Descrizione

Piccola comunità di montagna, dalle origini medievali e dalle risorse economiche particolarmente modeste, poiché si tratta di un comune dalle dimensioni estremamente piccole. La comunità dei pedesini presenta un indice di vecchiaia altissimo, con valori da primato. Il territorio comunale si caratterizza per un profilo geometrico molto aspro ed impervio, come testimoniano le evidenti variazioni altimetriche tra le varie zone; dal punto di vista paesaggistico, comunque, la superficie territoriale si presenta molto suggestiva per le sue peculiarità di tipo naturalistico, grazie alla presenza di foltissimi boschi. Decisamente intenso risulta lo sviluppo edilizio che sta interessando l'abitato da alcuni anni. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, i sei monti che spiccano su fondo azzurro simboleggiano l'altitudine del comprensorio comunale, posto a circa 1.000 metri sul livello del mare, e la banda ondata d'argento rappresenta la strada che, percorrendo la vallata di Morbegno, conduce a Gerola Alta.

Piccola comunità di montagna, dalle origini medievali e dalle risorse economiche particolarmente modeste, poiché si tratta di un comune dalle dimensioni estremamente piccole. La comunità dei pedesini presenta un indice di vecchiaia altissimo, con valori da primato. Il territorio comunale si caratterizza per un profilo geometrico molto aspro ed impervio, come testimoniano le evidenti variazioni altimetriche tra le varie zone; dal punto di vista paesaggistico, comunque, la superficie territoriale si presenta molto suggestiva per le sue peculiarità di tipo naturalistico, grazie alla presenza di foltissimi boschi. Decisamente intenso risulta lo sviluppo edilizio che sta interessando l'abitato da alcuni anni. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, i sei monti che spiccano su fondo azzurro simboleggiano l'altitudine del comprensorio comunale, posto a circa 1.000 metri sul livello del mare, e la banda ondata d'argento rappresenta la strada che, percorrendo la vallata di Morbegno, conduce a Gerola Alta.

Storia

Le piccole dimensioni dell'abitato non hanno ostacolato la conquista precoce dell'autonomia comunale. Il toponimo ben configura la sua posizione geografica derivando dal latino PEDES e sta a significare ׳luogo dove si va a piedi׳ o, come formulano altri studiosi ׳tronco gettato sul fiume a mo׳ di ponticello dove non si passa se non a piedi׳, nella derivazione dal termine "pedicina". Le prime notizie storiche lo riportano come feudo della famiglia Vicedomini, nel XIII secolo; la consistenza numerica della popolazione, come riferì in seguito il vescovo di Como Feliciano Ninguarda , si avvicina alle sessanta famiglie. L'abilità nel tessere la canapa, il lino e la lana rendeva i suoi abitanti molto richiesti nelle contrade vicine per cui il flusso migratorio è stato da sempre consistente. Le vicende storiche, invece, non hanno avuto grande rilievo in quanto nella vita locale ha seguito le sorti del vicino e più importante borgo di Cosio Valtellino. Diverso è il caso delle vicende sociali e personali essendo nato qui Guglielmo, detto Migazza, da cui originò la famiglia dei Migazzi o Amigazzi che ebbero lustro negli apisodi storici locali; vi nacquero anche i Cassina, pittori molto attivi e famosi nel '700. Non molto nutrito è anche il patrimonio storico ed architettonico, che si può racchiudere nella chiesa parrocchiale, costruita nel '500. Nel vicino oratorio è custodito un affresco, la "Madonna con il Bambino", opera di Cipriano Valorsa.  

