Descrizione

Comune di montagna, di origini medievali, la cui economia si basa sulle tradizionali attività rurali, affiancate da modeste iniziative industriali. I plodiesi, con un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono distribuiti soprattutto tra il capoluogo comunale e la località Piani, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica. Il territorio, comprendente anche i nuclei Costa e Vercioglio, presenta un profilo geometrico irregolare, con accentuate differenze di altitudine: si raggiungo i 756 metri di quota. L’abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, mostra segni di espansione edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario.

Comune di montagna, di origini medievali, la cui economia si basa sulle tradizionali attività rurali, affiancate da modeste iniziative industriali. I plodiesi, con un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono distribuiti soprattutto tra il capoluogo comunale e la località Piani, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica. Il territorio, comprendente anche i nuclei Costa e Vercioglio, presenta un profilo geometrico irregolare, con accentuate differenze di altitudine: si raggiungo i 756 metri di quota. L’abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, mostra segni di espansione edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario.

Storia

Il toponimo, che compare nella forma attuale fin dal 1100, va posto in relazione col latino PLODIUM, ‘misura agraria’, che richiama a sua volta il latino PLOVUM, ‘aratro’; non manca però chi ritiene che la denominazione del borgo derivi dal termine lombardo e piemontese “plodia”, avente il significato di ‘lastra o tegola di pietra’. Inserita, nel XII-XIII secolo, nel marchesato di Millesimo, posto sotto la signoria dei Del Carretto, nella seconda metà del Duecento fu assoggettata ad Asti, venendo poi coinvolta nelle lotte tra le varie potenze, che si contendevano il predominio sulla zona. Nel XVII secolo fu occupata dai Savoia. Acquistata l’autonomia amministrativa sul finire del Seicento, entrò a far parte del regno di Sardegna con la pace di Vienna, della prima metà del XVIII secolo. L’elemento di maggior pregio del patrimonio storico-architettonico è rappresentato dalla chiesa parrocchiale di Sant’Andrea, ricostruita, nel Settecento, su un precedente edificio, del XVI secolo.

Il toponimo, che compare nella forma attuale fin dal 1100, va posto in relazione col latino PLODIUM, ‘misura agraria’, che richiama a sua volta il latino PLOVUM, ‘aratro’; non manca però chi ritiene che la denominazione del borgo derivi dal termine lombardo e piemontese “plodia”, avente il significato di ‘lastra o tegola di pietra’. Inserita, nel XII-XIII secolo, nel marchesato di Millesimo, posto sotto la signoria dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=DELCARRETTO'>Del Carretto</a>, nella seconda metà del Duecento fu assoggettata ad Asti, venendo poi coinvolta nelle lotte tra le varie potenze, che si contendevano il predominio sulla zona. Nel XVII secolo fu occupata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=SAVOIA'>Savoia</a>. Acquistata l’autonomia amministrativa sul finire del Seicento, entrò a far parte del regno di Sardegna con la pace di Vienna, della prima metà del XVIII secolo. L’elemento di maggior pregio del patrimonio storico-architettonico è rappresentato dalla chiesa parrocchiale di Sant’Andrea, ricostruita, nel Settecento, su un precedente edificio, del XVI secolo.

Economia

Se si escludono gli uffici deputatati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, non ve ne sono altri degni di nota e, mancando sul posto una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. L’agricoltura si basa sulla produzioni di cereali, frumento, foraggi, ortaggi e frutta; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, caprini, equini e avicoli. Le attività industriali, limitate a qualche piccola azienda edile e metallurgica, non hanno ancora avuto un adeguato sviluppo. Alquanto modesta è pure la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario; la rete commerciale soddisfa a malapena i bisogni primari della comunità. Non si segnalano strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Mancano scuole di ogni ordine e grado; si può però usufruire di una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. L’assenza di una farmacia rende necessario rivolgersi altrove anche per servizi sanitari di base.

Se si escludono gli uffici deputatati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, non ve ne sono altri degni di nota e, mancando sul posto una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. L’agricoltura si basa sulla produzioni di cereali, frumento, foraggi, ortaggi e frutta; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, caprini, equini e avicoli. Le attività industriali, limitate a qualche piccola azienda edile e metallurgica, non hanno ancora avuto un adeguato sviluppo. Alquanto modesta è pure la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario; la rete commerciale soddisfa a malapena i bisogni primari della comunità. Non si segnalano strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Mancano scuole di ogni ordine e grado; si può però usufruire di una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. L’assenza di una farmacia rende necessario rivolgersi altrove anche per servizi sanitari di base.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di gustare i semplici ma genuini prodotti locali, godere delle bellezze dell’ambiente ed effettuare interessanti escursioni alla volta del vicino Parco naturale regionale di Bric Tana. È poco frequentata pure per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto, costretta ogni giorno a raggiungere il capoluogo provinciale e le altre aree più sviluppate. I rapporti con i comuni del circondario non sono molto intensi; a essi gli abitanti si rivolgono anche per usufruire dei servizi non disponibili localmente, oltre che per frequentare le scuole dell’obbligo e gli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado. Tra gli appuntamenti consueti, che allietano il borgo, richiamando visitatori dai dintorni, meritano di essere citate: la fiera di primavera, a maggio; quella dell’agricoltore, a luglio-agosto, e la castagnata, a ottobre. La festa della Patrona, Sant’Anna, viene celebrata il 26 luglio.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di gustare i semplici ma genuini prodotti locali, godere delle bellezze dell’ambiente ed effettuare interessanti escursioni alla volta del vicino <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=PARCONATURALEREGIONALEDIBRICTANA'>Parco naturale regionale di Bric Tana</a>. È poco frequentata pure per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto, costretta ogni giorno a raggiungere il capoluogo provinciale e le altre aree più sviluppate. I rapporti con i comuni del circondario non sono molto intensi; a essi gli abitanti si rivolgono anche per usufruire dei servizi non disponibili localmente, oltre che per frequentare le scuole dell’obbligo e gli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado. Tra gli appuntamenti consueti, che allietano il borgo, richiamando visitatori dai dintorni, meritano di essere citate: la fiera di primavera, a maggio; quella dell’agricoltore, a luglio-agosto, e la castagnata, a ottobre. La festa della Patrona, Sant’Anna, viene celebrata il 26 luglio.

Località

Chiappe, Costa, Piani, Vercioglio

Chiappe, Costa, Piani, Vercioglio

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Plodio rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.