Descrizione

Piccola comunità di montagna, di origine medioevale, la cui economia è basata essenzialmente sulle attività agricole. I pegliesi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono tutti concentrati nell'unico nucleo abitato, il capoluogo comunale. Circondato da castagneti e pascoli, il territorio comunale (costituito anche da un'area speciale, il disabitato monte Duria) disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L'abitato (ancora caratterizzato da qualche casa con portale in pietra, affreschi del XVI secolo e vie strette) mostra segni evidenti di forte espansione edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è tipico montano. Sullo sfondo argenteo dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia un bue rosso pezzato dietro cui figura un castagno verdeggiante dal quale pendono cinque ricci d'oro.

Piccola comunità di montagna, di origine medioevale, la cui economia è basata essenzialmente sulle attività agricole. I pegliesi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono tutti concentrati nell'unico nucleo abitato, il capoluogo comunale. Circondato da castagneti e pascoli, il territorio comunale (costituito anche da un'area speciale, il disabitato monte Duria) disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L'abitato (ancora caratterizzato da qualche casa con portale in pietra, affreschi del XVI secolo e vie strette) mostra segni evidenti di forte espansione edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è tipico montano. Sullo sfondo argenteo dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia un bue rosso pezzato dietro cui figura un castagno verdeggiante dal quale pendono cinque ricci d'oro.

Storia

Secondo un'ipotesi accreditata il toponimo è da ricondurre al personale latino PELLIUS. Fu governata da consoli dal XIV secolo, quando già era comune. Dalla seconda metà del XVI secolo, fu inserita nel feudo delle Tre Pievi, sottoposto alla giurisdizione del cardinale di Como Tolomeo Gallio. Negli anni tra il 1928 e il 1948 costituì entità amministrativa unica con Gravedona. Il suo patrimonio storico-artistico è costituito esclusivamente da edifici sacri: fra questi, la chiesa parrocchiale di Sant'Eusebio (posta a dominarne il territorio), che ottenne dignità di parrocchia nella seconda metà del XV secolo (completamente affrescata tra la fine del '400 e gli inizi del '500, custodisce le più famose opere del Fiamminghino, eseguite nella prima metà del XVII secolo); subì un rimaneggiamento radicale agli inizi del XVII secolo. Nei secoli dal XVI al XIX si verificò un fenomeno migratorio (che interessò anche altri comuni dei dintorni) diretto a Palermo: la popolazione ne trasse un benessere che trasmise al luogo natio con donazioni di arredi sacri e opere che migliorarono la parrocchiale.

Secondo un'ipotesi accreditata il toponimo è da ricondurre al personale latino PELLIUS. Fu governata da consoli dal XIV secolo, quando già era comune. Dalla seconda metà del XVI secolo, fu inserita nel feudo delle Tre Pievi, sottoposto alla giurisdizione del cardinale di Como Tolomeo Gallio. Negli anni tra il 1928 e il 1948 costituì entità amministrativa unica con Gravedona. Il suo patrimonio storico-artistico è costituito esclusivamente da edifici sacri: fra questi, la chiesa parrocchiale di Sant'Eusebio (posta a dominarne il territorio), che ottenne dignità di parrocchia nella seconda metà del XV secolo (completamente affrescata tra la fine del '400 e gli inizi del '500, custodisce le più famose opere del Fiamminghino, eseguite nella prima metà del XVII secolo); subì un rimaneggiamento radicale agli inizi del XVII secolo. Nei secoli dal XVI al XIX si verificò un fenomeno migratorio (che interessò anche altri comuni dei dintorni) diretto a Palermo: la popolazione ne trasse un benessere che trasmise al luogo natio con donazioni di arredi sacri e opere che migliorarono la parrocchiale.

