Descrizione

Comune di montagna, di antica origine, la cui economia è basata prevalentemente su attività di tipo agricolo. I paspardesi fanno registrare un indice di vecchiaia rientrante nella media. Il territorio, su cui è in atto una fase di espansione edilizia, è caratterizzato da un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto pronunciate, che vanno da una quota minima di 390 metri ad una massima di 2.367. L'andamento plano altimetrico del capoluogo comunale è montano. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con decreto del 1982, si rappresenta San Gaudenzio nell'atto di benedire, con cinque montagne all'orizzonte. Sui due pali laterali spiccano le parole PASPARDI e S. GAUDENTIO, entrambe d'argento.

Comune di montagna, di antica origine, la cui economia è basata prevalentemente su attività di tipo agricolo. I paspardesi fanno registrare un indice di vecchiaia rientrante nella media. Il territorio, su cui è in atto una fase di espansione edilizia, è caratterizzato da un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto pronunciate, che vanno da una quota minima di 390 metri ad una massima di 2.367. L'andamento plano altimetrico del capoluogo comunale è montano. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con decreto del 1982, si rappresenta San Gaudenzio nell'atto di benedire, con cinque montagne all'orizzonte. Sui due pali laterali spiccano le parole PASPARDI e S. GAUDENTIO, entrambe d'argento.

Storia

È comune dal 1949, dopo la separazione da Cimbergo, con cui aveva costituto un'unica entità amministrativa dal 1928. Sul suo toponimo si confrontano due tesi: la prima, di derivazione latina, da "pagus", 'villaggio'; la seconda, di derivazione germanica, da "bart", 'protetto militarmente'. Sono stati rinvenuti siti aventi una grande importanza storica e centinaia di incisioni su rocce. La più importante scoperta è data dal rinvenimento della composizione monumentale del Capitello dei due Pini, (la cui origine risale a 3.000 anni a.C.), che è costituita da pugnali, asce, cervidi e altri. Nel XIV secolo divenne feudo vescovile e fu obbligata al pagamento delle decime per l'affitto di alcune terre del vescovo di Brescia, tranne l'antico nucleo di Zeno. Di questi diritti di decima si parla negli atti della mensa episcopale che si hanno tra il XIV e l'inizio del XV secolo. Il patrimonio storico-artistico è costituito essenzialmente dall'architettura sacra: la chiesa parrocchiale intitolata a S. Gaudenzio, il cui stile originario è quello barocco; il santuario di Deria, situato nell'omonimo castagneto, dedicato alla Maternità di Maria Santissima e risalente al XVIII secolo. Originariamente le risorse economiche erano incentrate sull'agricoltura e sullo sfruttamento delle risorse dei boschi ma in seguito, col passare dei secoli, gli abitanti hanno preferito l'emigrazione.

È comune dal 1949, dopo la separazione da Cimbergo, con cui aveva costituto un'unica entità amministrativa dal 1928. Sul suo toponimo si confrontano due tesi: la prima, di derivazione latina, da "pagus", 'villaggio'; la seconda, di derivazione germanica, da "bart", 'protetto militarmente'. Sono stati rinvenuti siti aventi una grande importanza storica e centinaia di incisioni su rocce. La più importante scoperta è data dal rinvenimento della composizione monumentale del Capitello dei due Pini, (la cui origine risale a 3.000 anni a.C.), che è costituita da pugnali, asce, cervidi e altri. Nel XIV secolo divenne feudo vescovile e fu obbligata al pagamento delle decime per l'affitto di alcune terre del vescovo di Brescia, tranne l'antico nucleo di Zeno. Di questi diritti di decima si parla negli atti della mensa episcopale che si hanno tra il XIV e l'inizio del XV secolo. Il patrimonio storico-artistico è costituito essenzialmente dall'architettura sacra: la chiesa parrocchiale intitolata a S. Gaudenzio, il cui stile originario è quello barocco; il santuario di Deria, situato nell'omonimo castagneto, dedicato alla Maternità di Maria Santissima e risalente al XVIII secolo. Originariamente le risorse economiche erano incentrate sull'agricoltura e sullo sfruttamento delle risorse dei boschi ma in seguito, col passare dei secoli, gli abitanti hanno preferito l'emigrazione.

