Descrizione

Comune collinare, di origine antica, la cui economia si basa sulle tradizionali attività agricole. È rinomata per la produzione delle ciliegie. I pietramarazzesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, vivono principalmente nel capoluogo comunale; il resto degli abitanti si divide tra gli aggregati urbani minori di Montemariano e Rocche, nonché case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche non molto accentuate, che vanno da un minimo di 81 a un massimo di 247 metri sul livello del mare. L’abitato, che non mostra segni di espansione edilizia, presenta un andamento plano-altimetrico tipico collinare.

Comune collinare, di origine antica, la cui economia si basa sulle tradizionali attività agricole. È rinomata per la produzione delle ciliegie. I pietramarazzesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, vivono principalmente nel capoluogo comunale; il resto degli abitanti si divide tra gli aggregati urbani minori di Montemariano e Rocche, nonché case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche non molto accentuate, che vanno da un minimo di 81 a un massimo di 247 metri sul livello del mare. L’abitato, che non mostra segni di espansione edilizia, presenta un andamento plano-altimetrico tipico collinare.

Storia

La sua denominazione era, in antichità, Rocca dei Marazzi. La forma attuale si è dunque ottenuta dall’uso di un possibile sinonimo di ‘rocca’, in questo caso ‘pietra’, senza percepirne il più ristretto valore semantico. Le forme attestate, a partire dal 1179, sono PETRA PAVONIS, in riferimento al vicino borgo PAONEM, MONS PAGONI, MONS PAVONIS e PETRA. La prima citazione di PETRAMARACIORUM, risalente al 1427, riprende un cognome locale di antica attestazione. Poche sono le notizie storiche relative alle prime vicende del borgo. Fondata in epoca antica, probabilmente dai liguri. Venne abitata dai romani, come dimostrano interessanti ritrovamenti archeologici. In età medievale appartenne alla chiesa di Pavia e, in seguito, entrò a far parte dei domini dei Paleologi i quali la concessero, in qualità di feudo con titolo comitale, alla famiglia dei Sacchi. Da questi passò, nel 1558, alla signoria locale dei Cani-Bisnati. Tra le testimonianze storico-architettoniche di maggior valore si segnalano: l’oratorio di San Bernardo, costruito nell’XI secolo, conservante tutt’oggi tracce dell’antica fabbrica romanica dell’epoca; resti della medievale torre civica; la parrocchiale di San Martino di Tours, edificata nel 1869 e caratterizzata da un alto tiburio ottagonale; l’antico castello più volte rimaneggiato.

La sua denominazione era, in antichità, Rocca dei Marazzi. La forma attuale si è dunque ottenuta dall’uso di un possibile sinonimo di ‘rocca’, in questo caso ‘pietra’, senza percepirne il più ristretto valore semantico. Le forme attestate, a partire dal 1179, sono PETRA PAVONIS, in riferimento al vicino borgo PAONEM, MONS PAGONI, MONS PAVONIS e PETRA. La prima citazione di PETRAMARACIORUM, risalente al 1427, riprende un cognome locale di antica attestazione. Poche sono le notizie storiche relative alle prime vicende del borgo. Fondata in epoca antica, probabilmente dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=LIGURI'>liguri</a>. Venne abitata dai romani, come dimostrano interessanti ritrovamenti archeologici. In età medievale appartenne alla chiesa di Pavia e, in seguito, entrò a far parte dei domini dei Paleologi i quali la concessero, in qualità di feudo con titolo comitale, alla famiglia dei Sacchi. Da questi passò, nel 1558, alla signoria locale dei Cani-Bisnati. Tra le testimonianze storico-architettoniche di maggior valore si segnalano: l’oratorio di San Bernardo, costruito nell’XI secolo, conservante tutt’oggi tracce dell’antica fabbrica romanica dell’epoca; resti della medievale torre civica; la parrocchiale di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SANMARTINODITOURS'>San Martino di Tours</a>, edificata nel 1869 e caratterizzata da un alto tiburio ottagonale; l’antico castello più volte rimaneggiato.

Economia

Dal punto di vista burocratico non si registrano particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell’ufficio postale e del municipio. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. Il quadro economico non è dei più floridi: esso risente dell’impronta rurale della zona, con un’agricoltura basata in prevalenza sulla coltivazione di ortaggi, cereali, uva, ciliegie, frumento e foraggi e sull’allevamento di avicoli. Il settore economico secondario è poco sviluppato: le aziende presenti operano nei comparti edile, meccanico, dell’oreficeria e della lavorazione del legno. Il terziario si compone di una rete distributiva, di dimensioni non rilevanti ma sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità, oltre che dell’insieme dei servizi, che comprendono quello immobiliare. Per il sociale mancano strutture di una certa rilevanza. Mancano scuole di ogni ordine e grado; è, però, presente una biblioteca civica per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario sul posto non è assicurato nemmeno il servizio farmaceutico. Per lo sport e il tempo libero è a disposizione un centro ippico.

Dal punto di vista burocratico non si registrano particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell’ufficio postale e del municipio. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. Il quadro economico non è dei più floridi: esso risente dell’impronta rurale della zona, con un’agricoltura basata in prevalenza sulla coltivazione di ortaggi, cereali, uva, ciliegie, frumento e foraggi e sull’allevamento di avicoli. Il settore economico secondario è poco sviluppato: le aziende presenti operano nei comparti edile, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MECCANICO'>meccanico</a>, dell’oreficeria e della lavorazione del legno. Il terziario si compone di una rete distributiva, di dimensioni non rilevanti ma sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità, oltre che dell’insieme dei servizi, che comprendono quello immobiliare. Per il sociale mancano strutture di una certa rilevanza. Mancano scuole di ogni ordine e grado; è, però, presente una biblioteca civica per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario sul posto non è assicurato nemmeno il servizio farmaceutico. Per lo sport e il tempo libero è a disposizione un centro ippico.

Relazioni

Sebbene non sia meta di particolare richiamo turistico, offre la possibilità di effettuare escursioni a chiunque desideri godere della tranquillità dell’ambiente naturale che la circonda e di gustare le specialità gastronomiche del posto. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Tra gli eventi ricorrenti si segnalano: il mercato delle ciliegie, tra il 20 maggio e il 25 giugno; la tradizionale sagra dei maccheroni e del Barbera, la prima domenica di settembre. La festa del Patrono, San Martino, si celebra l’11 novembre.

Sebbene non sia meta di particolare richiamo turistico, offre la possibilità di effettuare escursioni a chiunque desideri godere della tranquillità dell’ambiente naturale che la circonda e di gustare le specialità gastronomiche del posto. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Tra gli eventi ricorrenti si segnalano: il mercato delle ciliegie, tra il 20 maggio e il 25 giugno; la tradizionale sagra dei maccheroni e del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=BARBERA'>Barbera</a>, la prima domenica di settembre. La festa del Patrono, San Martino, si celebra l’11 novembre.

Località

Sardegna

Sardegna

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Pietra Marazzi rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.