Descrizione

Comune di pianura, di origine medievale, la cui economia fa registrare la positiva compresenza di imprese operanti nei settori agricolo e industriale. I pessinesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, risiedono prevalentemente nel capoluogo comunale e, in minor misura, nelle località Stilo de' Mariani, Ca' de' Ferrari, Monticelli Ripa d'Oglio, Sant'Antonio d'Anniata e Villarocca. Il territorio disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti, che vanno da un minimo di 31 metri sul livello del mare ad un massimo di appena 46. Il capoluogo comunale presenta un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, in campo di cielo, un castello rosso, merlato alla guelfa e posto sulla verde pianura, accostato nel cantone destro del capo da tre spighe di grano d'oro annodate.

Comune di pianura, di origine medievale, la cui economia fa registrare la positiva compresenza di imprese operanti nei settori agricolo e industriale. I pessinesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, risiedono prevalentemente nel capoluogo comunale e, in minor misura, nelle località Stilo de' Mariani, Ca' de' Ferrari, Monticelli Ripa d'Oglio, Sant'Antonio d'Anniata e Villarocca. Il territorio disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti, che vanno da un minimo di 31 metri sul livello del mare ad un massimo di appena 46. Il capoluogo comunale presenta un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, in campo di cielo, un castello rosso, merlato alla guelfa e posto sulla verde pianura, accostato nel cantone destro del capo da tre spighe di grano d'oro annodate.

Storia

Il toponimo sottolinea l'originaria natura, paludosa e pescosa, dell'area attualmente occupata dal comune, costituito da un insieme di piccoli insediamenti, ciascuno dei quali ha avuto un'evoluzione storica autonoma e indipendente. I documenti più antichi fanno riferimento a Monticelli Ripa d'Oglio, menzionata per la prima volta nelle fonti alla fine del secolo XI, come possedimento del monastero di Santa Giulia di Brescia. Il passaggio al monastero benedettino di San Lorenzo di Cremona, databile agli inizi del XII secolo, fu il primo passo verso la subordinazione al governo dei Gonzaga di Mantova, definitivamente sancita intorno ai primi anni del XV secolo. Due secoli dopo, le truppe franco-estensi, capitanate dal duca di Modena, nel tentativo di togliere Cremona agli spagnoli, la saccheggiarono. Stilo de' Mariani, la cui storia non fa registrare episodi di particolare rilievo, deve il nome all'uccisione, compiuta da un membro della famiglia Mariani, di un gruppo di avversari che avevano invaso le terre sulle quali sarebbe sorto l'abitato. La vicinanza del fiume Oglio, che segnava il confine tra i territori di Milano e quelli di Brescia, e la necessità di controllare dall'alto il territorio circostante spie gano l'origine di Villarocca e ne giustificano il toponimo. Un oratorio dedicato a Sant'Antonio abate ha costituito invece l'originario polo di aggregazione dell'attuale località di Sant'Antonio d'Anniata. Tra gli elementi di maggiore spicco nel patrimonio storico-artistico vanno segnalati villa Fraganeschi di Villarocca, risalente al tardo '700, l'oratorio di Sant'Antonio abate, edificato intorno alla metà del XIV secolo e ristrutturato nella forma attuale nel 1767, e la parrocchiale di Pessina, databile al secolo scorso ed intitolata a San Giorgio.

Il toponimo sottolinea l'originaria natura, paludosa e pescosa, dell'area attualmente occupata dal comune, costituito da un insieme di piccoli insediamenti, ciascuno dei quali ha avuto un'evoluzione storica autonoma e indipendente. I documenti più antichi fanno riferimento a Monticelli Ripa d'Oglio, menzionata per la prima volta nelle fonti alla fine del secolo XI, come possedimento del monastero di Santa Giulia di Brescia. Il passaggio al monastero benedettino di San Lorenzo di Cremona, databile agli inizi del XII secolo, fu il primo passo verso la subordinazione al governo dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GONZAGA'>Gonzaga</a> di Mantova, definitivamente sancita intorno ai primi anni del XV secolo. Due secoli dopo, le truppe franco-estensi, capitanate dal duca di Modena, nel tentativo di togliere Cremona agli spagnoli, la saccheggiarono. Stilo de' Mariani, la cui storia non fa registrare episodi di particolare rilievo, deve il nome all'uccisione, compiuta da un membro della famiglia Mariani, di un gruppo di avversari che avevano invaso le terre sulle quali sarebbe sorto l'abitato. La vicinanza del fiume <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=OGLIO'>Oglio</a>, che segnava il confine tra i territori di Milano e quelli di Brescia, e la necessità di controllare dall'alto il territorio circostante spie gano l'origine di Villarocca e ne giustificano il toponimo. Un oratorio dedicato a Sant'Antonio abate ha costituito invece l'originario polo di aggregazione dell'attuale località di Sant'Antonio d'Anniata. Tra gli elementi di maggiore spicco nel patrimonio storico-artistico vanno segnalati villa Fraganeschi di Villarocca, risalente al tardo '700, l'oratorio di Sant'Antonio abate, edificato intorno alla metà del XIV secolo e ristrutturato nella forma attuale nel 1767, e la parrocchiale di Pessina, databile al secolo scorso ed intitolata a San Giorgio.

