Descrizione

Cittadina collinare, alla quale è stato concesso titolo di città con Decreto del Presidente della Repubblica. Di origine antichissima, accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato i settori industriale e terziario. I piazzesi o armerini, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuita nella località Gatta, nei nuclei urbani minori di Solazzo, Villaggio Sammarco e in numerosissime case sparse, nonché nelle isole amministrative Castani e Grottacalda. Il territorio, comprendente l’isola amministrativa Ciappazzo, è ricco di sorgive ed è ammantato da una folta e lussureggiante vegetazione; presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L’abitato, che sorge su tre alture, mostra segni di una forte espansione edilizia. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è costituito da un palo rosso in campo argentato.

Cittadina collinare, alla quale è stato concesso titolo di città con Decreto del Presidente della Repubblica. Di origine antichissima, accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato i settori industriale e terziario. I piazzesi o armerini, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuita nella località Gatta, nei nuclei urbani minori di Solazzo, Villaggio Sammarco e in numerosissime case sparse, nonché nelle isole amministrative Castani e Grottacalda. Il territorio, comprendente l’isola amministrativa Ciappazzo, è ricco di sorgive ed è ammantato da una folta e lussureggiante vegetazione; presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L’abitato, che sorge su tre alture, mostra segni di una forte espansione edilizia. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è costituito da un palo rosso in campo argentato.

Storia

Il toponimo è stato Piazza fino al 1862. Il significato è, per la maggior parte degli studiosi, ‘piazza mercato’. Nella principale fonte araba è ricordata come “iblatsa” termine che corrisponde alle forme del latino medievale “Platsa” e “Plaza”, quest’ultima attestata nel 1145. Armerina, invece, dal monte Armerio che la sovrasta e che deve a sua volta il nome all’accampamento, CASTRUM ARMORUM, che vi insediò il conte Ruggero. La sua origine risale a un’epoca antichissima, come testimoniano reperti archeologici dell’ottavo e settimo secolo a.C.. Fu conquistata e abitata dai greci, dai romani e dai bizantini. Nel periodo medievale fu governata dai normanni. Durante la rivolta del Vespro, la popolazione locale resistette senza capitolare all’assedio degli Angioini. Al tempo della dominazione spagnola, essendo città demaniale, ottenne molti privilegi dai regnanti. Del suo patrimonio storico-architettonico fanno parte: il castello aragonese del XIV secolo; la chiesa di San Giovanni di Rodi, eretta nel Duecento; la chiesa di San Pietro, costruita nel Cinquecento; il Duomo edificato nel XVII secolo, accanto al quale si erge una torre campanaria del 1420; le parrocchiali di San Vincenzo e di San Rocco costruite nel Seicento. Il sito archeologico della Villa del Casale, una lussuosa casa di campagna del periodo tardo-imperiale romano, risalente al IV secolo d.C., che presenta meravigliosi mosaici, è stato dichiarato patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.

Il toponimo è stato Piazza fino al 1862. Il significato è, per la maggior parte degli studiosi, ‘piazza mercato’. Nella principale fonte <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ARABA'>araba</a> è ricordata come “iblatsa” termine che corrisponde alle forme del latino medievale “Platsa” e “Plaza”, quest’ultima attestata nel 1145. Armerina, invece, dal monte Armerio che la sovrasta e che deve a sua volta il nome all’accampamento, CASTRUM ARMORUM, che vi insediò il conte Ruggero. La sua origine risale a un’epoca antichissima, come testimoniano reperti archeologici dell’ottavo e settimo secolo a.C.. Fu conquistata e abitata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECI'>greci</a>, dai romani e dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=BIZANTINI'>bizantini</a>. Nel periodo medievale fu governata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=NORMANNI'>normanni</a>. Durante la rivolta del Vespro, la popolazione locale resistette senza capitolare all’assedio degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ANGIOINI'>Angioini</a>. Al tempo della dominazione spagnola, essendo città demaniale, ottenne molti privilegi dai regnanti. Del suo patrimonio storico-architettonico fanno parte: il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=CASTELLOARAGONESE'>castello aragonese</a> del XIV secolo; la chiesa di San Giovanni di Rodi, eretta nel Duecento; la chiesa di San Pietro, costruita nel Cinquecento; il Duomo edificato nel XVII secolo, accanto al quale si erge una torre campanaria del 1420; le parrocchiali di San Vincenzo e di San Rocco costruite nel Seicento. Il sito archeologico della Villa del Casale, una lussuosa casa di campagna del periodo tardo-imperiale romano, risalente al IV secolo d.C., che presenta meravigliosi <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=MOSAICI'>mosaici</a>, è stato dichiarato patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.