Le piccole dimensioni dell'abitato non hanno ostacolato la conquista precoce dell'autonomia comunale. Il toponimo ben configura la sua posizione geografica derivando dal latino PEDES e sta a significare ׳luogo dove si va a piedi׳ o, come formulano altri studiosi ׳tronco gettato sul fiume a mo׳ di ponticello dove non si passa se non a piedi׳, nella derivazione dal termine "pedicina". Le prime notizie storiche lo riportano come feudo della famiglia Vicedomini, nel XIII secolo; la consistenza numerica della popolazione, come riferì in seguito il vescovo di Como Feliciano Ninguarda , si avvicina alle sessanta famiglie. L'abilità nel tessere la canapa, il lino e la lana rendeva i suoi abitanti molto richiesti nelle contrade vicine per cui il flusso migratorio è stato da sempre consistente. Le vicende storiche, invece, non hanno avuto grande rilievo in quanto nella vita locale ha seguito le sorti del vicino e più importante borgo di Cosio Valtellino. Diverso è il caso delle vicende sociali e personali essendo nato qui Guglielmo, detto Migazza, da cui originò la famiglia dei Migazzi o Amigazzi che ebbero lustro negli apisodi storici locali; vi nacquero anche i Cassina, pittori molto attivi e famosi nel '700. Non molto nutrito è anche il patrimonio storico ed architettonico, che si può racchiudere nella chiesa parrocchiale, costruita nel '500. Nel vicino oratorio è custodito un affresco, la "Madonna con il Bambino", opera di Cipriano Valorsa.  

Economia

Le sue minuscole dimensioni del comune rendono la vita economica particolarmente modesta: nel passato la comunità ha visto affermarsi una ricca e fiorente produzione artigianale di tappeti, i caratteristici "pezzotti", fatti con panni di lana e tessuti utilizzando particolari telai di legno, di proprietà delle varie famiglie del paese; al giorno d'oggi quest'attività sta ricevendo nuovo impulso grazie al lavoro associativo giovanile. Il comune è stato inoltre penalizzato dall'abbandono della montagna sia dal punto di vista agricolo che da quello zootecnico. Attualmente comunque si sta sviluppando un movimento turistico di discreta entità, soprattutto legato agli sport invernali e all'escursionismo estivo. La rete distributiva è commisurata alle modestissime esigenze dell'abitato mentre l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria non è rappresentato; non sono presenti servizi sociali di particolare importanza e neppure strutture scolastiche, culturali, ricettive o sanitarie per garantire il servizio farmaceutico.  

Le sue minuscole dimensioni del comune rendono la vita economica particolarmente modesta: nel passato la comunità ha visto affermarsi una ricca e fiorente produzione artigianale di tappeti, i caratteristici "pezzotti", fatti con panni di lana e tessuti utilizzando particolari telai di legno, di proprietà delle varie famiglie del paese; al giorno d'oggi quest'attività sta ricevendo nuovo impulso grazie al lavoro associativo giovanile. Il comune è stato inoltre penalizzato dall'abbandono della montagna sia dal punto di vista agricolo che da quello zootecnico. Attualmente comunque si sta sviluppando un movimento turistico di discreta entità, soprattutto legato agli sport invernali e all'escursionismo estivo. La rete distributiva è commisurata alle modestissime esigenze dell'abitato mentre l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria non è rappresentato; non sono presenti servizi sociali di particolare importanza e neppure strutture scolastiche, culturali, ricettive o sanitarie per garantire il servizio farmaceutico.  

Relazioni

La presenza della riserva naturale del Parco delle Alpi Orobie valtellinesi e la possibilità di effettuare passeggiate ed escursioni in alta montagna attira un certo movimento turistico, anche se di modestissime dimensioni. I rapporti con i centri vicini si presentano invece particolarmente scarsi, date le dimensioni del comune, veramente microscopiche. Questa sorta di isolamento rende tuttavia l'esistenza degli abitanti particolarmente tranquilla, scandita com'è dai ritmi di un tempo. Il calendario delle manifestazioni non prevede eventi particolari o feste di rilievo. Il Patrono è S. Rocco e viene festeggiato il 16 agosto.  

La presenza della riserva naturale del Parco delle Alpi Orobie valtellinesi e la possibilità di effettuare passeggiate ed escursioni in alta montagna attira un certo movimento turistico, anche se di modestissime dimensioni. I rapporti con i centri vicini si presentano invece particolarmente scarsi, date le dimensioni del comune, veramente microscopiche. Questa sorta di isolamento rende tuttavia l'esistenza degli abitanti particolarmente tranquilla, scandita com'è dai ritmi di un tempo. Il calendario delle manifestazioni non prevede eventi particolari o feste di rilievo. Il Patrono è S. Rocco e viene festeggiato il 16 agosto.  

Località

Pizzo Rotondo

Pizzo Rotondo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Pedesina rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.