Descrizione

Comune di pianura, dalle antiche origini, la cui principale risorsa economica è ancora oggi l'agricoltura, alla quale tuttavia si affianca un modesto sviluppo industriale, basato su una discreta presenza dell'industria dei materiali da costruzione. La comunità dei pizzalesi presenta un indice di vecchiaia da primato e si distribuisce tra il capoluogo comunale, che fa registrare la massima concentrazione demografica, e la vicina località di Porana-Ceranica -contigua alla località Lungavilla del comune omonimo. Il territorio comunale presenta un profilo del tutto regolare e un andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante. L'abitato ha mantenuto sostanzialmente la fisionomia dell'antico borgo rurale, grazie anche all'assenza pressoché totale di espansione edilizia. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, in campo rosso, un castello d'argento munito di una torre centrale merlata alla guelfa e accompagnato, in capo, a destra da una barbabietola e a sinistra da una patata. In punta spiccano due spighe di grano d'oro poste in fascia.

Comune di pianura, dalle antiche origini, la cui principale risorsa economica è ancora oggi l'agricoltura, alla quale tuttavia si affianca un modesto sviluppo industriale, basato su una discreta presenza dell'industria dei materiali da costruzione. La comunità dei pizzalesi presenta un indice di vecchiaia da primato e si distribuisce tra il capoluogo comunale, che fa registrare la massima concentrazione demografica, e la vicina località di Porana-Ceranica -contigua alla località Lungavilla del comune omonimo. Il territorio comunale presenta un profilo del tutto regolare e un andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante. L'abitato ha mantenuto sostanzialmente la fisionomia dell'antico borgo rurale, grazie anche all'assenza pressoché totale di espansione edilizia. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, in campo rosso, un castello d'argento munito di una torre centrale merlata alla guelfa e accompagnato, in capo, a destra da una barbabietola e a sinistra da una patata. In punta spiccano due spighe di grano d'oro poste in fascia.

Storia

Le sue origini sono senz'altro anteriori alla metà del XIII secolo: a quest'epoca risale infatti un documento che la cita come borgo del contado pavese. Quanto al toponimo, secondo alcuni autori esso deriverebbe dalla parola "pizzo" e avrebbe a sua volta dato il nome alla più famosa famiglia del posto; non manca però chi sostiene la tesi opposta della derivazione del nome del paese da quello degli antichi feudatari. A sostegno della prima tesi si fa notare che la citazione del borgo è anteriore a quella dei Pizzale, il cui nome compare solo in un documento della fine del Duecento. Posta intorno al 1250 sotto l'autorità del podestà e del vescovo di Voghera, seguì le sorti di questa cittadina, passando al comune di Pavia e pervenendo ai Pizzale dopo la sua cessione, nella seconda metà del XIV secolo, a Gian Galeazzo Visconti da parte del marchese del Monferrato. Degli eventi successivi si ricorda la distruzione, agli inizi del 1400, del locale castello ad opera di Castellino Beccaria. Tra i monumenti figurano la chiesa parrocchiale di San Giacomo, anteriore al XVI secolo, l'ottocentesca parrocchiale di Porana-Ceramica, dedicata a San Crispino, e la coeva villa Meroni.

Le sue origini sono senz'altro anteriori alla metà del XIII secolo: a quest'epoca risale infatti un documento che la cita come borgo del contado pavese. Quanto al toponimo, secondo alcuni autori esso deriverebbe dalla parola "pizzo" e avrebbe a sua volta dato il nome alla più famosa famiglia del posto; non manca però chi sostiene la tesi opposta della derivazione del nome del paese da quello degli antichi feudatari. A sostegno della prima tesi si fa notare che la citazione del borgo è anteriore a quella dei Pizzale, il cui nome compare solo in un documento della fine del Duecento. Posta intorno al 1250 sotto l'autorità del podestà e del vescovo di Voghera, seguì le sorti di questa cittadina, passando al comune di Pavia e pervenendo ai Pizzale dopo la sua cessione, nella seconda metà del XIV secolo, a <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GIANGALEAZZOVISCONTI'>Gian Galeazzo Visconti</a> da parte del marchese del Monferrato. Degli eventi successivi si ricorda la distruzione, agli inizi del 1400, del locale castello ad opera di Castellino Beccaria. Tra i monumenti figurano la chiesa parrocchiale di San Giacomo, anteriore al XVI secolo, l'ottocentesca parrocchiale di Porana-Ceramica, dedicata a San Crispino, e la coeva villa Meroni.