Economia

È sede, tra l’altro, del distretto scolastico n. 27. L’agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, olivo, agrumi e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Vanto della coltivazione locale è la produzione di mandorle. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti: della silvicoltura, alimentare, dell’abbigliamento, del legno, della stampa, dei materiali da costruzione, metalmeccanico, dell’elettronica, degli strumenti ottici e fotografici, dei mobili, della produzione e distribuzione di gas e corrente elettrica e dell’edilizia. Il terziario si compone di una buona rete commerciale oltre che dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quelli bancario, assicurativo e dei fondi pensione. Nella cittadina è possibile frequentare le classi dell’obbligo e vari istituti d’istruzione secondaria di secondo grado nonché corsi della facoltà di scienze della formazione dell’università degli studi di Catania. Per l’arricchimento culturale sono presenti varie biblioteche e il museo diocesano civico. Alla diffusione dell’informazione e della cultura provvede anche un’emittente radiotelevisiva locale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Per lo sport e il tempo libero sono a disposizione campi da tennis, da pallavolo, da basket e di calcio. È assicurato il servizio ospedaliero.

È sede, tra l’altro, del distretto scolastico n. 27. L’agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, olivo, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMI'>agrumi</a> e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Vanto della coltivazione locale è la produzione di mandorle. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti: della silvicoltura, alimentare, dell’abbigliamento, del legno, della stampa, dei materiali da costruzione, metalmeccanico, dell’elettronica, degli strumenti ottici e fotografici, dei mobili, della produzione e distribuzione di gas e corrente elettrica e dell’edilizia. Il terziario si compone di una buona rete commerciale oltre che dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quelli bancario, assicurativo e dei fondi pensione. Nella cittadina è possibile frequentare le classi dell’obbligo e vari istituti d’istruzione secondaria di secondo grado nonché corsi della facoltà di scienze della formazione dell’università degli studi di Catania. Per l’arricchimento culturale sono presenti varie biblioteche e il museo diocesano civico. Alla diffusione dell’informazione e della cultura provvede anche un’emittente radiotelevisiva locale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Per lo sport e il tempo libero sono a disposizione campi da tennis, da pallavolo, da basket e di calcio. È assicurato il servizio ospedaliero.

Relazioni

Rappresenta una meta interessante per gli amanti dell’archeologia e per chi ha voglia di riscoprire antiche tradizioni custodite dalla popolazione. Tra le manifestazioni si ricordano: la fiera di maggio; la festa agreste “zazza vecchia”, con rievocazione storica del ritrovamento del vessillo di Maria Santissima delle Vittorie, il 3 maggio; il palio dei normanni, rievocazione storica della conquista del paese da parte del conte Ruggero, ad agosto; la fiera generale di settembre. La Patrona, Maria Santissima delle Vittorie, si festeggia il 15 agosto. Il giorno di astensione dal lavoro è il 3 maggio.

Rappresenta una meta interessante per gli amanti dell’archeologia e per chi ha voglia di riscoprire antiche tradizioni custodite dalla popolazione. Tra le manifestazioni si ricordano: la fiera di maggio; la festa agreste “zazza vecchia”, con rievocazione storica del ritrovamento del vessillo di Maria Santissima delle Vittorie, il 3 maggio; il palio dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=NORMANNI'>normanni</a>, rievocazione storica della conquista del paese da parte del conte Ruggero, ad agosto; la fiera generale di settembre. La Patrona, Maria Santissima delle Vittorie, si festeggia il 15 agosto. Il giorno di astensione dal lavoro è il 3 maggio.

Località

Castani, Ciappazzo, Gatta, Grottacalda

Castani, Ciappazzo, Gatta, Grottacalda

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Piazza Armerina rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.