Descrizione

Piccola comunità di montagna, di probabili origini medievali, che accanto alle tradizionali attività agricole ha affiancato un modesto sviluppo del turismo. I piazzolesi presentano un elevato indice di vecchiaia e sono concentrati nel capoluogo comunale, in cui si registra una forte espansione edilizia, attuatasi nel rispetto dell'ambiente circostante. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con accentuate differenze di altitudine: si raggiungono i 1.455 metri di quota. L'abitato, con edifici che costeggiano un'ampia strada, è circondato da alte cime coperte di vegetazione boschiva, soprattutto abetaie; il suo andamento plano-altimetrico è vario.

Piccola comunità di montagna, di probabili origini medievali, che accanto alle tradizionali attività agricole ha affiancato un modesto sviluppo del turismo. I piazzolesi presentano un elevato indice di vecchiaia e sono concentrati nel capoluogo comunale, in cui si registra una forte espansione edilizia, attuatasi nel rispetto dell'ambiente circostante. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con accentuate differenze di altitudine: si raggiungono i 1.455 metri di quota. L'abitato, con edifici che costeggiano un'ampia strada, è circondato da alte cime coperte di vegetazione boschiva, soprattutto abetaie; il suo andamento plano-altimetrico è vario.

Storia

Non si hanno elementi che permettano di stabilirne con precisione le origini e l'evoluzione storica. Il toponimo, in dialetto Piassòl, è chiaramente un diminutivo di "piazza" e va inteso nel senso di 'spiazzo di piccole dimensioni'. Posta a lungo sotto la giurisdizione ecclesiastica della pieve di San Martino di Tours di Piazza Brembana, dalla quale venne separata verso la metà del XV secolo per disposizione del vescovo di Bergamo, Polidoro Foscari, ha seguito le vicende dei territori circostanti che, dopo essere stati travagliati dalle sanguinose lotte tra guelfi e ghibellini, vennero coinvolti negli scontri tra i Visconti e la repubblica di Venezia. Gravemente colpita dalla peste del 1630, restò sotto il dominio della Serenissima fino alla fine del Settecento, partecipando ai successivi avvenimenti nazionali e internazionali: dalla dominazione austriaca al Risorgimento nazionale, dalla grande guerra al fascismo, dalla seconda guerra mondiale alla resistenza e alla ricostruzione postbellica. Modesto è il patrimonio architettonico: l'unico edificio di rilievo è la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, restaurata e riconsacrata nella seconda metà del XVIII secolo; dello stesso periodo è il campanile.

Non si hanno elementi che permettano di stabilirne con precisione le origini e l'evoluzione storica. Il toponimo, in dialetto Piassòl, è chiaramente un diminutivo di "piazza" e va inteso nel senso di 'spiazzo di piccole dimensioni'. Posta a lungo sotto la giurisdizione ecclesiastica della pieve di San Martino di Tours di Piazza Brembana, dalla quale venne separata verso la metà del XV secolo per disposizione del vescovo di Bergamo, Polidoro Foscari, ha seguito le vicende dei territori circostanti che, dopo essere stati travagliati dalle sanguinose lotte tra guelfi e ghibellini, vennero coinvolti negli scontri tra i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a> e la repubblica di Venezia. Gravemente colpita dalla peste del 1630, restò sotto il dominio della Serenissima fino alla fine del Settecento, partecipando ai successivi avvenimenti nazionali e internazionali: dalla dominazione austriaca al Risorgimento nazionale, dalla grande guerra al fascismo, dalla seconda guerra mondiale alla resistenza e alla ricostruzione postbellica. Modesto è il patrimonio architettonico: l'unico edificio di rilievo è la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, restaurata e riconsacrata nella seconda metà del XVIII secolo; dello stesso periodo è il campanile.

Economia

Viste le piccolissime dimensioni della comunità, non sono presenti particolari servizi burocratici: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell'ufficio postale e del municipio e, mancando sul posto una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, esercitate dal sindaco. Nell'economia locale l'agricoltura va perdendo progressivamente importanza, mentre l'allevamento sembra più favorito dalle caratteristiche del territorio, che offre estesi pascoli per il bestiame, in particolare per i bovini. L'industria è pressoché assente. Alquanto modesta è anche la presenza del terziario: mancano servizi qualificati, come l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria, e la rete distributiva risulta appena sufficiente al soddisfacimento dei bisogni primari della popolazione. Non vi sono strutture scolastiche, sociali, sportive e per il tempo libero di un certo rilievo; l'assenza di una farmacia rende necessario rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base. Buona è invece la dotazione di strutture ricettive, che offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno.

Viste le piccolissime dimensioni della comunità, non sono presenti particolari servizi burocratici: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell'ufficio postale e del municipio e, mancando sul posto una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, esercitate dal sindaco. Nell'economia locale l'agricoltura va perdendo progressivamente importanza, mentre l'allevamento sembra più favorito dalle caratteristiche del territorio, che offre estesi pascoli per il bestiame, in particolare per i bovini. L'industria è pressoché assente. Alquanto modesta è anche la presenza del terziario: mancano servizi qualificati, come l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria, e la rete distributiva risulta appena sufficiente al soddisfacimento dei bisogni primari della popolazione. Non vi sono strutture scolastiche, sociali, sportive e per il tempo libero di un certo rilievo; l'assenza di una farmacia rende necessario rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base. Buona è invece la dotazione di strutture ricettive, che offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno.

Relazioni

Località di villeggiatura estiva, registra un significativo movimento di turisti, attratti dalla tranquillità del luogo, dall'aria salubre, dai genuini piatti della sua cucina e dalla suggestiva cornice paesaggistica, arricchita dalla vicinanza del Parco delle Orobie. Poco frequentata per lavoro, dal momento che le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera locale, costretta quotidianamente a raggiungere le aree piò sviluppate, intrattiene intensi rapporti con i comuni vicini, a causa della carenza sul posto di strutture e servizi. Non si segnalano particolari momenti di folclore, che potrebbero fungere da richiamo per numerosi visitatori. La festa della Patrona, Maria Santissima Assunta, viene celebrata il 15 agosto.

Località di villeggiatura estiva, registra un significativo movimento di turisti, attratti dalla tranquillità del luogo, dall'aria salubre, dai genuini piatti della sua cucina e dalla suggestiva cornice paesaggistica, arricchita dalla vicinanza del Parco delle Orobie. Poco frequentata per lavoro, dal momento che le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera locale, costretta quotidianamente a raggiungere le aree piò sviluppate, intrattiene intensi rapporti con i comuni vicini, a causa della carenza sul posto di strutture e servizi. Non si segnalano particolari momenti di folclore, che potrebbero fungere da richiamo per numerosi visitatori. La festa della Patrona, Maria Santissima Assunta, viene celebrata il 15 agosto.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Piazzolo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.