Descrizione

Comune di montagna, di antiche origini, con un’economia di tipo agricolo e industriale e una discreta presenza di servizi. I pescopaganesi, che hanno un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, la località di Piano Marzano e case sparse. Il territorio, comprendente anche il lago di Saetta, disegna un profilo geometrico vario e irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate che vanno da un minimo di 374 metri sul livello del mare a un massimo di 1.226 metri, e offre un panorama alto-collinare molto suggestivo, con estesi pascoli e vigneti e rilievi coperti di vegetazione boschiva. L’abitato, che con i resti di un castello ricorda la funzione difensiva dell’insediamento, è interessato da una forte espansone edilizia e ha un andamento plano-altimetrico tipico montano.

Comune di montagna, di antiche origini, con un’economia di tipo agricolo e industriale e una discreta presenza di servizi. I pescopaganesi, che hanno un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, la località di Piano Marzano e case sparse. Il territorio, comprendente anche il lago di Saetta, disegna un profilo geometrico vario e irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate che vanno da un minimo di 374 metri sul livello del mare a un massimo di 1.226 metri, e offre un panorama alto-collinare molto suggestivo, con estesi pascoli e vigneti e rilievi coperti di vegetazione boschiva. L’abitato, che con i resti di un castello ricorda la funzione difensiva dell’insediamento, è interessato da una forte espansone edilizia e ha un andamento plano-altimetrico tipico montano.

Storia

Anticamente chiamata PETRA PAGANA, ha il toponimo composto dal termine “pesco”, che significa ‘pietra, roccia’, in relazione alla posizione dell’abitato, e dall’aggettivo pagano, riferito probabilmente alla persistenza del culto pagano, come sembra confermare il rinvenimento nella zona di vari idoli e iscrizioni; non manca però chi si richiama al nome di una famiglia Pagana, titolare di più feudi in epoca normanna, oppure a fortificazioni del IX secolo o a stazioni di saraceni, definiti GENS PAGANORUM ossia ‘popolo di pagani’. Seguendo le vicende dei territori circostanti, entrò tra i possedimenti di vari signori, tra cui figurano i De Poncellis, ai quali subentrò, agli inizi del Trecento, un certo Nicolò Gesualdo, i cui discendenti ne conservarono il possesso fino alla fine del XVII secolo. Acquistata in seguito dai marchesi D’Andrea, restò nelle mani di questi ultimi fino all’abolizione dei diritti feudali sancita da Napoleone. Del suo patrimonio storico-architettonico, oltre ai ruderi del castello costruito tra il XV e il XVI secolo, fanno parte: la chiesa parrocchiale; la torre dell’orologio; i resti delle chiese dell’Assunta e dell’Annunziata, rase al suolo dal terremoto del 1980, e la chiesa di San Lorenzo in Tufara, accanto ai ruderi di un’antica abbazia benedettina.

Anticamente chiamata PETRA PAGANA, ha il toponimo composto dal termine “pesco”, che significa ‘pietra, roccia’, in relazione alla posizione dell’abitato, e dall’aggettivo pagano, riferito probabilmente alla persistenza del culto pagano, come sembra confermare il rinvenimento nella zona di vari idoli e iscrizioni; non manca però chi si richiama al nome di una famiglia Pagana, titolare di più feudi in epoca <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=NORMANNA'>normanna</a>, oppure a fortificazioni del IX secolo o a stazioni di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=SARACENI'>saraceni</a>, definiti GENS PAGANORUM ossia ‘popolo di pagani’. Seguendo le vicende dei territori circostanti, entrò tra i possedimenti di vari signori, tra cui figurano i De Poncellis, ai quali subentrò, agli inizi del Trecento, un certo Nicolò Gesualdo, i cui discendenti ne conservarono il possesso fino alla fine del XVII secolo. Acquistata in seguito dai marchesi D’Andrea, restò nelle mani di questi ultimi fino all’abolizione dei diritti feudali sancita da Napoleone. Del suo patrimonio storico-architettonico, oltre ai ruderi del castello costruito tra il XV e il XVI secolo, fanno parte: la chiesa parrocchiale; la torre dell’orologio; i resti delle chiese dell’Assunta e dell’Annunziata, rase al suolo dal <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=TERREMOTO'>terremoto</a> del 1980, e la chiesa di San Lorenzo in Tufara, accanto ai ruderi di un’antica abbazia benedettina.

