Descrizione

Comune di pianura, di origine romana, che ha conosciuto un modesto sviluppo industriale, accompagnato dalla valorizzazione delle tradizionali attività agricole. La comunità dei piubeghesi, che presenta un elevato indice di vecchiaia, si concentra quasi esclusivamente nel capoluogo comunale e nelle località di San Fermo -contigua a Redondesco e Gazoldo degli Ippoliti- e San Cassiano. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate: di questa sua conformazione risente l'abitato, il cui andamento plano-altimetrico è pianeggiante.

Comune di pianura, di origine romana, che ha conosciuto un modesto sviluppo industriale, accompagnato dalla valorizzazione delle tradizionali attività agricole. La comunità dei piubeghesi, che presenta un elevato indice di vecchiaia, si concentra quasi esclusivamente nel capoluogo comunale e nelle località di San Fermo -contigua a Redondesco e Gazoldo degli Ippoliti- e San Cassiano. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate: di questa sua conformazione risente l'abitato, il cui andamento plano-altimetrico è pianeggiante.

Storia

Menzionata già nel XIV secolo, deriva il toponimo dal latino tardo PUBLICA (VIA), 'via pubblica'. I primi insediamenti nella zona risalgono ad epoca romana, come testimoniato dal rinvenimento di alcune lapidi, attualmente conservate nel palazzo ducale di Mantova. Tuttavia, lo sviluppo del borgo si ebbe solo in epoca medievale con la nobile famiglia dei Piubego, dai quali, secondo una teoria poco accreditata, deriverebbe il toponimo. Le notizie documentali relative al periodo medievale non la vedono al centro di particolari eventi storici. Le sue vicende ricalcano quelle dei comuni vicini: infatti, al pari di questi, dopo aver fatto parte dei possedimenti della contessa Matilde di Canossa, passò, restandovi a lungo, nelle mani dei Gonzaga, di cui seguì le sorti, sviluppandosi nel periodo della loro ascesa e regredendo nella fase del loro declino. Anche nei secoli successivi la sua storia si modellò su quella del restante territorio mantovano, registrando la dominazione austriaca, l'occupazione napoleonica nonché la partecipazione ai moti risorgimentali. Il patrimonio storico-architettonico è particolarmente ricco e articolato: un massiccio torrione medievale, che domina l'abitato, riporta agli anni di Matilde di Canossa, anche se non manca chi lo fa risalire addirittura ad un Publicio romano. Le più interessanti testimonianze del passato si riferiscono al barocco: la chiesa parrocchiale di San Giacomo Maggiore, della prima metà del XVIII secolo, edificata su progetto di Giovanni Maria Borsotto; il cinquecentesco oratorio di San Giovanni Battista, fatto costruire da Francesco Gonzaga, e, in località San Cassiano, l'oratorio della Madonna del Rosario. Un esempio di architettura civile e residenziale è il palazzo del protonotario apostolico, edificato nel XVI secolo e adibito a residenza dei parroci, un tempo investiti della dignità di vicari foranei. Sono scomparse molte delle corti che un tempo costituivano il luogo più importante delle grandi proprietà terriere; ne restano, tuttavia, alcune: la Paradiso (cui sono annessi l'oratorio settecentesco e grandi edifici rustici), la Castelletti, la Dossi.

