Descrizione

Centro collinare, presumibilmente di antica origine, la cui economia è caratterizzata da attività agricole, commerciali ed industriali. I passiranesi, il cui indice di vecchiaia risulta nella media, si distribuiscono, oltre che nel capoluogo comunale, nelle località di Confaloniera (contigua al comune di Ospitaletto), Dosso (contigua al comune di Cazzago San Martino), Monterotondo al Ponte, Bettolino (contigua al comune di Corte Franca), Bosca, Cadei, Valenzano e Vallosa. Il territorio, in forte espansione edilizia, è caratterizzato da un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche modeste. Il centro abitato ha un andamento plano-altimetrico decisamente pianeggiante. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, si raffigura, in campo azzurro, un ramoscello su cui è posato un passero; in capo allo scudo figurano le lettere maiuscole C. P.

Centro collinare, presumibilmente di antica origine, la cui economia è caratterizzata da attività agricole, commerciali ed industriali. I passiranesi, il cui indice di vecchiaia risulta nella media, si distribuiscono, oltre che nel capoluogo comunale, nelle località di Confaloniera (contigua al comune di Ospitaletto), Dosso (contigua al comune di Cazzago San Martino), Monterotondo al Ponte, Bettolino (contigua al comune di Corte Franca), Bosca, Cadei, Valenzano e Vallosa. Il territorio, in forte espansione edilizia, è caratterizzato da un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche modeste. Il centro abitato ha un andamento plano-altimetrico decisamente pianeggiante. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, si raffigura, in campo azzurro, un ramoscello su cui è posato un passero; in capo allo scudo figurano le lettere maiuscole C. P.

Storia

Fino al XVIII secolo era formata da due nuclei rurali. Il fatto che avesse la funzione di "vicus" romano è testimoniato dal ritrovamento di reperti risalenti al I secolo dell'impero. Pur non essendo certa la sua origine preistorica, si può intuire però che vi siano stati insediamenti addirittura a partire dal 2.500 a.C.: a quell'epoca risale l'occupazione di tutto il territorio bresciano da parte di popolazioni giunte dalle Alpi svizzere, cui avrebbero fatto seguito liguri, umbri, etruschi, galli cenomani e insubri. Dopo le innumerevoli ipotesi fatte sull'origine del toponimo, sembra che quella più accreditata lo faccia derivare da PASSURANUS (dal verbo PATEO), che indicherebbe un 'luogo aperto', destinato al pascolo. Nel X secolo l'intera zona fu interessata dall'invasione degli ungari. Gli abitanti del posto, intorno alla metà del XII secolo, presero parte alla conquista del castello di Monterotondo, successivamente all'agguato e all'uccisione di Olofredo Olofredi e all'assassinio dei ghibellini iseani. Dopo la dominazione milanese nel XIV secolo, il territorio fu sotto la giurisdizione della Serenissima per tutto il XV secolo. Subì la dominazione francese e austriaca. Nella seconda metà del XIX secolo, per sette anni, fu inserita nel comune la località Monterotondo e, nel 1928, quella di Camignone. Il patrimonio storico artistico è costituito dal castello, probabilmente edificato all'inizio del Medioevo. L'architettura sacra è rappresentata dalla chiesa di San Rocco del XV secolo, prima abbandonata, poi fatta parrocchiale e dedicata a San Zeno nel XVII secolo.

Fino al XVIII secolo era formata da due nuclei rurali. Il fatto che avesse la funzione di "vicus" romano è testimoniato dal ritrovamento di reperti risalenti al I secolo dell'impero. Pur non essendo certa la sua origine preistorica, si può intuire però che vi siano stati insediamenti addirittura a partire dal 2.500 a.C.: a quell'epoca risale l'occupazione di tutto il territorio bresciano da parte di popolazioni giunte dalle Alpi svizzere, cui avrebbero fatto seguito <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LIGURI'>liguri</a>, umbri, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=ETRUSCHI'>etruschi</a>, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GALLICENOMANI'>galli cenomani</a> e insubri. Dopo le innumerevoli ipotesi fatte sull'origine del toponimo, sembra che quella più accreditata lo faccia derivare da PASSURANUS (dal verbo PATEO), che indicherebbe un 'luogo aperto', destinato al pascolo. Nel X secolo l'intera zona fu interessata dall'invasione degli ungari. Gli abitanti del posto, intorno alla metà del XII secolo, presero parte alla conquista del castello di Monterotondo, successivamente all'agguato e all'uccisione di Olofredo Olofredi e all'assassinio dei ghibellini iseani. Dopo la dominazione milanese nel XIV secolo, il territorio fu sotto la giurisdizione della Serenissima per tutto il XV secolo. Subì la dominazione francese e austriaca. Nella seconda metà del XIX secolo, per sette anni, fu inserita nel comune la località Monterotondo e, nel 1928, quella di Camignone. Il patrimonio storico artistico è costituito dal castello, probabilmente edificato all'inizio del Medioevo. L'architettura sacra è rappresentata dalla chiesa di San Rocco del XV secolo, prima abbandonata, poi fatta parrocchiale e dedicata a San Zeno nel XVII secolo.

