Descrizione

Comune di montagna, di origine medioevale, adagiato lungo la sponda del lago. I pognanesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono tutti concentrati nel capoluogo comunale, contiguo alla località Orea del comune di Faggeto Lario. Il territorio, attraversato dal profondo vallone solcato dal torrente Rovasco, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche che vanno da un minimo di 199 sul livello del mare a un massimo di 1.417 metri. L'abitato si distende lungo le pendici del monte Preola, a una quota di 300 metri circa. In passato il territorio era costellato da numerose cave di moltrasio (il tipico calcare grigio utilizzato negli edifici romanici comacini): l'estrazione della pietra e l'agricoltura rappresentavano le principali risorse economiche dei pognanesi che, in tempi più recenti, hanno potenziato la vocazione turistica del comune trasformandolo in un rinomato centro di villeggiatura estiva. Lo stemma comunale, concesso con decreto del 1978, riproduce, su sfondo rosso, l'immagine di un gallo d'oro su un lago d'argento (il lago di Como), raffigurato nell'atto di cantare rivolto verso un sole d'oro. Il gallo evoca gli allevamenti avicoli che hanno costituito una delle principali risorse economiche del paese.

Comune di montagna, di origine medioevale, adagiato lungo la sponda del lago. I pognanesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono tutti concentrati nel capoluogo comunale, contiguo alla località Orea del comune di Faggeto Lario. Il territorio, attraversato dal profondo vallone solcato dal torrente Rovasco, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche che vanno da un minimo di 199 sul livello del mare a un massimo di 1.417 metri. L'abitato si distende lungo le pendici del monte Preola, a una quota di 300 metri circa. In passato il territorio era costellato da numerose cave di moltrasio (il tipico calcare grigio utilizzato negli edifici romanici comacini): l'estrazione della pietra e l'agricoltura rappresentavano le principali risorse economiche dei pognanesi che, in tempi più recenti, hanno potenziato la vocazione turistica del comune trasformandolo in un rinomato centro di villeggiatura estiva. Lo stemma comunale, concesso con decreto del 1978, riproduce, su sfondo rosso, l'immagine di un gallo d'oro su un lago d'argento (il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LAGODICOMO'>lago di Como</a>), raffigurato nell'atto di cantare rivolto verso un sole d'oro. Il gallo evoca gli allevamenti avicoli che hanno costituito una delle principali risorse economiche del paese.

Storia

Denominata Pognana fino al 1938, deriva il toponimo dal personale latino APPONIUS con il suffisso -anus a indicare una proprietà fondiaria. Già in epoca romana doveva essere economicamente vitale, come sembrano provare le ricche suppellettili funerarie rinvenute in tempi recenti in diverse tombe. Assai scarse sono peraltro le testimonianze di avvenimenti di un qualche rilievo storico nella vita del borgo. Esso fu dotato di fortificazioni in età comunale: i resti dell'antico castello, riutilizzati come muri di sostegno e contenimento di aree a giardino, sono ancora visibili nella parte alta dell'abitato. In età signorile fece parte del feudo di Nesso. Subì la dominazione degli spagnoli, i quali lo cedettero ai Gallio, duchi di Alvito, nel 1647. Fra i monumenti religiosi vanno segnalati: l'oratorio dei Santi Miro e Fedele, situato in località Rovasco (di origine romanica e ampliato nel Quattrocento), che conserva affreschi duecenteschi; l'oratorio di San Rocco, del XV secolo, in località Canzaga, con volta a crociera; la chiesa parrocchiale della SS. Trinità. Con la nascita del turismo di massa l'economia locale ha conosciuto un'evoluzione verso il terziario. Infatti la popolazione attiva, un tempo formata prevalentemente da agricoltori e cavatori, si è in parte riconvertita alle attività collegate al nuovo settore economico trainante della zona.

