Descrizione

Centro di montagna, di antichissime origini, che, accanto alle tradizionali attività agricole, ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. I piancamunesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale -contiguo alla località Artogne del comune omonimo- e, in minor misura, nelle località di Beata -contigua alla località Gratacasolo del comune di Pisogne-, Solato, Vissone, Campassi e Fane. Il territorio risale dalla piana che dà il nome al comune lungo i fianchi dei monti Rotondo e Beccheria di Bassinale, punteggiati di boschi di abeti e castagni, disegnando un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate; l'orizzonte è chiuso, a nord, dal monte Concarena, dal gruppo del Tredenus e dal Pizzo Badile Camuno, alle cui spalle si scorge il profilo dell'Adamello; a sud la vista spazia sull'ampia distesa del lago d'Iseo. L'abitato, interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia, presenta un andamento plano-altimetrico tipico di montagna. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, in campo azzurro, un albero di quercia accostato da un sole d'oro e da un crescente dello stesso colore e sormontato da tre stelle anch'esse auree. Sotto lo scudo, su lista rossa, il motto in caratteri d'oro: IN TRANQUILLITATE ORDINIS.

Centro di montagna, di antichissime origini, che, accanto alle tradizionali attività agricole, ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. I piancamunesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale -contiguo alla località Artogne del comune omonimo- e, in minor misura, nelle località di Beata -contigua alla località Gratacasolo del comune di Pisogne-, Solato, Vissone, Campassi e Fane. Il territorio risale dalla piana che dà il nome al comune lungo i fianchi dei monti Rotondo e Beccheria di Bassinale, punteggiati di boschi di abeti e castagni, disegnando un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate; l'orizzonte è chiuso, a nord, dal monte Concarena, dal gruppo del Tredenus e dal Pizzo Badile Camuno, alle cui spalle si scorge il profilo dell'Adamello; a sud la vista spazia sull'ampia distesa del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LAGODISEO'>lago d'Iseo</a>. L'abitato, interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia, presenta un andamento plano-altimetrico tipico di montagna. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, in campo azzurro, un albero di quercia accostato da un sole d'oro e da un crescente dello stesso colore e sormontato da tre stelle anch'esse auree. Sotto lo scudo, su lista rossa, il motto in caratteri d'oro: IN TRANQUILLITATE ORDINIS.

Storia

I primi insediamenti nella zona risalgono ad epoca preistorica, come testimoniato dal rinvenimento di incisioni rupestri e tracce di strutture abitative a Solato, Vissone e Dosso; nel periodo della colonizzazione romana si sviluppò l'attività di estrazione dei minerali di ferro, destinata nei secoli successivi a diventare una delle principali risorse economiche con l'agricoltura e la pastorizia. Nota nel Medioevo come Corte Pradella -forse perché residenza di un magister per conto del monastero di Santa Giulia di Brescia-, è citata per la prima volta col nome di Piano in un documento del 1233; ha assunto l'attuale denominazione solo nel 1863. Feudo dei Brusati fino alla prima metà del XIV secolo, fu acquistata dai Federici, che ne conservarono la proprietà fino alla fine del Cinquecento. Le vicende successive seguono quelle dei territori circostanti ma fanno registrare anche accesi contrasti tra i suoi abitanti, le autorità vescovili e i feudatari, per via dell'imposizione di tasse sempre più gravose. Durante l'occupazione napoleonica le fu annesso il comune di Artogne, che tornò ad essere autonomo nel 1816. Nel patrimonio storico-architettonico spiccano: la chiesa di Santa Giulia, realizzata nel IX-X secolo ma ampiamente rimaneggiata nel Quattrocento; la chiesa di Santa Maria della Rotonda, edificata nel XV secolo; le chiese di San Pietro e San Giovanni Battista a Solato.

