Descrizione

Comune collinare, di probabile origine medievale, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato un modesto tessuto industriale. I piaschesi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; la restante parte si distribuisce tra nuclei urbani minori e case sparse. Il territorio, ricco di una folta vegetazione di castagni, betulle, larici e pini cembri, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1.165 metri di quota. L’abitato mostra un andamento plano-altimetrico tipico delle zone collinari. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, è a sfondo argentato; il capo dello scudo, smaltato di azzurro, reca la lettera P, accompagnata, in capo e in punta, da due rose rosse.

Comune collinare, di probabile origine medievale, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato un modesto tessuto industriale. I piaschesi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; la restante parte si distribuisce tra nuclei urbani minori e case sparse. Il territorio, ricco di una folta vegetazione di castagni, betulle, larici e pini cembri, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1.165 metri di quota. L’abitato mostra un andamento plano-altimetrico tipico delle zone collinari. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, è a sfondo argentato; il capo dello scudo, smaltato di azzurro, reca la lettera P, accompagnata, in capo e in punta, da due rose rosse.

Storia

Il toponimo compare nelle attestazioni medievali con “Herpeascus”, “Erpiaschus”, “Arpeascus” e “Arpiascus”, da cui qualche studioso trasse la convinzione di poter risalire a una fase romano-ligure “Hirpidiascus”, derivata dal gentilizio romano HIRPIDIUS. Tuttavia tale ipotesi è contrastata dall’esito locale della denominazione, che si presenta sempre accompagnata dall’articolo, come altri toponimi della zona. Fin dall’alto Medioevo il borgo ebbe importanza strategica e fu sede di importanti opere difensive: nel 1037 vi fu costruito, infatti, a cura del vescovo di Torino Landolfo, un castello con due torri a difesa della valle. Nel XII e XIII secolo fu feudo dei signori di Verzuolo e di Venasca, vassalli del vescovo di Torino; nel Duecento fu sotto i marchesi di Saluzzo e poi sotto antichi signori. Nel 1548 passò alla Francia, sotto cui rimase fino alla conquista sabauda. Interessanti, sotto il profilo storico-architettonico appaino: le cappelle di San Rocco, Santa Brigida e Sant’Anna, nonché la chiesa della confraternita, eretta nel 1612, e la parrocchiale di San Giovanni Battista, risalente al 1779. Meritano tuttavia una citazione anche il palazzo comunale e la torre campanaria, ripartita in quattro ordini di finestre.

Il toponimo compare nelle attestazioni medievali con “Herpeascus”, “Erpiaschus”, “Arpeascus” e “Arpiascus”, da cui qualche studioso trasse la convinzione di poter risalire a una fase romano-<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=LIGURE'>ligure</a> “Hirpidiascus”, derivata dal gentilizio romano HIRPIDIUS. Tuttavia tale ipotesi è contrastata dall’esito locale della denominazione, che si presenta sempre accompagnata dall’articolo, come altri toponimi della zona. Fin dall’alto Medioevo il borgo ebbe importanza strategica e fu sede di importanti opere difensive: nel 1037 vi fu costruito, infatti, a cura del vescovo di Torino Landolfo, un castello con due torri a difesa della valle. Nel XII e XIII secolo fu feudo dei signori di Verzuolo e di Venasca, vassalli del vescovo di Torino; nel Duecento fu sotto i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MARCHESIDISALUZZO'>marchesi di Saluzzo</a> e poi sotto antichi signori. Nel 1548 passò alla Francia, sotto cui rimase fino alla conquista sabauda. Interessanti, sotto il profilo storico-architettonico appaino: le cappelle di San Rocco, Santa Brigida e Sant’Anna, nonché la chiesa della confraternita, eretta nel 1612, e la parrocchiale di San Giovanni Battista, risalente al 1779. Meritano tuttavia una citazione anche il palazzo comunale e la torre campanaria, ripartita in quattro ordini di finestre.

Economia

È sede di Pro Loco. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini e avicoli. Il settore economico secondario è rappresentato da imprese che operano nei comparti alimentari (tra cui quello della lavorazione e conservazione dei prodotti agricoli), tessile, delle confezioni, edile, della lavorazione del legno, della fabbricazione di mobili, macchine per l’agricoltura, di strumenti musicali, dell’industria meccanica e metallurgica. Interessante è l’artigianato, in particolare quello specializzato nella fabbricazione di arpe, conosciute in tutto il mondo. Il terziario si compone della rete distributiva (di dimensioni non rilevanti, ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quelli bancario e assicurativo. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, annovera tra le strutture sociali una casa di riposo. Le scuole assicurano la frequenza delle classi dell’obbligo; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario sul posto è assicurato il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

È sede di Pro Loco. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini e avicoli. Il settore economico secondario è rappresentato da imprese che operano nei comparti alimentari (tra cui quello della lavorazione e conservazione dei prodotti agricoli), <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=TESSILE'>tessile</a>, delle confezioni, edile, della lavorazione del legno, della fabbricazione di mobili, macchine per l’agricoltura, di strumenti musicali, dell’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=INDUSTRIAMECCANICA'>industria meccanica</a> e metallurgica. Interessante è l’artigianato, in particolare quello specializzato nella fabbricazione di arpe, conosciute in tutto il mondo. Il terziario si compone della rete distributiva (di dimensioni non rilevanti, ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quelli bancario e assicurativo. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, annovera tra le strutture sociali una casa di riposo. Le scuole assicurano la frequenza delle classi dell’obbligo; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario sul posto è assicurato il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Anche se la penuria di strutture e servizi atti a rendere gradevoli la sosta o il soggiorno penalizzano la sua capacità di attrazione, è pur vero che la cordialità dei suoi abitanti e l’integrità dell’ambiente naturale che la circonda costituiscono un’efficace motivo di richiamo. Intrattiene rapporti intensi con i comuni del circondario: la popolazione vi si rivolge, oltre che per lavoro, anche per il completamento degli studi scolastici, l’espletamento di pratiche burocratiche e servizi in genere. Tra gli appuntamenti che ricorrono durante tutto l’anno si segnala: la sagra d’autunno, nel mese di ottobre, con spettacoli musicali, iniziative culturali ed esposizione dei prodotti tipici locali; la festa di San Defendente, ad aprile, in località Serravalle; la festa di Santa Brigida, a maggio; la festa di Sant’Antonio, a giugno; infine, la festa della Madonna della Neve, ad agosto, sempre a Serravalle. Il Patrono, San Rocco, si festeggia il 16 agosto.

Anche se la penuria di strutture e servizi atti a rendere gradevoli la sosta o il soggiorno penalizzano la sua capacità di attrazione, è pur vero che la cordialità dei suoi abitanti e l’integrità dell’ambiente naturale che la circonda costituiscono un’efficace motivo di richiamo. Intrattiene rapporti intensi con i comuni del circondario: la popolazione vi si rivolge, oltre che per lavoro, anche per il completamento degli studi scolastici, l’espletamento di pratiche burocratiche e servizi in genere. Tra gli appuntamenti che ricorrono durante tutto l’anno si segnala: la sagra d’autunno, nel mese di ottobre, con spettacoli musicali, iniziative culturali ed esposizione dei prodotti tipici locali; la festa di San Defendente, ad aprile, in località Serravalle; la festa di Santa Brigida, a maggio; la festa di Sant’Antonio, a giugno; infine, la festa della Madonna della Neve, ad agosto, sempre a Serravalle. Il Patrono, San Rocco, si festeggia il 16 agosto.

Località

Serravalle

Serravalle

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Piasco rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.