Descrizione

Cittadina di pianura, di antiche origini, con un'economia di tipo agricolo e industriale. I pievesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono distribuiti nella località di Fizzonasco -contigua alle località Rozzano e Cascina Perseghetto del comune di Rozzano e Folla-Montalbano del comune di Opera- e nel capoluogo comunale -contiguo alle località Moro di Locate del comune di Locate di Triùlzi e Opera del comune omonimo-, che fa registrare la maggiore concentrazione demografica. Il territorio presenta un profilo geometrico molto regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. L'abitato, interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Nello stemma municipale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è raffigurata, in campo argenteo, una fascia azzurra accostata in capo da tre stelle dello stesso colore.

Cittadina di pianura, di antiche origini, con un'economia di tipo agricolo e industriale. I pievesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono distribuiti nella località di Fizzonasco -contigua alle località Rozzano e Cascina Perseghetto del comune di Rozzano e Folla-Montalbano del comune di Opera- e nel capoluogo comunale -contiguo alle località Moro di Locate del comune di Locate di Triùlzi e Opera del comune omonimo-, che fa registrare la maggiore concentrazione demografica. Il territorio presenta un profilo geometrico molto regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. L'abitato, interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Nello stemma municipale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è raffigurata, in campo argenteo, una fascia azzurra accostata in capo da tre stelle dello stesso colore.

Storia

Le prime notizie storiche su questa cittadina, chiamata in passato Pieve Sant'Alessandro e Pieve di Locate, risalgono al X secolo e sono contenute in un diploma dell'imperatore Ottone III, che ne confermava l'appartenenza al Capitolo della cattedrale di Monza. La prima parte del toponimo sottolinea l'importanza assunta dalla chiesa locale, alla quale anticamente facevano capo le altre parrocchie della circoscrizione; la seconda parte, invece, va riportata al nome di persona Emanuel. La pieve, intitolata a Sant'Alessandro, già nella seconda metà del IX secolo aveva un parroco che, almeno dal 1258, venne coadiuvato da un capitolo di canonici, soppresso nel Seicento. Devastata nel XIII secolo dall'esercito di Federico II, che vi si accampò durante la guerra con i milanesi, registrò nel Cinquecento la costruzione, da parte della famiglia D'Adda, del castello di Tolcinasco che, nonostante l'aspetto di una fortezza, non venne mai usato per scopi difensivi o di controllo militare, divenendo invece il fulcro dello sviluppo agricolo della zona. Non vi sono strutture architettoniche significative dal punto di vista storico-artistico, oltre al castello di Tolcinasco, a pianta rettangolare e con due torri agli angoli, e alla parrocchiale di Sant'Alessandro, ristrutturata nell'Ottocento. Dopo aver conservato fino agli anni Cinquanta una tipica impronta rurale, a partire dagli anni Settanta ha conosciuto una radicale trasformazione, conseguenza di una forte industrializzazione, che ha portato ad una grande crescita urbanistica e demografica.

Le prime notizie storiche su questa cittadina, chiamata in passato Pieve Sant'Alessandro e Pieve di Locate, risalgono al X secolo e sono contenute in un diploma dell'imperatore Ottone III, che ne confermava l'appartenenza al Capitolo della cattedrale di Monza. La prima parte del toponimo sottolinea l'importanza assunta dalla chiesa locale, alla quale anticamente facevano capo le altre parrocchie della circoscrizione; la seconda parte, invece, va riportata al nome di persona Emanuel. La pieve, intitolata a Sant'Alessandro, già nella seconda metà del IX secolo aveva un parroco che, almeno dal 1258, venne coadiuvato da un capitolo di canonici, soppresso nel Seicento. Devastata nel XIII secolo dall'esercito di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=FEDERICOII'>Federico II</a>, che vi si accampò durante la guerra con i milanesi, registrò nel Cinquecento la costruzione, da parte della famiglia D'Adda, del castello di Tolcinasco che, nonostante l'aspetto di una fortezza, non venne mai usato per scopi difensivi o di controllo militare, divenendo invece il fulcro dello sviluppo agricolo della zona. Non vi sono strutture architettoniche significative dal punto di vista storico-artistico, oltre al castello di Tolcinasco, a pianta rettangolare e con due torri agli angoli, e alla parrocchiale di Sant'Alessandro, ristrutturata nell'Ottocento. Dopo aver conservato fino agli anni Cinquanta una tipica impronta rurale, a partire dagli anni Settanta ha conosciuto una radicale trasformazione, conseguenza di una forte industrializzazione, che ha portato ad una grande crescita urbanistica e demografica.

Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di una stazione dei carabinieri. L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura, pur registrando un sensibile calo degli addetti a questo settore: si coltivano cereali, frumento, ortaggi e foraggi; è praticato, ma modestamente, anche l'allevamento di bovini. Decisamente più consistente è l'apporto economico proveniente dall'industria, che fa registrare il notevole sviluppo del comparto metallurgico, seguito da quelli edile, meccanico, del vetro e della fabbricazione di mobili, motocicli e giocattoli. Il terziario si compone di una modesta rete distributiva (adeguata comunque alle esigenze primarie della popolazione) e dell'insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole, sono presenti attività di consulenza informatica e il servizio bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non dispone di strutture sociali di rilievo; è possibile, invece, frequentare le scuole dell'obbligo e non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno e quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico. A completamento del quadro delle strutture a disposizione della comunità pievese si aggiungono gli impianti sportivi, che annoverano un campo da golf.

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di una stazione dei carabinieri. L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura, pur registrando un sensibile calo degli addetti a questo settore: si coltivano cereali, frumento, ortaggi e foraggi; è praticato, ma modestamente, anche l'allevamento di bovini. Decisamente più consistente è l'apporto economico proveniente dall'industria, che fa registrare il notevole sviluppo del comparto metallurgico, seguito da quelli edile, meccanico, del vetro e della fabbricazione di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a>, motocicli e giocattoli. Il terziario si compone di una modesta rete distributiva (adeguata comunque alle esigenze primarie della popolazione) e dell'insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole, sono presenti attività di consulenza informatica e il servizio bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non dispone di strutture sociali di rilievo; è possibile, invece, frequentare le scuole dell'obbligo e non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno e quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico. A completamento del quadro delle strutture a disposizione della comunità pievese si aggiungono gli impianti sportivi, che annoverano un campo da golf.

Relazioni

Non può certo essere considerata una meta turistica ma è molto frequentata per lavoro, grazie al suo sviluppo industriale, che consente un notevole assorbimento di manodopera; si propone inoltre come punto di riferimento per gli appassionati di golf. I suoi rapporti, piuttosto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali la popolazione fa riferimento per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non disponibili sul posto, si intensificano in occasione di alcune manifestazioni tradizionali, come "Carnevalando insieme", i concorsi musicali che si svolgono a maggio e gli "Incontri di primavera", che hanno luogo nei mesi di maggio e giugno. La festa del Patrono, Sant'Alessandro, si celebra l'ultimo lunedì di settembre.

Non può certo essere considerata una meta turistica ma è molto frequentata per lavoro, grazie al suo sviluppo industriale, che consente un notevole assorbimento di manodopera; si propone inoltre come punto di riferimento per gli appassionati di golf. I suoi rapporti, piuttosto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali la popolazione fa riferimento per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non disponibili sul posto, si intensificano in occasione di alcune manifestazioni tradizionali, come "Carnevalando insieme", i concorsi musicali che si svolgono a maggio e gli "Incontri di primavera", che hanno luogo nei mesi di maggio e giugno. La festa del Patrono, Sant'Alessandro, si celebra l'ultimo lunedì di settembre.

Località

Fizzonasco, Pizzabrasa, Tolcinasco

Fizzonasco, Pizzabrasa, Tolcinasco

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Pieve Emanuele rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.