Economia

Il comune ospita unicamente i consueti uffici municipali e postali. La comunità pessinese vive dei prodotti dell'agricoltura (cereali e foraggi) e di quelli dell'allevamento avicolo e bovino. Si registra, inoltre, la presenza di piccole imprese industriali operanti nei comparti edile, metallurgico, tessile e dell'abbigliamento. La rete commerciale si rivela sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della comunità, la cui scarsa consistenza numerica giustifica l'assenza di strutture sociali, quali asili nido e case di riposo. Per quanto riguarda le strutture destinate all'arricchimento culturale gli abitanti possono usufruire del solo servizio di biblioteca. Nelle scuole locali s'impartisce soltanto l'istruzione primaria; le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. L'assenza di strutture sanitarie costringe la popolazione a spostarsi nei comuni vicini per usufruire dei servizi di base.

Il comune ospita unicamente i consueti uffici municipali e postali. La comunità pessinese vive dei prodotti dell'agricoltura (cereali e foraggi) e di quelli dell'allevamento avicolo e bovino. Si registra, inoltre, la presenza di piccole imprese industriali operanti nei comparti edile, metallurgico, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a> e dell'abbigliamento. La rete commerciale si rivela sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della comunità, la cui scarsa consistenza numerica giustifica l'assenza di strutture sociali, quali asili nido e case di riposo. Per quanto riguarda le strutture destinate all'arricchimento culturale gli abitanti possono usufruire del solo servizio di biblioteca. Nelle scuole locali s'impartisce soltanto l'istruzione primaria; le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. L'assenza di strutture sanitarie costringe la popolazione a spostarsi nei comuni vicini per usufruire dei servizi di base.

Relazioni

Non può certo essere considerata una meta turistica ma offre buone opportunità lavorative. Intrattiene quotidianamente rapporti con i comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per le istituzioni scolastiche, il commercio e l'espletamento di pratiche burocratiche. Il pendolarismo è reso possibile da un sistema di collegamenti valido ed efficiente, agevolato dalle caratteristiche orografiche di questa parte della regione. Tra gli eventi che ricorrono annualmente vanno segnalati: "Festinsieme", che si svolge alla fine di agosto nei pressi della cascina Corte Grande, con musica e giochi; la sagra di San Leonardo a Villarocca, il 6 novembre; la sagra di Santa Caterina, che si tiene a Monticelli Ripa d'Oglio il 25 novembre e la sagra di Sant'Andrea, che si tiene in località Stilo de' Mariani il 30 novembre. La festa del Patrono, San Giorgio, si celebra il 23 aprile.

Non può certo essere considerata una meta turistica ma offre buone opportunità lavorative. Intrattiene quotidianamente rapporti con i comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per le istituzioni scolastiche, il commercio e l'espletamento di pratiche burocratiche. Il pendolarismo è reso possibile da un sistema di collegamenti valido ed efficiente, agevolato dalle caratteristiche orografiche di questa parte della regione. Tra gli eventi che ricorrono annualmente vanno segnalati: "Festinsieme", che si svolge alla fine di agosto nei pressi della cascina Corte Grande, con musica e giochi; la sagra di San Leonardo a Villarocca, il 6 novembre; la sagra di Santa Caterina, che si tiene a Monticelli Ripa d'Oglio il 25 novembre e la sagra di Sant'Andrea, che si tiene in località Stilo de' Mariani il 30 novembre. La festa del Patrono, San Giorgio, si celebra il 23 aprile.

Località

Ca' de' Ferrari, Cascina Malvasia, Gerazza, Monticelli Ripa d'Oglio, Sant'Antonio d'Anniata, Stilo de' Mariani, Villarocca

Ca' de' Ferrari, Cascina Malvasia, Gerazza, Monticelli Ripa d'Oglio, Sant'Antonio d'Anniata, Stilo de' Mariani, Villarocca

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Pessina Cremonese rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.