Economia

Fatta eccezione per gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota; poiché manca sul posto una stazione dei carabinieri, il sindaco, all'occorrenza, rappresenta l'autorità di pubblica sicurezza. La sua economia trova nell'allevamento la sua unica fonte di reddito; oltre ai prodotti di suini e bovini, sono garantiti quelli derivanti dall'allevamento di ovini e caprini, decisamente determinanti per consistenza. Il settore secondario è rappresentato unicamente dal comparto edile, mentre il terziario è costituito essenzialmente dalla modestissima rete commerciale, adeguata alla consistenza demografica della popolazione: per il resto, la manodopera si rivolge ai luoghi meglio dotati della riviera e alla vicina Svizzera. L'esiguità della popolazione e la sua economia non articolata non stimolano la creazione di strutture sociali di rilievo, quali asili nido e case di riposo, né l'impianto di mezzi per la diffusione della cultura e dell'informazione, come emittenti radio-televisive o testate giornalistiche. Assenti risultano anche le scuole di ogni ordine e grado: i pochi giovani presenti sono costretti al pendolarismo sin da piccoli; non è possibile neppure usufruire di strutture pubbliche per l'arricchimento culturale personale, quali biblioteche, musei o simili. La carenza infrastrutturale è evidente anche se si esamina il ventaglio della ricettività, che non offre possibilità né di ristorazione né di soggiorno. La popolazione, infine, è costretta a spostarsi anche per accedere al servizio di farmacia.

Fatta eccezione per gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota; poiché manca sul posto una stazione dei carabinieri, il sindaco, all'occorrenza, rappresenta l'autorità di pubblica sicurezza. La sua economia trova nell'allevamento la sua unica fonte di reddito; oltre ai prodotti di suini e bovini, sono garantiti quelli derivanti dall'allevamento di ovini e caprini, decisamente determinanti per consistenza. Il settore secondario è rappresentato unicamente dal comparto edile, mentre il terziario è costituito essenzialmente dalla modestissima rete commerciale, adeguata alla consistenza demografica della popolazione: per il resto, la manodopera si rivolge ai luoghi meglio dotati della riviera e alla vicina Svizzera. L'esiguità della popolazione e la sua economia non articolata non stimolano la creazione di strutture sociali di rilievo, quali asili nido e case di riposo, né l'impianto di mezzi per la diffusione della cultura e dell'informazione, come emittenti radio-televisive o testate giornalistiche. Assenti risultano anche le scuole di ogni ordine e grado: i pochi giovani presenti sono costretti al pendolarismo sin da piccoli; non è possibile neppure usufruire di strutture pubbliche per l'arricchimento culturale personale, quali biblioteche, musei o simili. La carenza infrastrutturale è evidente anche se si esamina il ventaglio della ricettività, che non offre possibilità né di ristorazione né di soggiorno. La popolazione, infine, è costretta a spostarsi anche per accedere al servizio di farmacia.

Relazioni

Malgrado la sua posizione rispetto al lago (che consente un tuffo nella natura e che promette soggiorni tranquilli e riposanti, immersi nella vegetazione, qui particolarmente generosa), sebbene l'abitato (in qualche scorcio) sembri essersi fermato a un tempo lontano, per i suoi angoli tipici, con inferriate e graffiti, non la si può definire una meta turistica di forte richiamo. I rapporti di lavoro che intrattiene con il circondario sono di tipo centrifugo: la popolazione è costretta a un quotidiano pendolarismo per accedere alle strutture amministrative, a quelle scolastiche o per usufruire di proposte commerciali decisamente più invitanti. La festa del Patrono, Sant'Eusebio, si celebra il primo agosto.

Malgrado la sua posizione rispetto al lago (che consente un tuffo nella natura e che promette soggiorni tranquilli e riposanti, immersi nella vegetazione, qui particolarmente generosa), sebbene l'abitato (in qualche scorcio) sembri essersi fermato a un tempo lontano, per i suoi angoli tipici, con inferriate e graffiti, non la si può definire una meta turistica di forte richiamo. I rapporti di lavoro che intrattiene con il circondario sono di tipo centrifugo: la popolazione è costretta a un quotidiano pendolarismo per accedere alle strutture amministrative, a quelle scolastiche o per usufruire di proposte commerciali decisamente più invitanti. La festa del Patrono, Sant'Eusebio, si celebra il primo agosto.

Località

Monte Duria

Monte Duria

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Peglio rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.