Economia

Oltre che degli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, è sede di Pro Loco, di carabinieri e dei vigili del fuoco. Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo importante: si coltivano cereali (in particolare frumento), foraggi, ortaggi, alberi da frutta, ulivi e viti; è praticato anche l’allevamento di bovini, ovini, caprini, suini ed equini. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti edile, metallurgico, dell’abbigliamento e della fabbricazione di apparecchiature elettriche. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni modeste ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo e includono un istituto professionale industriale, mentre quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca comunale; alla diffusione della cultura e dell’informazione provvede anche la locale emittente radiotelevisiva. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno e quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico.

Oltre che degli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, è sede di Pro Loco, di carabinieri e dei vigili del fuoco. Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo importante: si coltivano cereali (in particolare frumento), foraggi, ortaggi, alberi da frutta, ulivi e viti; è praticato anche l’allevamento di bovini, ovini, caprini, suini ed equini. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti edile, metallurgico, dell’abbigliamento e della fabbricazione di apparecchiature elettriche. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni modeste ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo e includono un istituto professionale industriale, mentre quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca comunale; alla diffusione della cultura e dell’informazione provvede anche la locale emittente radiotelevisiva. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno e quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene registri un significativo movimento turistico, grazie soprattutto alle bellezze dell’ambiente naturale, è poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non hanno ancora raggiunto livelli tali da consentire un maggiore assorbimento di manodopera; diffuso è invece il pendolarismo verso le aree più industrializzate. I suoi rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini, per la presenza dell’istituto d’istruzione secondaria di secondo grado, si intensificano in occasione di alcune manifestazioni legate a tradizioni folcloristiche, tra cui va segnalata la festa dell’Annunciazione del 25 marzo: i bambini passano attraverso rovi tagliati e disposti a forma di cerchio. Il Patrono, San Francesco di Paola, la cui festa viene celebrata il 2 aprile ma festeggiamenti più ampi si svolgono il 30 giugno.

Sebbene registri un significativo movimento turistico, grazie soprattutto alle bellezze dell’ambiente naturale, è poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non hanno ancora raggiunto livelli tali da consentire un maggiore assorbimento di manodopera; diffuso è invece il pendolarismo verso le aree più industrializzate. I suoi rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini, per la presenza dell’istituto d’istruzione secondaria di secondo grado, si intensificano in occasione di alcune manifestazioni legate a tradizioni folcloristiche, tra cui va segnalata la festa dell’Annunciazione del 25 marzo: i bambini passano attraverso rovi tagliati e disposti a forma di cerchio. Il Patrono, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=SANFRANCESCODIPAOLA'>San Francesco di Paola</a>, la cui festa viene celebrata il 2 aprile ma festeggiamenti più ampi si svolgono il 30 giugno.

Località

Lago di Saetta

Lago di Saetta

Fondi europei 2021-2027

Comune di Pescopagano in phasing-out, appartenente, cioè, a quelle aree che, già comprese nell’Obiettivo 1 nel periodo di programmazione 2000-2006, nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013 sono beneficiarie di un sostegno transitorio accordato in quanto la loro uscita dalle aree economicamente depresse è avvenuta per l’effetto statistico dell’allargamento dell’UE a Paesi con PIL sensibilmente inferiore alla media comunitaria e non solo per progressi economici. Tale sostegno transitorio, che termina nel 2013, è accordato per rendere meno drastico il passaggio da un regime di sostegno a un altro riservato alle aree più prospere. Effetto statistico: Regioni con PIL pc inferiore al 75% della media UE – 15 ma superiore al 75% della media UE – 25.