Descrizione

Cittadina collinare di epoca medievale, la cui popolazione trova impiego in primo luogo nelle attività agricole e in minor misura in quelle industriali e commerciali. I pollenesi e trocchiesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono quasi esclusivamente concentrati nel capoluogo comunale, protagonista di una forte espansione edilizia: allargandosi a macchia d'olio, esso si è congiunto agli abitati di Cercola, Massa di Somma e Sant'Anastasia, formando un'appendice suburbana del capoluogo di provincia. L'abitato si estende dalle pendici del vulcano Somma-Vesuvio fino a coprire una porzione di territorio pianeggiante tra i lagni di Pollena e di Trocchia, che confluiscono a formare il lagno di Ponticelli. La parte del comprensorio comunale che s'inerpica sulle pendici del vulcano è ammantata di boschi cedui, mentre quella che va incontro alla pianura campana è caratterizzata dall'ordinata disposizione di frutteti, vigneti e seminativi. Nello stemma comunale, concesso con regio Decreto, campeggia un tralcio di vite con tre grappoli pendenti, teso fra due pioppi; l'immagine richiama la tradizionale viticoltura a festoni, oggi in regresso in tutta la pianura campana a causa dell'avanzata del cemento.  

Cittadina collinare di epoca medievale, la cui popolazione trova impiego in primo luogo nelle attività agricole e in minor misura in quelle industriali e commerciali. I pollenesi e trocchiesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono quasi esclusivamente concentrati nel capoluogo comunale, protagonista di una forte espansione edilizia: allargandosi a macchia d'olio, esso si è congiunto agli abitati di Cercola, Massa di Somma e Sant'Anastasia, formando un'appendice suburbana del capoluogo di provincia. L'abitato si estende dalle pendici del vulcano Somma-Vesuvio fino a coprire una porzione di territorio pianeggiante tra i lagni di Pollena e di Trocchia, che confluiscono a formare il lagno di Ponticelli. La parte del comprensorio comunale che s'inerpica sulle pendici del vulcano è ammantata di boschi cedui, mentre quella che va incontro alla pianura campana è caratterizzata dall'ordinata disposizione di frutteti, vigneti e seminativi. Nello stemma comunale, concesso con regio Decreto, campeggia un tralcio di vite con tre grappoli pendenti, teso fra due pioppi; l'immagine richiama la tradizionale viticoltura a festoni, oggi in regresso in tutta la pianura campana a causa dell'avanzata del cemento.  

Storia

La prima parte del toponimo è di origine oscura e rappresenta forse la continuazione di un elemento onomastico antico; Trocchia è invece riconducibile al plurale della voce latina TORCULUM 'torchio, frantoio'. Fin dalle origini i casali di Pollena e di Trocchia appartennero al castello di Somma, di cui seguirono le vicende storiche. Il centro storico non presenta particolari emergenze architettoniche; fra gli edifici di maggior pregio spicca la parrocchiale di San Giacomo che, costruita nel XVII secolo e dotata di un'elegante facciata, attrae l'attenzione del visitatore insieme alle deliziose ville sparse su tutto il comprensorio (Caracciolo, Stella, Capece e Minutolo di San Valentino).  

La prima parte del toponimo è di origine oscura e rappresenta forse la continuazione di un elemento onomastico antico; Trocchia è invece riconducibile al plurale della voce latina TORCULUM 'torchio, frantoio'. Fin dalle origini i casali di Pollena e di Trocchia appartennero al castello di Somma, di cui seguirono le vicende storiche. Il centro storico non presenta particolari emergenze architettoniche; fra gli edifici di maggior pregio spicca la parrocchiale di San Giacomo che, costruita nel XVII secolo e dotata di un'elegante facciata, attrae l'attenzione del visitatore insieme alle deliziose ville sparse su tutto il comprensorio (Caracciolo, Stella, Capece e Minutolo di San Valentino).  