I primi insediamenti nella zona risalgono ad epoca preistorica, come testimoniato dal rinvenimento di incisioni rupestri e tracce di strutture abitative a Solato, Vissone e Dosso; nel periodo della colonizzazione romana si sviluppò l'attività di estrazione dei minerali di ferro, destinata nei secoli successivi a diventare una delle principali risorse economiche con l'agricoltura e la pastorizia. Nota nel Medioevo come Corte Pradella -forse perché residenza di un magister per conto del monastero di Santa Giulia di Brescia-, è citata per la prima volta col nome di Piano in un documento del 1233; ha assunto l'attuale denominazione solo nel 1863. Feudo dei Brusati fino alla prima metà del XIV secolo, fu acquistata dai Federici, che ne conservarono la proprietà fino alla fine del Cinquecento. Le vicende successive seguono quelle dei territori circostanti ma fanno registrare anche accesi contrasti tra i suoi abitanti, le autorità vescovili e i feudatari, per via dell'imposizione di tasse sempre più gravose. Durante l'occupazione napoleonica le fu annesso il comune di Artogne, che tornò ad essere autonomo nel 1816. Nel patrimonio storico-architettonico spiccano: la chiesa di Santa Giulia, realizzata nel IX-X secolo ma ampiamente rimaneggiata nel Quattrocento; la chiesa di Santa Maria della Rotonda, edificata nel XV secolo; le chiese di San Pietro e San Giovanni Battista a Solato.

Economia

Ospita i consueti uffici municipali e postali; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, il sindaco svolge, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura: si coltivano cereali, vite e frutteti; molto sviluppato è l'allevamento di avicoli, seguito da quello di ovini, caprini ed equini. Il tessuto industriale è costituito da fabbriche operanti nei comparti metalmeccanico, manifatturiero (tessile e dell'abbigliamento), chimico, elettrico, del mobile ed edile; va segnalata, inoltre, la presenza di aziende che si occupano di prodotti petroliferi raffinati, di materiali da costruzione e di apparecchi di precisione. Il terziario si compone di una buona rete distributiva e dell'insieme dei servizi; tra questi ultimi, accanto ad attività di consulenza informatica e ai servizi forniti dalla pubblica amministrazione e dalla scuola, è presente quello bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo. Le strutture scolastiche assicurano la sola istruzione primaria; non manca, inoltre, una biblioteca. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno e quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico.

Ospita i consueti uffici municipali e postali; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, il sindaco svolge, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura: si coltivano cereali, vite e frutteti; molto sviluppato è l'allevamento di avicoli, seguito da quello di ovini, caprini ed equini. Il tessuto industriale è costituito da fabbriche operanti nei comparti metalmeccanico, manifatturiero (<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a> e dell'abbigliamento), chimico, elettrico, del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILE'>mobile</a> ed edile; va segnalata, inoltre, la presenza di aziende che si occupano di prodotti petroliferi raffinati, di materiali da costruzione e di apparecchi di precisione. Il terziario si compone di una buona rete distributiva e dell'insieme dei servizi; tra questi ultimi, accanto ad attività di consulenza informatica e ai servizi forniti dalla pubblica amministrazione e dalla scuola, è presente quello bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo. Le strutture scolastiche assicurano la sola istruzione primaria; non manca, inoltre, una biblioteca. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno e quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate, per l'assenza di attrattive significative, offre buone opportunità lavorative, grazie alla presenza dei numerosi insediamenti industriali, che consentono l'assorbimento di consistenti flussi di manodopera. La festa del Patrono, Sant'Antonio Abate, si celebra il 17 gennaio.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate, per l'assenza di attrattive significative, offre buone opportunità lavorative, grazie alla presenza dei numerosi insediamenti industriali, che consentono l'assorbimento di consistenti flussi di manodopera. La festa del Patrono, Sant'Antonio Abate, si celebra il 17 gennaio.

Località

Beata, Fane, Legazzuolo, Minolfa, Solato, Tavole, Vissone

Beata, Fane, Legazzuolo, Minolfa, Solato, Tavole, Vissone

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Pian Camuno rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.