Economia

Il comune ospita unicamente i consueti uffici municipali e postali; per l'assenza di una stazione dei carabinieri sul posto, l'autorità di pubblica sicurezza è rappresentata, all'occorrenza, dal sindaco. La comunità vive dei prodotti agricoli (cereali), e dell'esiguo allevamento di bestiame. L'industria è inesistente. Il livello di reddito e la capacità di risparmio dei paspardesi non consentono la presenza di servizi bancari. La rete commerciale è appena sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della comunità alla quale mancano, peraltro, i servizi avanzati, quali le attività assicurative, i fondi pensione e la consulenza tecnico-informatica. Per quanto riguarda l'offerta di servizi pubblici non si registra la presenza di strutture sociali di particolare importanza, quali le case di riposo, gli asili nido o gli orfanotrofi; le strutture destinate all'arricchimento culturale, quali biblioteche, musei o simili sono inesistenti. Nelle scuole locali si possono frequentare solo le classi dell'obbligo e ciò costringe i più giovani a fare, ben presto, l'esperienza del pendolarismo. Le strutture ricettive offrono la possibilità di ristorazione e di soggiorno. La completa assenza delle strutture sanitarie pone in una condizione di disagio la popolazione, che è costretta a spostarsi nei centri vicini anche per i servizi di base.

Il comune ospita unicamente i consueti uffici municipali e postali; per l'assenza di una stazione dei carabinieri sul posto, l'autorità di pubblica sicurezza è rappresentata, all'occorrenza, dal sindaco. La comunità vive dei prodotti agricoli (cereali), e dell'esiguo allevamento di bestiame. L'industria è inesistente. Il livello di reddito e la capacità di risparmio dei paspardesi non consentono la presenza di servizi bancari. La rete commerciale è appena sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della comunità alla quale mancano, peraltro, i servizi avanzati, quali le attività assicurative, i fondi pensione e la consulenza tecnico-informatica. Per quanto riguarda l'offerta di servizi pubblici non si registra la presenza di strutture sociali di particolare importanza, quali le case di riposo, gli asili nido o gli orfanotrofi; le strutture destinate all'arricchimento culturale, quali biblioteche, musei o simili sono inesistenti. Nelle scuole locali si possono frequentare solo le classi dell'obbligo e ciò costringe i più giovani a fare, ben presto, l'esperienza del pendolarismo. Le strutture ricettive offrono la possibilità di ristorazione e di soggiorno. La completa assenza delle strutture sanitarie pone in una condizione di disagio la popolazione, che è costretta a spostarsi nei centri vicini anche per i servizi di base.

Relazioni

La popolazione si rivolge ai centri del territorio circostante per l'istruzione secondaria di secondo grado, per il lavoro, per il commercio, per l'espletamento di pratiche burocratiche e per l'assistenza sanitaria. L'insufficiente dotazione di servizi determina, naturalmente, un impoverimento demografico, come ampiamente testimoniano l'alto numero di stanze non occupate e un saldo negativo, naturale e migratorio, pari al dieci per cento tra il 1981 e il 1991. Tra gli avvenimenti ricorrenti da segnalare vi è la Festa della castagna. La festa del Patrono, S. Gaudenzio, si celebra il 16 agosto.

La popolazione si rivolge ai centri del territorio circostante per l'istruzione secondaria di secondo grado, per il lavoro, per il commercio, per l'espletamento di pratiche burocratiche e per l'assistenza sanitaria. L'insufficiente dotazione di servizi determina, naturalmente, un impoverimento demografico, come ampiamente testimoniano l'alto numero di stanze non occupate e un saldo negativo, naturale e migratorio, pari al dieci per cento tra il 1981 e il 1991. Tra gli avvenimenti ricorrenti da segnalare vi è la Festa della castagna. La festa del Patrono, S. Gaudenzio, si celebra il 16 agosto.

Località

Monte Colombe

Monte Colombe

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Paspardo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.