Descrizione

Centro di montagna, di antichissime origini, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. I pisognesi, con un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale e, in minor misura, nelle località di Gratacasolo, Fraine, Grignaghe, Pontasio, Sonvico e Toline oltre che in numerose case sparse. Il territorio, comprendente i nuclei abitati di Baibò, Morosino, Palot, Pressò, Siniga, Stallalunga e Terzana, presenta un profilo geometrico irregolare, con accentuate variazioni altimetriche. L'abitato, interessato da una forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico alquanto vario. Sullo sfondo azzurro dello stemma municipale, concesso con Decreto del Capo del Governo, campeggia l'immagine di una torre d'argento merlata alla ghibellina.

Centro di montagna, di antichissime origini, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. I pisognesi, con un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale e, in minor misura, nelle località di Gratacasolo, Fraine, Grignaghe, Pontasio, Sonvico e Toline oltre che in numerose case sparse. Il territorio, comprendente i nuclei abitati di Baibò, Morosino, Palot, Pressò, Siniga, Stallalunga e Terzana, presenta un profilo geometrico irregolare, con accentuate variazioni altimetriche. L'abitato, interessato da una forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico alquanto vario. Sullo sfondo azzurro dello stemma municipale, concesso con Decreto del Capo del Governo, campeggia l'immagine di una torre d'argento merlata alla ghibellina.

Storia

Abitata già dai camuni, come testimoniato dalla scoperta nella zona di varie incisioni rupestri, nel I millennio a.C. fu invasa dai celti che, provenienti dalla Francia e dall'Europa settentrionale, si insediarono nella valli alpine e nella pianura padana, fondendosi con le popolazioni locali. I romani vi giunsero nel 16 a.C., quando il proconsole Publio Silio, dopo aver occupato la Valtrompia, discese nella piana pisognese. Il toponimo è fatto derivare dal gentilizio PISONIUS o dal latino ONES, 'ontano'. Con tutta la Val Camonica, sul finire dell'ottavo secolo fu concessa da Carlo Magno ai benedettini di Tours, cui venne confermata nella prima metà del 1100 da papa Innocenzo II. Coinvolta nella lunga guerra tra Brescia e Bergamo per la conquista della vicina fortezza di Costa Volpino, fu poi infeudata al vescovo bresciano, subendo ripetuti assalti da parte dei ghibellini camuni. Nei primi anni del XIV secolo entrò nella sfera d'influenza dei Visconti, cui rimase fedele fino al 1428, quando passò sotto la repubblica di Venezia, che vi governò fino alla fine del Settecento. Ceduta da Napoleone all'Austria, con gli altri territori veneti, fu annessa alla provincia di Bergamo, dalla quale si separò solo nel 1859. Del suo ricco patrimonio storico-architettonico fanno parte: la torre del Vescovo, risalente al XIII secolo; la parrocchiale di Santa Maria Assunta, della seconda metà del Settecento; i santuari della Natività e della Madonna della Neve; l'antica chiesa di Santa Maria in Silvis; la parrocchiale di San Zenone, a Gratacàsolo, e la chiesa di San Michele Arcangelo, a Grignaghe.

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Economia

Oltre che degli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, è sede della Pro Loco nonché delle stazioni dei carabinieri e della guardia di finanza. L'economia locale, alquanto fiorente, è rimasta solo in parte legata all'agricoltura: si producono cereali, frumento, foraggi, vite, olivo e frutta; è praticato anche l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Sviluppata è l'industria metalmeccanica, affiancata da più aziende che operano nei comparti alimentare, chimico, edile, elettrico, estrattivo, tessile, dell'abbigliamento, della pelletteria, del legno, dei materiali da costruzione, dell'editoria e della fabbricazione di mobili. Il terziario si compone di una buona rete distributiva e dell'insieme dei servizi, che comprendono quello bancario, assicurazioni e fondi pensione. Tra le strutture sociali si registra la presenza di una casa di riposo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo e includono un istituto professionale industriale, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca. Rilevante è la dotazione di strutture ricettive, che offrono una vasta possibilità di scelta sia per la ristorazione che per il soggiorno; tra i servizi sanitari è assicurato quello farmaceutico.

Oltre che degli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, è sede della Pro Loco nonché delle stazioni dei carabinieri e della guardia di finanza. L'economia locale, alquanto fiorente, è rimasta solo in parte legata all'agricoltura: si producono cereali, frumento, foraggi, vite, olivo e frutta; è praticato anche l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Sviluppata è l'industria metalmeccanica, affiancata da più aziende che operano nei comparti alimentare, chimico, edile, elettrico, estrattivo, tessile, dell'abbigliamento, della pelletteria, del legno, dei materiali da costruzione, dell'editoria e della fabbricazione di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a>. Il terziario si compone di una buona rete distributiva e dell'insieme dei servizi, che comprendono quello bancario, assicurazioni e fondi pensione. Tra le strutture sociali si registra la presenza di una casa di riposo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo e includono un istituto professionale industriale, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca. Rilevante è la dotazione di strutture ricettive, che offrono una vasta possibilità di scelta sia per la ristorazione che per il soggiorno; tra i servizi sanitari è assicurato quello farmaceutico.

Relazioni

La suggestiva cornice paesaggistica, un ben attrezzato lungolago, la mitezza del clima e la genuina cucina locale, insieme agli impianti sciistici della Val Palot, ne fanno una delle mete turistiche più celebrate della zona. Abbastanza frequentata anche per lavoro, grazie alle industrie e allo sviluppo dei servizi legati all'incremento del turismo, è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, per via delle sue attività commerciali e della presenza dell'istituto d'istruzione secondaria di secondo grado. Tra gli appuntamenti consueti, che richiamano numerosi visitatori, va ricordata la festa del fungo e della castagna. La festa del Patrono, San Costanzo, si celebra il 12 maggio, con luminarie serali.

La suggestiva cornice paesaggistica, un ben attrezzato lungolago, la mitezza del clima e la genuina cucina locale, insieme agli impianti sciistici della Val Palot, ne fanno una delle mete turistiche più celebrate della zona. Abbastanza frequentata anche per lavoro, grazie alle industrie e allo sviluppo dei servizi legati all'incremento del turismo, è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, per via delle sue attività commerciali e della presenza dell'istituto d'istruzione secondaria di secondo grado. Tra gli appuntamenti consueti, che richiamano numerosi visitatori, va ricordata la festa del fungo e della castagna. La festa del Patrono, San Costanzo, si celebra il 12 maggio, con luminarie serali.

Località

Baibò, Fraine, Gratacasolo, Grignaghe, Lago d'Iseo, Palot, Pontasio, Pressò, Siniga, Sonvico, Stallalunga, Terzana, Toline

Baibò, Fraine, Gratacasolo, Grignaghe, Lago d'Iseo, Palot, Pontasio, Pressò, Siniga, Sonvico, Stallalunga, Terzana, Toline

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Pisogne rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.