Descrizione

Comune collinare, di origini tardo-medievali, con un’economia di tipo agricolo. I platacesi, che presentano un indice di vecchiaia molto alto, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in numerosissime case sparse. Il territorio, in cui si trovano molte sorgenti e grotte naturali, ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 1.713 metri di quota; le aree Cannariati-Cabugi-Timpacuraso e Timpone Bardisce sono in contestazione rispettivamente con Cerchiara di Calabria e Alessandria del Carretto. L’abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, mostra segni di espansione edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è leggermente vario. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, in campo di cielo, un albero verde, fondato su una pianura dello stesso colore e accompagnato, ai lati, da un leone e da tre stelle a otto raggi, d’oro.

Comune collinare, di origini tardo-medievali, con un’economia di tipo agricolo. I platacesi, che presentano un indice di vecchiaia molto alto, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in numerosissime case sparse. Il territorio, in cui si trovano molte sorgenti e grotte naturali, ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 1.713 metri di quota; le aree Cannariati-Cabugi-Timpacuraso e Timpone Bardisce sono in contestazione rispettivamente con Cerchiara di Calabria e Alessandria del Carretto. L’abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, mostra segni di espansione edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è leggermente vario. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, in campo di cielo, un albero verde, fondato su una pianura dello stesso colore e accompagnato, ai lati, da un leone e da tre stelle a otto raggi, d’oro.

Storia

Fu fondata, nella seconda metà del XV secolo, da un gruppo di profughi albanesi, di cui ancora si conservano la lingua e le tradizioni. Il toponimo, in albanese Pllatani, potrebbe derivare dal greco “platùs”, ‘largo’, o “platakos”, che significa ‘sito in pianura’. Casale del marchesato di Cerchiara di Calabria, appartenne al nobile casato dei Pignatelli, che ne conservò il possesso fino all’abolizione del feudalesimo, sancita dalle leggi napoleoniche. Riconosciuta indipendente e compresa nel cantone di Castrovillari, ai tempi della Repubblica Partenopea, con le riforme amministrative attuate dai francesi, all’inizio dell’Ottocento, fu inclusa dapprima, quale università, nel cosiddetto governo di San Lorenzo Bellizzi e poi tra i comuni del circondario di Cassano all’Ionio. I Borboni, tornati sul regno di Napoli, all’indomani del congresso di Vienna, la riportarono nella giurisdizione cerchiarese. La storia successiva all’ingresso nell’Italia unita non fa registrare avvenimenti di rilievo, seguendo quella del resto della regione. Del patrimonio storico-architettonico fanno parte alcuni edifici di culto, tra cui spiccano: la parrocchiale di San Giovanni Battista, di origini quattrocentesche ma più volte rimaneggiata, e le chiese della Madonna di Costantinopoli e di San Rocco.

Fu fondata, nella seconda metà del XV secolo, da un gruppo di profughi albanesi, di cui ancora si conservano la lingua e le tradizioni. Il toponimo, in <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=ALBANESE'>albanese</a> Pllatani, potrebbe derivare dal greco “platùs”, ‘largo’, o “platakos”, che significa ‘sito in pianura’. Casale del marchesato di Cerchiara di Calabria, appartenne al nobile casato dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=PIGNATELLI'>Pignatelli</a>, che ne conservò il possesso fino all’abolizione del feudalesimo, sancita dalle leggi napoleoniche. Riconosciuta indipendente e compresa nel cantone di Castrovillari, ai tempi della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=REPUBBLICAPARTENOPEA'>Repubblica Partenopea</a>, con le riforme amministrative attuate dai francesi, all’inizio dell’Ottocento, fu inclusa dapprima, quale università, nel cosiddetto governo di San Lorenzo Bellizzi e poi tra i comuni del circondario di Cassano all’Ionio. I <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=BORBONI'>Borboni</a>, tornati sul regno di Napoli, all’indomani del congresso di Vienna, la riportarono nella giurisdizione cerchiarese. La storia successiva all’ingresso nell’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=ITALIA'>Italia</a> unita non fa registrare avvenimenti di rilievo, seguendo quella del resto della regione. Del patrimonio storico-architettonico fanno parte alcuni edifici di culto, tra cui spiccano: la parrocchiale di San Giovanni Battista, di origini quattrocentesche ma più volte rimaneggiata, e le chiese della Madonna di Costantinopoli e di San Rocco.

Economia

Dal punto di vista burocratico non si registrano particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dei normali servizi municipali e postali. Sul posto non vi è la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. Va però segnalata la presenza della Pro Loco. L’agricoltura, basata sulla produzione di cereali, frumento, foraggi, ortaggi, olive, uva, agrumi e altra frutta, è integrata dall’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è limitata a qualche piccola impresa edile. Non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario; una sufficiente rete commerciale completa il panorama del terziario. Non dispone di strutture sociali, sportive e per il tempo libero degne di nota. Nelle scuole locali si impartisce l’istruzione obbligatoria; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Non vi sono strutture ricettive. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Dal punto di vista burocratico non si registrano particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dei normali servizi municipali e postali. Sul posto non vi è la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. Va però segnalata la presenza della Pro Loco. L’agricoltura, basata sulla produzione di cereali, frumento, foraggi, ortaggi, olive, uva, agrumi e altra frutta, è integrata dall’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è limitata a qualche piccola impresa edile. Non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario; una sufficiente rete commerciale completa il panorama del terziario. Non dispone di strutture sociali, sportive e per il tempo libero degne di nota. Nelle scuole locali si impartisce l’istruzione obbligatoria; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Non vi sono strutture ricettive. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di raggiungere agevolmente le vicine zone costiere e godere delle bellezze dell’ambiente naturale, arricchito dalla presenza del lago Forano e del Parco Nazionale del Pollino. È poco frequentata pure per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto. Intrattiene rapporti non molto intensi con i comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Tra gli appuntamenti consueti vanno citati: il mercato settimanale, il martedì; le feste di San Rocco, della Madonna del Monte e della Santissima Vergine di Costantinopoli; la fiera di agosto. La festa del Patrono, San Giovanni Battista, viene celebrata il 24 giugno.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di raggiungere agevolmente le vicine zone costiere e godere delle bellezze dell’ambiente naturale, arricchito dalla presenza del lago Forano e del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=PARCONAZIONALEDELPOLLINO'>Parco Nazionale del Pollino</a>. È poco frequentata pure per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto. Intrattiene rapporti non molto intensi con i comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Tra gli appuntamenti consueti vanno citati: il mercato settimanale, il martedì; le feste di San Rocco, della Madonna del Monte e della Santissima Vergine di Costantinopoli; la fiera di agosto. La festa del Patrono, San Giovanni Battista, viene celebrata il 24 giugno.

Località

Cannariati-Cabugi-Timpacuraso, Timpone Bardisce, Zagarina

Cannariati-Cabugi-Timpacuraso, Timpone Bardisce, Zagarina

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Plataci rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.