Denominata Pognana fino al 1938, deriva il toponimo dal personale latino APPONIUS con il suffisso -anus a indicare una proprietà fondiaria. Già in epoca romana doveva essere economicamente vitale, come sembrano provare le ricche suppellettili funerarie rinvenute in tempi recenti in diverse tombe. Assai scarse sono peraltro le testimonianze di avvenimenti di un qualche rilievo storico nella vita del borgo. Esso fu dotato di fortificazioni in età comunale: i resti dell'antico castello, riutilizzati come muri di sostegno e contenimento di aree a giardino, sono ancora visibili nella parte alta dell'abitato. In età signorile fece parte del feudo di Nesso. Subì la dominazione degli spagnoli, i quali lo cedettero ai Gallio, duchi di Alvito, nel 1647. Fra i monumenti religiosi vanno segnalati: l'oratorio dei Santi Miro e Fedele, situato in località Rovasco (di origine romanica e ampliato nel Quattrocento), che conserva affreschi duecenteschi; l'oratorio di San Rocco, del XV secolo, in località Canzaga, con volta a crociera; la chiesa parrocchiale della SS. Trinità. Con la nascita del turismo di massa l'economia locale ha conosciuto un'evoluzione verso il terziario. Infatti la popolazione attiva, un tempo formata prevalentemente da agricoltori e cavatori, si è in parte riconvertita alle attività collegate al nuovo settore economico trainante della zona.

Economia

Fatta eccezione per gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota; ospita, inoltre, una stazione dei carabinieri. I pognanesi vivono prevalentemente dei proventi del turismo, che nel periodo estivo costituisce una fonte di reddito consistente, tenuto conto dello scarso rilievo dell'attività agricola e dell'assenza di uno sviluppo dell'industria. Non si registra la presenza del servizio bancario né quella di attività di intermediazione finanziaria, di servizi assicurativi o di consulenza informatica, mentre la rete commerciale è sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della comunità. Anche l'offerta di servizi pubblici, che si identifica nell'attività della pubblica amministrazione, è commisurata alle dimensioni del comune; non si segnalano strutture sociali di particolare rilievo o strutture destinate all'arricchimento culturale. Nelle scuole locali si impartisce la sola istruzione primaria e le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. L'assenza di strutture sanitarie costringe la popolazione a spostarsi anche per i servizi di base.

Fatta eccezione per gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota; ospita, inoltre, una stazione dei carabinieri. I pognanesi vivono prevalentemente dei proventi del turismo, che nel periodo estivo costituisce una fonte di reddito consistente, tenuto conto dello scarso rilievo dell'attività agricola e dell'assenza di uno sviluppo dell'industria. Non si registra la presenza del servizio bancario né quella di attività di intermediazione finanziaria, di servizi assicurativi o di consulenza informatica, mentre la rete commerciale è sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della comunità. Anche l'offerta di servizi pubblici, che si identifica nell'attività della pubblica amministrazione, è commisurata alle dimensioni del comune; non si segnalano strutture sociali di particolare rilievo o strutture destinate all'arricchimento culturale. Nelle scuole locali si impartisce la sola istruzione primaria e le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. L'assenza di strutture sanitarie costringe la popolazione a spostarsi anche per i servizi di base.

Relazioni

Scalo della navigazione lacuale, nel periodo estivo è meta di numerosi visitatori richiamati dai suggestivi paesaggi e dal clima favorevole alla villeggiatura. Il calendario delle manifestazioni e degli eventi ricorrenti prevede: il primo sabato dopo Pasqua, la sagra delle torte e, nel mese di agosto, la sagra degli gnocchi, che danno modo di apprezzare l'arte culinaria del luogo. Offre poche opportunità di lavoro e non vive rapporti particolarmente intensi con i centri limitrofi, ai quali tuttavia la popolazione si rivolge per motivi di lavoro, per l'istruzione secondaria, il commercio e l'espletamento di pratiche burocratiche. La festa del Patrono, San Rocco, si celebra il 16 agosto.

Scalo della navigazione lacuale, nel periodo estivo è meta di numerosi visitatori richiamati dai suggestivi paesaggi e dal clima favorevole alla villeggiatura. Il calendario delle manifestazioni e degli eventi ricorrenti prevede: il primo sabato dopo Pasqua, la sagra delle torte e, nel mese di agosto, la sagra degli gnocchi, che danno modo di apprezzare l'arte culinaria del luogo. Offre poche opportunità di lavoro e non vive rapporti particolarmente intensi con i centri limitrofi, ai quali tuttavia la popolazione si rivolge per motivi di lavoro, per l'istruzione secondaria, il commercio e l'espletamento di pratiche burocratiche. La festa del Patrono, San Rocco, si celebra il 16 agosto.

Località

Lago di Como

Lago di Como

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Pognana Lario rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.