Menzionata già nel XIV secolo, deriva il toponimo dal latino tardo PUBLICA (VIA), 'via pubblica'. I primi insediamenti nella zona risalgono ad epoca romana, come testimoniato dal rinvenimento di alcune lapidi, attualmente conservate nel <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=PALAZZODUCALEDIMANTOVA'>palazzo ducale di Mantova</a>. Tuttavia, lo sviluppo del borgo si ebbe solo in epoca medievale con la nobile famiglia dei Piubego, dai quali, secondo una teoria poco accreditata, deriverebbe il toponimo. Le notizie documentali relative al periodo medievale non la vedono al centro di particolari eventi storici. Le sue vicende ricalcano quelle dei comuni vicini: infatti, al pari di questi, dopo aver fatto parte dei possedimenti della contessa Matilde di Canossa, passò, restandovi a lungo, nelle mani dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GONZAGA'>Gonzaga</a>, di cui seguì le sorti, sviluppandosi nel periodo della loro ascesa e regredendo nella fase del loro declino. Anche nei secoli successivi la sua storia si modellò su quella del restante territorio mantovano, registrando la dominazione austriaca, l'occupazione napoleonica nonché la partecipazione ai moti risorgimentali. Il patrimonio storico-architettonico è particolarmente ricco e articolato: un massiccio torrione medievale, che domina l'abitato, riporta agli anni di Matilde di Canossa, anche se non manca chi lo fa risalire addirittura ad un Publicio romano. Le più interessanti testimonianze del passato si riferiscono al barocco: la chiesa parrocchiale di San Giacomo Maggiore, della prima metà del XVIII secolo, edificata su progetto di Giovanni Maria Borsotto; il cinquecentesco oratorio di San Giovanni Battista, fatto costruire da Francesco <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GONZAGA'>Gonzaga</a>, e, in località San Cassiano, l'oratorio della Madonna del Rosario. Un esempio di architettura civile e residenziale è il palazzo del protonotario apostolico, edificato nel XVI secolo e adibito a residenza dei parroci, un tempo investiti della dignità di vicari foranei. Sono scomparse molte delle corti che un tempo costituivano il luogo più importante delle grandi proprietà terriere; ne restano, tuttavia, alcune: la Paradiso (cui sono annessi l'oratorio settecentesco e grandi edifici rustici), la Castelletti, la Dossi.

Economia

Nell'economia locale l'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, riveste un ruolo importante: si coltivano cereali, ortaggi, foraggi, vite, olivo e agrumi; sviluppato è anche l'allevamento di avicoli e, in minor misura, di bovini e suini. Il tessuto industriale è costituito soprattutto da fabbriche tessili e dell'abbigliamento; a queste si affiancano industrie alimentari e numerose imprese edili. Il terziario si compone della rete distributiva (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell'insieme dei servizi, tra i quali figura quello bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo. Le strutture scolastiche esistenti permettono di frequentare soltanto le classi dell'obbligo ma non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Nell'economia locale l'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, riveste un ruolo importante: si coltivano cereali, ortaggi, foraggi, vite, olivo e agrumi; sviluppato è anche l'allevamento di avicoli e, in minor misura, di bovini e suini. Il tessuto industriale è costituito soprattutto da fabbriche <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILI'>tessili</a> e dell'abbigliamento; a queste si affiancano industrie alimentari e numerose imprese edili. Il terziario si compone della rete distributiva (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell'insieme dei servizi, tra i quali figura quello bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo. Le strutture scolastiche esistenti permettono di frequentare soltanto le classi dell'obbligo ma non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Alla scarsa affluenza turistica, dovuta alla mancanza di attrattive di rilievo, si accompagna una modesta capacità di assorbimento di manodopera esterna, dovuta alle dimensioni dell'apparato produttivo, che non ha raggiunto uno sviluppo tale da richiedere un consistente apporto di forza-lavoro dal circondario. L'assenza di eventi e manifestazioni legate a tradizioni folcloristiche, che potrebbero intensificare i rapporti, solitamente non rilevanti, con i centri vicini, si deve probabilmente alla lenta ma progressiva emorragia di giovani, da cui deriva la mancata valorizzazione di un patrimonio storico-architettonico e culturale particolarmente ricco. Le feste dei Patroni, San Giacomo e San Luigi, si celebrano rispettivamente la terza domenica di luglio e la quarta domenica di ottobre.

Alla scarsa affluenza turistica, dovuta alla mancanza di attrattive di rilievo, si accompagna una modesta capacità di assorbimento di manodopera esterna, dovuta alle dimensioni dell'apparato produttivo, che non ha raggiunto uno sviluppo tale da richiedere un consistente apporto di forza-lavoro dal circondario. L'assenza di eventi e manifestazioni legate a tradizioni folcloristiche, che potrebbero intensificare i rapporti, solitamente non rilevanti, con i centri vicini, si deve probabilmente alla lenta ma progressiva emorragia di giovani, da cui deriva la mancata valorizzazione di un patrimonio storico-architettonico e culturale particolarmente ricco. Le feste dei Patroni, San Giacomo e San Luigi, si celebrano rispettivamente la terza domenica di luglio e la quarta domenica di ottobre.

Località

Malavicina, Negrisoli, San Cassiano, San Fermo, Venturini

Malavicina, Negrisoli, San Cassiano, San Fermo, Venturini

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Piubega rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.