Descrizione

Cittadina, ubicata in pianura, di antiche origini, cui è stato concesso il titolo di Città con Decreto del Presidente della Repubblica. Classificata "comune sparso", con sede in località Bettola-Zeloforomagno, vanta una solida economia basata prevalentemente sull'industria. I peschieresi presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media e sono concentrati soprattutto nella sede municipale. Tra le altre località le più popolose sono: San Bovio-San Felice, Mezzate, Linate e Bellaria. Il territorio, interessato da una notevole espansione edilizia e comprendente anche i nuclei abitati di Boscana, Fiorano, Longhignana, Mirazzano, Peschiera Borromeo e Pestazza, presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti; l'abitato ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è uno scudo sbarrato d'azzurro. In campo d'oro risalta il motto "Humilitas" posto in sbarra; su sfondo argenteo campeggia l'immagine di un basilisco smaltato di verde.

Cittadina, ubicata in pianura, di antiche origini, cui è stato concesso il titolo di Città con Decreto del Presidente della Repubblica. Classificata "comune sparso", con sede in località Bettola-Zeloforomagno, vanta una solida economia basata prevalentemente sull'industria. I peschieresi presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media e sono concentrati soprattutto nella sede municipale. Tra le altre località le più popolose sono: San Bovio-San Felice, Mezzate, Linate e Bellaria. Il territorio, interessato da una notevole espansione edilizia e comprendente anche i nuclei abitati di Boscana, Fiorano, Longhignana, Mirazzano, Peschiera Borromeo e Pestazza, presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti; l'abitato ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è uno scudo sbarrato d'azzurro. In campo d'oro risalta il motto "Humilitas" posto in sbarra; su sfondo argenteo campeggia l'immagine di un basilisco smaltato di verde.

Storia

L'assetto attuale risale al 1934, quando vennero uniti gli allora autonomi comuni di Peschiera Borromeo e Linate al Lambro che, nel corso dell'Ottocento, avevano assorbito i comuni di Zelo, Foromagno, Mezzate e Morsenchio (quest'ultimo passato a Milano nel 1925). Sicuramente ospitò insediamenti romani, come testimoniato dal fatto che l'odierna strada Paullese coincide con una via imperiale romana che attraversava questo territorio e dalle origini romane di molti toponimi locali: Linate deriva da LINATUM e si richiama forse alla coltivazione del lino, un tempo molto diffusa; Mezzate può essere ricondotto a MEDIUS, inteso come nome proprio di persona o come 'terra di mezzo'; Zelo, anticamente Azellum, trae origine dal latino AGELLUM, 'campicello'. Nel corso del Medioevo furono i monasteri i maggiori proprietari terrieri della zona: grandi fondi rustici appartennero infatti alle monache di Santa Radegonda, alle benedettine di Zelo Foramagno, agli Umiliati della Casa di San Pietro in Gessate e della Casa di San Giovanni Battista a Milano nonché agli agostiniani dell'Ospedale Nuovo di Milano. Nella prima metà del XV secolo le proprietà degli agostiniani passarono a Vitaliano Borromeo, ricco banchiere milanese e capostipite dell'omonimo e illustre casato; questi trasformò le cascine esistenti nei suoi fondi nel Palazzo della Peschiera, a sua volta trasformato nel castello Borromeo che, con l'acquisto delle proprietà degli Umiliati, divenne il centro di quel grande latifondo denominato "la provincia di Peschiera". Tra i monumenti, oltre al già citato castello Borromeo del Quattrocento, spiccano varie parrocchiali, tra cui quelle di San Bovio nell'omonima località, San Martino a Zeloforomagno e dei Santi Cosma e Damiano a Mirazzano.

