Descrizione

Città costiera, capoluogo di provincia, sorta in epoca alto-medievale in un sito collinare che aveva ospitato antichi insediamenti; è una rinomata stazione balneare nonché un polo industriale e terziario a larghissimo raggio di influenza. La comunità dei pescaresi, con un indice di vecchiaia nella media, è concentrata quasi per intero nel capoluogo comunale, che, per effetto della domanda turistico-residenziale, ha costituito una grande conurbazione con le località di Montesilvano, Silvi e Francavilla al Mare, espandendosi successivamente in cerchi concentrici al di là della ferrovia. Il territorio comunale ha un profilo molto dolce: abbraccia le tenui ondulazioni che fiancheggiano l'ultimo tratto del fiume Pescara e che declinano sulla pianura costiera e sulla spiaggia bassa e sabbiosa. Lo stemma comunale, concesso con Regio Decreto, è "partito": da un lato raffigura una torre affiancata da una chiesa -nel cielo si nota una cometa con coda ondulata-, dall'altro ha un castello; entrambe le immagini sono poste su un mare agitato.

Città costiera, capoluogo di provincia, sorta in epoca alto-medievale in un sito collinare che aveva ospitato antichi insediamenti; è una rinomata stazione balneare nonché un polo industriale e terziario a larghissimo raggio di influenza. La comunità dei pescaresi, con un indice di vecchiaia nella media, è concentrata quasi per intero nel capoluogo comunale, che, per effetto della domanda turistico-residenziale, ha costituito una grande conurbazione con le località di Montesilvano, Silvi e Francavilla al Mare, espandendosi successivamente in cerchi concentrici al di là della ferrovia. Il territorio comunale ha un profilo molto dolce: abbraccia le tenui ondulazioni che fiancheggiano l'ultimo tratto del fiume Pescara e che declinano sulla pianura costiera e sulla spiaggia bassa e sabbiosa. Lo stemma comunale, concesso con Regio Decreto, è "partito": da un lato raffigura una torre affiancata da una chiesa -nel cielo si nota una cometa con coda ondulata-, dall'altro ha un castello; entrambe le immagini sono poste su un mare agitato.

Storia

Nel sito dell'attuale abitato sorgeva un porto molto attivo, ATERNUM, di cui si ignora se fosse marrucino, frentano, vestino o romano. Ridottosi a un villaggio di pescatori dopo la caduta dell'impero romano, questo risorse nel VI secolo d.C. con il nome di PISCARIA; Ruggero II e Federico II lo risistemarono e molti feudatari, in contrasto con la città di Chieti, se ne contesero il controllo. L'importanza e la consistenza demografica e urbanistica di questa piazzaforte portuale crebbe nel 1510, allorché Carlo V ne fece una fortezza militare, e raggiunse il culmine sotto i D'Avalos. La città divenne capoluogo di provincia nel 1927, quando si fusero le località di Pescara, allora in provincia di Chieti, e di Castellammare Adriatico, in provincia di Teramo. I bombardamenti dell'ultimo conflitto mondiale hanno devastato il patrimonio architettonico del centro storico, di cui sopravvivono ormai soltantola cattedrale dedicata a S. Cetteo, il santuario della Madonna dei Sette Dolori (1757), alcuni solenni edifici civili, fra cui spicca il palazzo del Governo, la vecchia piazza Garibaldi e la casa in cui nacque Gabriele D'Annunzio. Nel dopoguerra furono edificate le chiese dello Spirito Santo e di Sant'Andrea Apostolo; sul lungofiume, inoltre, si snoda il bagno borbonico, che fu luogo di carcere e di pena. Conobbe, a metà degli anni Cinquanta, un'esplosiva fase economica, demografica e urbanistica, che però si è arrestata dopo circa un ventennio.

Nel sito dell'attuale abitato sorgeva un porto molto attivo, ATERNUM, di cui si ignora se fosse marrucino, frentano, vestino o romano. Ridottosi a un villaggio di pescatori dopo la caduta dell'impero romano, questo risorse nel VI secolo d.C. con il nome di PISCARIA; Ruggero II e Federico II lo risistemarono e molti feudatari, in contrasto con la città di Chieti, se ne contesero il controllo. L'importanza e la consistenza demografica e urbanistica di questa piazzaforte portuale crebbe nel 1510, allorché Carlo V ne fece una fortezza militare, e raggiunse il culmine sotto i D'Avalos. La città divenne capoluogo di provincia nel 1927, quando si fusero le località di Pescara, allora in provincia di Chieti, e di Castellammare Adriatico, in provincia di Teramo. I bombardamenti dell'ultimo conflitto mondiale hanno devastato il patrimonio architettonico del centro storico, di cui sopravvivono ormai soltantola cattedrale dedicata a S. Cetteo, il santuario della Madonna dei Sette Dolori (1757), alcuni solenni edifici civili, fra cui spicca il palazzo del Governo, la vecchia piazza Garibaldi e la casa in cui nacque <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=GABRIELEDANNUNZIO'>Gabriele D'Annunzio</a>. Nel dopoguerra furono edificate le chiese dello Spirito Santo e di Sant'Andrea Apostolo; sul lungofiume, inoltre, si snoda il bagno borbonico, che fu luogo di carcere e di pena. Conobbe, a metà degli anni Cinquanta, un'esplosiva fase economica, demografica e urbanistica, che però si è arrestata dopo circa un ventennio.

