengo, ultimata nella prima metà del Cinquecento, e il santuario della Madonna dello Spasimo.

Economia

Come altri comuni del circondario, anche questo non vanta una rete di uffici e servizi articolata: oltre all'ufficio postale e al municipio, non ve ne sono altri degni di nota e, mancando sul posto una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, svolte dal sindaco. L'agricoltura si mostra molto florida, grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, che consentono proficue coltivazioni di cereali, frumento, ortaggi, foraggi e vite; diffuso è l'allevamento di bovini, suini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito soprattutto da fabbriche tessili e dell'abbigliamento; a queste si affiancano varie aziende che operano nei comparti edile, chimico, metalmeccanico, metallurgico, del legno, della stampa, della plastica e della produzione di giochi e giocattoli. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva e dell'insieme dei servizi, che comprendono l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria nonché attività di consulenza informatica, che costituiscono un valido supporto per l'economia locale. Mancano strutture sociali di rilievo, mentre quelle scolastiche permettono la frequenza delle classi dell'obbligo; si può usufruire di una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico (per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove).

Come altri comuni del circondario, anche questo non vanta una rete di uffici e servizi articolata: oltre all'ufficio postale e al municipio, non ve ne sono altri degni di nota e, mancando sul posto una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, svolte dal sindaco. L'agricoltura si mostra molto florida, grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, che consentono proficue coltivazioni di cereali, frumento, ortaggi, foraggi e vite; diffuso è l'allevamento di bovini, suini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito soprattutto da fabbriche <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILI'>tessili</a> e dell'abbigliamento; a queste si affiancano varie aziende che operano nei comparti edile, chimico, metalmeccanico, metallurgico, del legno, della stampa, della plastica e della produzione di giochi e giocattoli. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva e dell'insieme dei servizi, che comprendono l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria nonché attività di consulenza informatica, che costituiscono un valido supporto per l'economia locale. Mancano strutture sociali di rilievo, mentre quelle scolastiche permettono la frequenza delle classi dell'obbligo; si può usufruire di una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico (per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove).

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, non offrendo particolari attrattive dal punto di vista paesaggistico, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie soprattutto alla presenza delle industrie, che consentono un buon assorbimento di manodopera. I suoi rapporti con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per i servizi non forniti sul posto, oltre che per motivi di studio, sono molto intensi, pur mancando manifestazioni legate a tradizioni folcloristiche, che potrebbero richiamare numerosi visitatori. La festa del Patrono, Sant'Andrea, viene celebrata il 30 novembre.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, non offrendo particolari attrattive dal punto di vista paesaggistico, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie soprattutto alla presenza delle industrie, che consentono un buon assorbimento di manodopera. I suoi rapporti con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per i servizi non forniti sul posto, oltre che per motivi di studio, sono molto intensi, pur mancando manifestazioni legate a tradizioni folcloristiche, che potrebbero richiamare numerosi visitatori. La festa del Patrono, Sant'Andrea, viene celebrata il 30 novembre.

Località

Gerolanuova, Zurlengo

Gerolanuova, Zurlengo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Pompiano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.