Economia

La comunità, aperta alle novità provenienti dall'esterno, conduce una vita piuttosto attiva, coltivando al contempo le proprie tradizioni. Le attività che impegnano la manodopera locale sono principalmente quelle rurali, che tuttavia riflettono la crisi fisiologica e generale del settore; sul fertile terreno di natura vulcanica prosperano le colture specializzate (ortaggi, leguminose, viti, susini, ciliegi, albicocchi e noci), a cui è legato il terziario, in evoluzione come in tutte le zone in via di sviluppo. L'industria partecipa in discreta misura dell'impulso dinamico che fa proliferare le imprese nell'area metropolitana di Napoli: diverse aziende, concentrate soprattutto lungo gli assi stradali principali, operano nel settore plasto-cartotecnico, caseario, della ceramica artistica e della lavorazione dei metalli. Testimonianza certa di un'economia tutt'altro che statica è pure il numero di servizi e infrastrutture disponibili; mancano purtroppo quelli di carattere culturale ma sono comunque presenti un orfanotrofio, una casa di riposo e le scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado; poco rilevanti le strutture ricettive, mentre l'assistenza sanitaria è assicurata da un ospedale, uno sportello amministrativo di distretto, un presidio di guardia medica e un servizio di assistenza e urgenza territoriale.  

La comunità, aperta alle novità provenienti dall'esterno, conduce una vita piuttosto attiva, coltivando al contempo le proprie tradizioni. Le attività che impegnano la manodopera locale sono principalmente quelle rurali, che tuttavia riflettono la crisi fisiologica e generale del settore; sul fertile terreno di natura vulcanica prosperano le colture specializzate (ortaggi, leguminose, viti, susini, ciliegi, albicocchi e noci), a cui è legato il terziario, in evoluzione come in tutte le zone in via di sviluppo. L'industria partecipa in discreta misura dell'impulso dinamico che fa proliferare le imprese nell'area metropolitana di Napoli: diverse aziende, concentrate soprattutto lungo gli assi stradali principali, operano nel settore plasto-cartotecnico, caseario, della ceramica artistica e della lavorazione dei metalli. Testimonianza certa di un'economia tutt'altro che statica è pure il numero di servizi e infrastrutture disponibili; mancano purtroppo quelli di carattere culturale ma sono comunque presenti un orfanotrofio, una casa di riposo e le scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado; poco rilevanti le strutture ricettive, mentre l'assistenza sanitaria è assicurata da un ospedale, uno sportello amministrativo di distretto, un presidio di guardia medica e un servizio di assistenza e urgenza territoriale.  

Relazioni

È stazione di soggiorno adatta a chi desideri una vacanza di riposo, nella suggestiva cornice del paesaggio vesuviano. Al visitatore curioso di gustare nuovi sapori non sfuggiranno inoltre le numerose occasioni per assaggiare il vino "Lacrima del Vesuvio" e le specialità locali -le sagre dell'albicocca (giugno) e dell'uva e del vino catalanesco (ottobre), la festa dell'albero e del verde (maggio) e quella del miele, del pomodoro e dei prodotti tipici (settembre)-. Non meno interessanti le manifestazioni popolari e genericamente culturali, fra cui si segnalano la fiera di primavera, a cavallo fra il mese di aprile e quello di maggio, la manifestazione "Gastronomia e musica", (settembre), e la mostra di pittura che movimenta le festività natalizie. Il Patrono San Giacomo si celebra il 25 luglio.

È stazione di soggiorno adatta a chi desideri una vacanza di riposo, nella suggestiva cornice del paesaggio vesuviano. Al visitatore curioso di gustare nuovi sapori non sfuggiranno inoltre le numerose occasioni per assaggiare il vino "Lacrima del Vesuvio" e le specialità locali -le sagre dell'albicocca (giugno) e dell'uva e del vino catalanesco (ottobre), la festa dell'albero e del verde (maggio) e quella del miele, del pomodoro e dei prodotti tipici (settembre)-. Non meno interessanti le manifestazioni popolari e genericamente culturali, fra cui si segnalano la fiera di primavera, a cavallo fra il mese di aprile e quello di maggio, la manifestazione "Gastronomia e musica", (settembre), e la mostra di pittura che movimenta le festività natalizie. Il Patrono San Giacomo si celebra il 25 luglio.

Località

Guindazzi, Musci, Santa Caterina, Tamburiello

Guindazzi, Musci, Santa Caterina, Tamburiello

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Pollena Trocchia rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.