Descrizione

Città capoluogo di provincia, di origine antica, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l’industria (soprattutto del tabacco) e il terziario. I piacentini, che presentano un indice di vecchiaia molto elevato, sono distribuiti anche nelle località Mortizza, Pittolo, Mucinasso, Roncaglia e San Bonico (tra le più popolose), oltre che in numerose case sparse. Il territorio, classificato di pianura, ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate. L’abitato, che non mostra segni di espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, partito, è stato concesso con Decreto del Capo del Governo; sullo sfondo rosso del primo campo spicca un dado d’argento; nella seconda parte, smaltata d’argento, è raffigurata una lupa nera.

Città capoluogo di provincia, di origine antica, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l’industria (soprattutto del tabacco) e il terziario. I piacentini, che presentano un indice di vecchiaia molto elevato, sono distribuiti anche nelle località Mortizza, Pittolo, Mucinasso, Roncaglia e San Bonico (tra le più popolose), oltre che in numerose case sparse. Il territorio, classificato di pianura, ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate. L’abitato, che non mostra segni di espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, partito, è stato concesso con Decreto del Capo del Governo; sullo sfondo rosso del primo campo spicca un dado d’argento; nella seconda parte, smaltata d’argento, è raffigurata una lupa nera.

Storia

Il toponimo deriva dal latino PLACENTIA, dal verbo PLACERE, ‘piacere’. Abitata già dalla preistoria, poi da etruschi e celti, fu colonia romana dal 218 a.C.; ingrandita nel 190 a.C., nel 187 fu collegata a Rimini con la via Emilia e nel 90 divenne municipio. Dominata dai bizantini, dai goti (546) e dai longobardi, aderì alla lega lombarda. Con Ottone III i suoi vescovi ottengono i poteri comitali, iniziando la strada verso l’autonomia comunale, che si realizza nel 1126. Per tutto il Duecento acquista importanza, divenendo una piazza d’incontro internazionale per i mercati e l’attività bancaria. Caduta sotto l’orbita di Milano, nel 1313 fu dominio dei Visconti, e degli Sforza (fino al 1499). Quindi passò alla Francia, finché, nel 1545, papa Paolo III la elevò a ducato insieme a Parma, affidandola al figlio Pier Luigi Farnese. In tale periodo si assiste a una fioritura artistica e culturale. A seguito della congiura nobiliare che provoca l’assassinio di Pier Luigi Farnese, nel 1547, la capitale del ducato si trasferisce a Parma. Dominio dei Borboni, subì in seguito diverse occupazioni e nel 1814 venne presa dagli austriaci. Nel 1860 insieme a Parma fu annessa al regno di Sardegna. Nel molto ricco patrimonio storico-architettonico spiccano: il duomo, costruito in due fasi tra il 1122 e il 1233 con un’architettura gotica su elementi romanici; la basilica di Sant’Antonino, eretta nel IV secolo e cattedrale fino all’850; San Sisto, insediamento benedetino del IX secolo completamente rinnovato in epoca rinascimentale; palazzo Farnese, iniziato nel 1558 su progetto di Francesco Paciotto e proseguito da Jacopo Barozzi, detto il Vignola; la basilica di San Savino, esistente dal V secolo ma riedificata nel 1107.

Il toponimo deriva dal latino PLACENTIA, dal verbo PLACERE, ‘piacere’. Abitata già dalla preistoria, poi da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=ETRUSCHI'>etruschi</a> e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=CELTI'>celti</a>, fu colonia romana dal 218 a.C.; ingrandita nel 190 a.C., nel 187 fu collegata a Rimini con la via Emilia e nel 90 divenne municipio. Dominata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=BIZANTINI'>bizantini</a>, dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=GOTI'>goti</a> (546) e dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a>, aderì alla lega lombarda. Con Ottone III i suoi vescovi ottengono i poteri comitali, iniziando la strada verso l’autonomia comunale, che si realizza nel 1126. Per tutto il Duecento acquista importanza, divenendo una piazza d’incontro internazionale per i mercati e l’attività bancaria. Caduta sotto l’orbita di Milano, nel 1313 fu dominio dei Visconti, e degli Sforza (fino al 1499). Quindi passò alla Francia, finché, nel 1545, papa Paolo III la elevò a ducato insieme a Parma, affidandola al figlio Pier Luigi <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=FARNESE'>Farnese</a>. In tale periodo si assiste a una fioritura artistica e culturale. A seguito della congiura nobiliare che provoca l’assassinio di Pier Luigi <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=FARNESE'>Farnese</a>, nel 1547, la capitale del ducato si trasferisce a Parma. Dominio dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=BORBONI'>Borboni</a>, subì in seguito diverse occupazioni e nel 1814 venne presa dagli austriaci. Nel 1860 insieme a Parma fu annessa al regno di Sardegna. Nel molto ricco patrimonio storico-architettonico spiccano: il duomo, costruito in due fasi tra il 1122 e il 1233 con un’architettura gotica su elementi romanici; la basilica di Sant’Antonino, eretta nel IV secolo e cattedrale fino all’850; San Sisto, insediamento benedetino del IX secolo completamente rinnovato in epoca rinascimentale; palazzo Farnese, iniziato nel 1558 su progetto di Francesco Paciotto e proseguito da Jacopo Barozzi, detto il Vignola; la basilica di San Savino, esistente dal V secolo ma riedificata nel 1107.