Economia

L'economia locale si basa ancora prevalentemente sull'agricoltura, che può contare su un'abbondante risorsa idrica la quale, rendendo il terreno particolarmente fertile, consente una buona produzione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi e frutteti. L'industria fa registrare un discreto sviluppo nel comparto dei materiali da costruzione, che assorbe un buon numero di addetti e affonda le proprie radici nel passato, quando nella zona funzionavano molte fornaci per la produzione di laterizi; va segnalata anche la presenza di qualche impresa edile. Più modesto è invece il ruolo svolto in questo contesto economico dal terziario, che si compone infatti di una rete commerciale (appena sufficiente a soddisfare le esigenze principali della popolazione) e dei poco rilevanti servizi forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole. Non dispone di servizi pubblici particolari né di strutture sociali di rilievo; le strutture scolastiche esistenti permettono di frequentare soltanto la scuola materna e manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. La sua capacità ricettiva è limitata alla ristorazione, mentre l'assenza di strutture sanitarie rende necessario rivolgersi altrove anche per i servizi di base.

L'economia locale si basa ancora prevalentemente sull'agricoltura, che può contare su un'abbondante risorsa idrica la quale, rendendo il terreno particolarmente fertile, consente una buona produzione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi e frutteti. L'industria fa registrare un discreto sviluppo nel comparto dei materiali da costruzione, che assorbe un buon numero di addetti e affonda le proprie radici nel passato, quando nella zona funzionavano molte fornaci per la produzione di laterizi; va segnalata anche la presenza di qualche impresa edile. Più modesto è invece il ruolo svolto in questo contesto economico dal terziario, che si compone infatti di una rete commerciale (appena sufficiente a soddisfare le esigenze principali della popolazione) e dei poco rilevanti servizi forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole. Non dispone di servizi pubblici particolari né di strutture sociali di rilievo; le strutture scolastiche esistenti permettono di frequentare soltanto la scuola materna e manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. La sua capacità ricettiva è limitata alla ristorazione, mentre l'assenza di strutture sanitarie rende necessario rivolgersi altrove anche per i servizi di base.

Relazioni

All'assenza di movimento turistico, legata alla mancanza di forti elementi di richiamo, fa riscontro un buon numero di presenze esterne nel mondo del lavoro, in particolare nel ramo dei materiali da costruzione; non manca tuttavia un certo pendolarismo verso le aree più industrializzate. I rapporti con i comuni vicini, solitamente non rilevanti, a causa della limitatissima presenza di scuole e del modesto livello dei servizi, si intensificano in occasione di un appuntamento tradizionale, la sagra del kiwi, che si svolge ad ottobre. La festa del Patrono, San Giacomo, viene celebrata l'ultima domenica di luglio.

All'assenza di movimento turistico, legata alla mancanza di forti elementi di richiamo, fa riscontro un buon numero di presenze esterne nel mondo del lavoro, in particolare nel ramo dei materiali da costruzione; non manca tuttavia un certo pendolarismo verso le aree più industrializzate. I rapporti con i comuni vicini, solitamente non rilevanti, a causa della limitatissima presenza di scuole e del modesto livello dei servizi, si intensificano in occasione di un appuntamento tradizionale, la sagra del kiwi, che si svolge ad ottobre. La festa del Patrono, San Giacomo, viene celebrata l'ultima domenica di luglio.

Località

Porana-Ceramica

Porana-Ceramica

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Pizzale rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.