Economia

Concreti segnali di ripresa economica si sono avuti nell'ultimo decennio. Il passato e la tradizione di questa città sono rappresentati dall'agricoltura robusta, che presenta una chiara specializzazione vitivinicola -numerose le aziende enologiche che producono Montepulciano, Cerasuolo e Trebbiano d'Abruzzo-, dalle attività pescherecce e portuali e dall'artigianato di vecchia data. Il presente, invece, è permeato da un vivace spirito imprenditoriale: attrezzatissima località balneare, la città è un importante mercato, vanta una notevole concentrazione di industrie (opifici dell'abbigliamento, dei tessuti, della plastica e dei materiali da costruzione, cartiere, stabilimenti chimici, farmaceutici, elettronici e metalmeccanici) e si giova di una solida impalcatura finanziaria. Indicative dell'intraprendenza locale sono le emittenti radiofoniche e televisive private, i periodici locali, le forme di aggregazione spontanea con finalità culturali e ricreative. In qualità di capoluogo di provincia, la città ospita importantissime sedi burocratiche; dotata di qualificanti strutture sociali, offre diverse forme di istruzione secondaria di secondo grado e vanta una prestigiosa università e un conservatorio di musica; innumerevoli le biblioteche, quattro i musei e sei i cinema, che si affiancano al teatro-monumento "D'Annunzio", ad un auditorium e ad un centro congressi; inutile tentare un inventario delle strutture ricettive e degli impianti sportivi ma è senz'altro opportuno sottolineare l'abbondanza di strutture sanitarie, che annoverano fra l'altro alcuni poliambulatori specialistici e istituti di riabilitazione, un ospedale, un centro di igiene mentale, una casa di cura e due consultori.

Concreti segnali di ripresa economica si sono avuti nell'ultimo decennio. Il passato e la tradizione di questa città sono rappresentati dall'agricoltura robusta, che presenta una chiara specializzazione vitivinicola -numerose le aziende enologiche che producono Montepulciano, Cerasuolo e Trebbiano d'Abruzzo-, dalle attività pescherecce e portuali e dall'artigianato di vecchia data. Il presente, invece, è permeato da un vivace spirito imprenditoriale: attrezzatissima località balneare, la città è un importante mercato, vanta una notevole concentrazione di industrie (opifici dell'abbigliamento, dei tessuti, della plastica e dei materiali da costruzione, cartiere, stabilimenti chimici, farmaceutici, elettronici e metalmeccanici) e si giova di una solida impalcatura finanziaria. Indicative dell'intraprendenza locale sono le emittenti radiofoniche e televisive private, i periodici locali, le forme di aggregazione spontanea con finalità culturali e ricreative. In qualità di capoluogo di provincia, la città ospita importantissime sedi burocratiche; dotata di qualificanti strutture sociali, offre diverse forme di istruzione secondaria di secondo grado e vanta una prestigiosa università e un conservatorio di musica; innumerevoli le biblioteche, quattro i musei e sei i cinema, che si affiancano al teatro-monumento "D'Annunzio", ad un auditorium e ad un centro congressi; inutile tentare un inventario delle strutture ricettive e degli impianti sportivi ma è senz'altro opportuno sottolineare l'abbondanza di strutture sanitarie, che annoverano fra l'altro alcuni poliambulatori specialistici e istituti di riabilitazione, un ospedale, un centro di igiene mentale, una casa di cura e due consultori.

Relazioni

Il programma delle manifestazioni estive rivolte ai turisti è molto nutrito: nel mese di luglio, in particolare, hanno luogo la festa dei pescatori, il festival internazionale del jazz, un concorso ippico e il premio internazionale di cinema, letteratura e televisione intitolato a Ennio Flaiano. La festa del Patrono S. Cetteo si celebra il 10 ottobre. La città, gemellata con Arcachon (Francia) dal 1964, ha avuto, fra i suoi figli più illustri, il poeta decadente Gabriele D'Annunzio (1863-1938) e lo scrittore Ennio Flaiano (1910-1972).

Il programma delle manifestazioni estive rivolte ai turisti è molto nutrito: nel mese di luglio, in particolare, hanno luogo la festa dei pescatori, il festival internazionale del jazz, un concorso ippico e il premio internazionale di cinema, letteratura e televisione intitolato a <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=ENNIOFLAIANO'>Ennio Flaiano</a>. La festa del Patrono S. Cetteo si celebra il 10 ottobre. La città, gemellata con Arcachon (Francia) dal 1964, ha avuto, fra i suoi figli più illustri, il poeta decadente <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=GABRIELEDANNUNZIO'>Gabriele D'Annunzio</a> (1863-1938) e lo scrittore <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=ENNIOFLAIANO'>Ennio Flaiano</a> (1910-1972).

Località

Case Candeloro, Case Terrenzio

Case Candeloro, Case Terrenzio

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Pescara rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.