Economia

è sede degli uffici normalmente presenti in un capoluogo di provincia. L’agricoltura, basata sulla produzione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva e frutta, è integrata dall’allevamento di bovini, suini e avicoli. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare (con la produzione di importanti prodotti tipici: salame a grana grossa, coppa, pregiati vini dei colli piacentini), tessile, dell’abbigliamento, del legno, cartario, chimico, edile, di articoli in plastica, metalmeccanico, della fabbricazione di materiale elettrico, di apparecchi medicali di precisione, automobilistico, manufatturiero (mobili), per la produzione e distribuzione di gas e di energia elettrica e dei materiali da costruzione. Il terziario si compone della rete distributiva e dell’insieme dei servizi che, accanto a quello bancario, comprendono attività di consulenza informatica, di fondi pensione e assicurazioni e attività radiotelevisiva. Tra le strutture sociali si segnalano case di riposo. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria e secondaria di secondo grado (licei classico, scientifico, linguistico e artistico, istituti tecnici, professionali e commerciali, istituto magistrale). è sede di 2 facoltà universitarie. Per l’arricchimento culturale sono presenti biblioteche, musei e gallerie. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario sono assicurate le prestazioni fornite dagli ospedali e dalle cliniche locali.

è sede degli uffici normalmente presenti in un capoluogo di provincia. L’agricoltura, basata sulla produzione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva e frutta, è integrata dall’allevamento di bovini, suini e avicoli. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare (con la produzione di importanti prodotti tipici: salame a grana grossa, coppa, pregiati vini dei colli piacentini), tessile, dell’abbigliamento, del legno, cartario, chimico, edile, di articoli in plastica, metalmeccanico, della fabbricazione di materiale elettrico, di apparecchi medicali di precisione, automobilistico, manufatturiero (mobili), per la produzione e distribuzione di gas e di energia elettrica e dei materiali da costruzione. Il terziario si compone della rete distributiva e dell’insieme dei servizi che, accanto a quello bancario, comprendono attività di consulenza informatica, di fondi pensione e assicurazioni e attività radiotelevisiva. Tra le strutture sociali si segnalano case di riposo. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria e secondaria di secondo grado (licei classico, scientifico, linguistico e artistico, istituti tecnici, professionali e commerciali, istituto magistrale). è sede di 2 facoltà universitarie. Per l’arricchimento culturale sono presenti biblioteche, musei e gallerie. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario sono assicurate le prestazioni fornite dagli ospedali e dalle cliniche locali.

Relazioni

Molto frequentata per turismo grazie al suo patrimonio artistico, lo è anche per lavoro, grazie alle sue attività produttive e in particolare alla presenza delle industrie. Numerosi sono gli appuntamenti tradizionali e folclorici; tra essi figurano: il Momec Piacenza, mostra mercato nazionale di coniglicoltura, a gennaio; il convegno numismatico filatelico, a febbraio; il Seminat, esposizione nazionale di piante ornamentali e agrarie, l’Apimell, mostra mercato nazionale di apicoltura, e la fiera di San Giuseppe, a marzo; il Siba, salone internazionale di bottoni, materie prime e macchine, e la sagra di Santa Franca, ad aprile; Vacanze e tempo libero, mostra mercato nazionale del tempo libero, a maggio; Genelat, rassegna zoootecnica del latte, a novembre. La festa del Patrono, Sant’Antonino, si celebra il 4 luglio. Ha dato i natali a Stefano Bruzzi (1835-1896), pittore.

Molto frequentata per turismo grazie al suo patrimonio artistico, lo è anche per lavoro, grazie alle sue attività produttive e in particolare alla presenza delle industrie. Numerosi sono gli appuntamenti tradizionali e folclorici; tra essi figurano: il Momec Piacenza, mostra mercato nazionale di coniglicoltura, a gennaio; il convegno numismatico filatelico, a febbraio; il Seminat, esposizione nazionale di piante ornamentali e agrarie, l’Apimell, mostra mercato nazionale di apicoltura, e la fiera di San Giuseppe, a marzo; il Siba, salone internazionale di bottoni, materie prime e macchine, e la sagra di Santa Franca, ad aprile; Vacanze e tempo libero, mostra mercato nazionale del tempo libero, a maggio; Genelat, rassegna zoootecnica del latte, a novembre. La festa del Patrono, Sant’Antonino, si celebra il 4 luglio. Ha dato i natali a Stefano Bruzzi (1835-1896), pittore.

Località

Biasina, Borghetto, Ca' del Ponte, Casanova Parenti, Casino Mandelli, Chiappona, Colombara, Colombarini, Colombarini Rizzi, Croce Grossa, Crocione, Gargatano, Gerbido, I Dossi, I Vaccari, Loghetto Capra, Mezzanino Pusterla, Molino della Mola, Montale, Mortizza, Motta Grossa, Mucinasso, Nizzolaro, Novate Roglieri, Partitore, Pittolo, Ponte del Nure, Quartazzola, Quarto, Roncaglia, San Bonico, Santa Franca Alberoni, Torre della Razza, Torre Lupi, Vallera, Volpara

Biasina, Borghetto, Ca' del Ponte, Casanova Parenti, Casino Mandelli, Chiappona, Colombara, Colombarini, Colombarini Rizzi, Croce Grossa, Crocione, Gargatano, Gerbido, I Dossi, I Vaccari, Loghetto Capra, Mezzanino Pusterla, Molino della Mola, Montale, Mortizza, Motta Grossa, Mucinasso, Nizzolaro, Novate Roglieri, Partitore, Pittolo, Ponte del Nure, Quartazzola, Quarto, Roncaglia, San Bonico, Santa Franca Alberoni, Torre della Razza, Torre Lupi, Vallera, Volpara

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Piacenza rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.