L'assetto attuale risale al 1934, quando vennero uniti gli allora autonomi comuni di Peschiera Borromeo e Linate al Lambro che, nel corso dell'Ottocento, avevano assorbito i comuni di Zelo, Foromagno, Mezzate e Morsenchio (quest'ultimo passato a Milano nel 1925). Sicuramente ospitò insediamenti romani, come testimoniato dal fatto che l'odierna strada Paullese coincide con una via imperiale romana che attraversava questo territorio e dalle origini romane di molti toponimi locali: Linate deriva da LINATUM e si richiama forse alla coltivazione del lino, un tempo molto diffusa; Mezzate può essere ricondotto a MEDIUS, inteso come nome proprio di persona o come 'terra di mezzo'; Zelo, anticamente Azellum, trae origine dal latino AGELLUM, 'campicello'. Nel corso del Medioevo furono i monasteri i maggiori proprietari terrieri della zona: grandi fondi rustici appartennero infatti alle monache di Santa Radegonda, alle benedettine di Zelo Foramagno, agli Umiliati della Casa di San Pietro in Gessate e della Casa di San Giovanni Battista a Milano nonché agli agostiniani dell'Ospedale Nuovo di Milano. Nella prima metà del XV secolo le proprietà degli agostiniani passarono a Vitaliano <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=BORROMEO'>Borromeo</a>, ricco banchiere milanese e capostipite dell'omonimo e illustre casato; questi trasformò le cascine esistenti nei suoi fondi nel Palazzo della Peschiera, a sua volta trasformato nel castello <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=BORROMEO'>Borromeo</a> che, con l'acquisto delle proprietà degli Umiliati, divenne il centro di quel grande latifondo denominato "la provincia di Peschiera". Tra i monumenti, oltre al già citato castello <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=BORROMEO'>Borromeo</a> del Quattrocento, spiccano varie parrocchiali, tra cui quelle di San Bovio nell'omonima località, San Martino a Zeloforomagno e dei Santi Cosma e Damiano a Mirazzano.

Economia

Nell'economia locale l'agricoltura, pur praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno e basata su coltivazioni di cereali, ortaggi e foraggi, nonché l'allevamento di bovini, alquanto sviluppato, hanno decisamente perso terreno rispetto all'industria: quest'ultima è rappresentata da aziende lattiero-casearie, da fabbriche del vetro, di giocattoli e di apparecchi medicali, da mobilifici e imprese edili, da stabilimenti tipografici e dalle attività a questi connesse. Il terziario si compone dell'insieme dei servizi tra i quali quello bancario e attività radiotelevisive e di consulenza informatica. Presenta tra le strutture sociali un orfanotrofio; nelle scuole locali s'impartisce l'istruzione obbligatoria; non mancano biblioteche per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno, quelle sportive annoverano un centro ippico e quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.

Nell'economia locale l'agricoltura, pur praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno e basata su coltivazioni di cereali, ortaggi e foraggi, nonché l'allevamento di bovini, alquanto sviluppato, hanno decisamente perso terreno rispetto all'industria: quest'ultima è rappresentata da aziende <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LATTIEROCASEARIE'>lattiero-casearie</a>, da fabbriche del vetro, di giocattoli e di apparecchi medicali, da mobilifici e imprese edili, da stabilimenti tipografici e dalle attività a questi connesse. Il terziario si compone dell'insieme dei servizi tra i quali quello bancario e attività radiotelevisive e di consulenza informatica. Presenta tra le strutture sociali un orfanotrofio; nelle scuole locali s'impartisce l'istruzione obbligatoria; non mancano biblioteche per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno, quelle sportive annoverano un centro ippico e quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.

Relazioni

È molto frequentata per lavoro, grazie allo sviluppo delle attività produttive, che consente un notevole assorbimento di manodopera. Numerosi sono anche i frequentatori del suo centro ippico. I rapporti, piuttosto rilevanti, con i comuni vicini si intensificano in occasione di alcuni tradizionali appuntamenti folcloristici; tra questi meritano di essere citati il carnevale, la festa della locale comunità dei sardi a giugno, i giochi e gli intrattenimenti che nel mese si settembre vengono organizzati in più località, le varie feste patronali e i canti del folclore barbaricino ad ottobre. Il Patrono è Sant'Ambrogio, che viene festeggiato a dicembre.

È molto frequentata per lavoro, grazie allo sviluppo delle attività produttive, che consente un notevole assorbimento di manodopera. Numerosi sono anche i frequentatori del suo centro ippico. I rapporti, piuttosto rilevanti, con i comuni vicini si intensificano in occasione di alcuni tradizionali appuntamenti folcloristici; tra questi meritano di essere citati il carnevale, la festa della locale comunità dei sardi a giugno, i giochi e gli intrattenimenti che nel mese si settembre vengono organizzati in più località, le varie feste patronali e i canti del folclore barbaricino ad ottobre. Il Patrono è Sant'Ambrogio, che viene festeggiato a dicembre.

Località

Bellaria, Bettola, Borsani, Boscana, Brusada, Fiorano, Linate, Longhignana, Mezzate, Mirazzano, Monasterolo, San Bovio-San Felice, Topicco, Zeloforamagno

Bellaria, Bettola, Borsani, Boscana, Brusada, Fiorano, Linate, Longhignana, Mezzate, Mirazzano, Monasterolo, San Bovio-San Felice, Topicco, Zeloforamagno

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Peschiera Borromeo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.