Economia

Il comune ospita unicamente i consueti uffici municipali e postali nonché la stazione dei carabinieri, ubicata a Camignone. La comunità vive dei prodotti agricoli (cereali, frumento, foraggio, vite, frutteti, prodotti dell'orto), dell'allevamento di bovini, suini e avicoli, e del lavoro offerto dalle industrie operanti nei comparti edile, tessile e metalmeccanico; non mancano fabbriche addette alla produzione di articoli in gomma e di materie plastiche. Il livello di reddito e la capacità di risparmio dei passiranesi giustificano la presenza di servizi bancari. La rete commerciale soddisfa i bisogni della comunità mentre, nell'ambito del terziario, si registra l'impiego nella pubblica amministrazione e nel campo dell'istruzione. Tra le strutture sociali va annoverata una casa di riposo, tra quelle culturali una biblioteca: mancano musei o simili; non si registra la presenza di attività radiotelevisive, né la pubblicazione di giornali o periodici locali; si possono frequentare tutte le classi dell'obbligo. La ricettività garantisce la ristorazione ma non il soggiorno. Si segnala la presenza della farmacia, ma per quanto riguarda gli altri servizi sanitari la popolazione è costretta a spostarsi nei centri vicini.

Il comune ospita unicamente i consueti uffici municipali e postali nonché la stazione dei carabinieri, ubicata a Camignone. La comunità vive dei prodotti agricoli (cereali, frumento, foraggio, vite, frutteti, prodotti dell'orto), dell'allevamento di bovini, suini e avicoli, e del lavoro offerto dalle industrie operanti nei comparti edile, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a> e metalmeccanico; non mancano fabbriche addette alla produzione di articoli in gomma e di materie plastiche. Il livello di reddito e la capacità di risparmio dei passiranesi giustificano la presenza di servizi bancari. La rete commerciale soddisfa i bisogni della comunità mentre, nell'ambito del terziario, si registra l'impiego nella pubblica amministrazione e nel campo dell'istruzione. Tra le strutture sociali va annoverata una casa di riposo, tra quelle culturali una biblioteca: mancano musei o simili; non si registra la presenza di attività radiotelevisive, né la pubblicazione di giornali o periodici locali; si possono frequentare tutte le classi dell'obbligo. La ricettività garantisce la ristorazione ma non il soggiorno. Si segnala la presenza della farmacia, ma per quanto riguarda gli altri servizi sanitari la popolazione è costretta a spostarsi nei centri vicini.

Relazioni

Non può essere considerata una meta turistica di particolare rilievo; vive, invece, rapporti particolarmente intensi con i centri del territorio circostante, per accedere all'istruzione secondaria di secondo grado, per gli scambi commerciali, per il lavoro, per l'assistenza sanitaria e per l'espletamento di pratiche burocratiche; il sistema di collegamenti è valido e soddisfacente. Tra gli eventi da segnalare nel calendario delle manifestazioni tradizionali vi sono le manifestazioni natalizie. La festa patronale, in onore della Madonna dei Tordi, si celebra con riti religiosi la seconda domenica di ottobre. Personaggi illustri della storia del comune sono: il frate Fulgenzio Micanzio, amico e sostenitore dello scienziato Galileo Galilei (il Micanzio fu scomunicato per aver appoggiato Venezia durante il contrasto con il Vaticano), e don Domenico Zamboni, maestro elementare, vissuto tra il XVIII e XIX secolo, prima condannato a morte per aver partecipato ai moti carbonari, poi graziato.

Non può essere considerata una meta turistica di particolare rilievo; vive, invece, rapporti particolarmente intensi con i centri del territorio circostante, per accedere all'istruzione secondaria di secondo grado, per gli scambi commerciali, per il lavoro, per l'assistenza sanitaria e per l'espletamento di pratiche burocratiche; il sistema di collegamenti è valido e soddisfacente. Tra gli eventi da segnalare nel calendario delle manifestazioni tradizionali vi sono le manifestazioni natalizie. La festa patronale, in onore della Madonna dei Tordi, si celebra con riti religiosi la seconda domenica di ottobre. Personaggi illustri della storia del comune sono: il frate Fulgenzio Micanzio, amico e sostenitore dello scienziato Galileo Galilei (il Micanzio fu scomunicato per aver appoggiato Venezia durante il contrasto con il Vaticano), e don Domenico Zamboni, maestro elementare, vissuto tra il XVIII e XIX secolo, prima condannato a morte per aver partecipato ai moti carbonari, poi graziato.

Località

Al Ponte, Bettolino, Bosca, Cadei, Confaloniera, Dosso, Monterotondo, Valenzano, Vallosa

Al Ponte, Bettolino, Bosca, Cadei, Confaloniera, Dosso, Monterotondo, Valenzano, Vallosa

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Passirano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.