Descrizione

Piccola comunità di montagna, classificata "comune sparso" con sede in località Paisco; presumibilmente di origine medioevale; ha un'economia basata in prevalenza sulle attività agricole. I paischesi e lovenesi, caratterizzati da un indice di vecchiaia superiore alla media, si distribuiscono oltre che nel capoluogo comunale, che ha la maggiore densità di popolazione, e in Loveno, nelle località Ardinghelli, Grumello e Perdonico. Il territorio, che presenta i segni di un'attività edilizia in ascesa, è caratterizzato da un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto pronunciate. Nello stemma comunale, argenteo, concesso con decreto del 1984, si rappresenta un bosco di abeti con una mucca d'oro che pascola e un'incudine che sostiene un maglio, anch'esso d'oro. Sul capo dello scudo spicca un'aquila nera.

Piccola comunità di montagna, classificata "comune sparso" con sede in località Paisco; presumibilmente di origine medioevale; ha un'economia basata in prevalenza sulle attività agricole. I paischesi e lovenesi, caratterizzati da un indice di vecchiaia superiore alla media, si distribuiscono oltre che nel capoluogo comunale, che ha la maggiore densità di popolazione, e in Loveno, nelle località Ardinghelli, Grumello e Perdonico. Il territorio, che presenta i segni di un'attività edilizia in ascesa, è caratterizzato da un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto pronunciate. Nello stemma comunale, argenteo, concesso con decreto del 1984, si rappresenta un bosco di abeti con una mucca d'oro che pascola e un'incudine che sostiene un maglio, anch'esso d'oro. Sul capo dello scudo spicca un'aquila nera.

Storia

Comune comprendente due località che dal 1929 costituiscono un'unica unità amministrativa. Non si conosce l'origine dei toponimi come pure non si conosce la storia locale. Pare che una delle due località, la prima che compare nella denominazione del comune, sia stata fondata intorno all'XI secolo dai minatori e dai carbonai che vi si erano insediati perchè allettati dalle miniere di ferro e dai ricchi boschi presenti sul territorio. La seconda località anticamente era soltanto zona di pascolo e nel XII e XIII secolo iniziò ad essere abitata dai minatori che erano interessati alle miniere di Gaviera, Traversagna e Meden. Fino al XVI secolo gli abitanti delle due località costituirono una sola comunità; successivamente si divisero fino al 1929. Un fatto importante nella storia della comunità fu la peste che nella prima metà del XVII secolo causò molte vittime. Il patrimonio storico-artistico non è molto ricco: è costituito dalla parrocchiale dedicata a S. Paterio vescovo, edificata intorno al X secolo, nonché dalla chiesa di Loveno, costruita nel XV secolo e diventata parrocchiale nel XVII secolo, dedicata a Sant'Antonio da Padova.

Comune comprendente due località che dal 1929 costituiscono un'unica unità amministrativa. Non si conosce l'origine dei toponimi come pure non si conosce la storia locale. Pare che una delle due località, la prima che compare nella denominazione del comune, sia stata fondata intorno all'XI secolo dai minatori e dai carbonai che vi si erano insediati perchè allettati dalle miniere di ferro e dai ricchi boschi presenti sul territorio. La seconda località anticamente era soltanto zona di pascolo e nel XII e XIII secolo iniziò ad essere abitata dai minatori che erano interessati alle miniere di Gaviera, Traversagna e Meden. Fino al XVI secolo gli abitanti delle due località costituirono una sola comunità; successivamente si divisero fino al 1929. Un fatto importante nella storia della comunità fu la peste che nella prima metà del XVII secolo causò molte vittime. Il patrimonio storico-artistico non è molto ricco: è costituito dalla parrocchiale dedicata a S. Paterio vescovo, edificata intorno al X secolo, nonché dalla chiesa di Loveno, costruita nel XV secolo e diventata parrocchiale nel XVII secolo, dedicata a Sant'Antonio da Padova.

Economia

Il comune ospita unicamente i consueti uffici municipali e postali; per l'assenza, sul posto, di una stazione dei carabinieri l'autorità di pubblica sicurezza è rappresentata, all'occorrenza, dal sindaco. La comunità vive dei prodotti agricoli. L'industria è inesistente. Il livello di reddito e la capacità di risparmio dei paischesi e lovenesi non consentono la presenza del servizio bancario. La rete commerciale è appena sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della comunità, alla quale mancano, peraltro, i servizi avanzati quali le attività assicurative, i fondi pensione e la consulenza tecnico-informatica. Per quanto riguarda l'offerta di servizi pubblici non si registra la presenza di strutture sociali di particolare rilievo, quali le case di riposo, gli asili nido o gli orfanotrofi; le strutture destinate all'arricchimento culturale, quali biblioteche, musei o simili sono inesistenti. Nelle scuole locali s'impartisce soltanto l'istruzione primaria e ciò costringe i più giovani a fare, ben presto, l'esperienza del pendolarismo. Le strutture ricettive sono inesistenti. La totale mancanza di servizi sanitari costringe la popolazione a rivolgersi altrove per qualsiasi necessità.

Il comune ospita unicamente i consueti uffici municipali e postali; per l'assenza, sul posto, di una stazione dei carabinieri l'autorità di pubblica sicurezza è rappresentata, all'occorrenza, dal sindaco. La comunità vive dei prodotti agricoli. L'industria è inesistente. Il livello di reddito e la capacità di risparmio dei paischesi e lovenesi non consentono la presenza del servizio bancario. La rete commerciale è appena sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della comunità, alla quale mancano, peraltro, i servizi avanzati quali le attività assicurative, i fondi pensione e la consulenza tecnico-informatica. Per quanto riguarda l'offerta di servizi pubblici non si registra la presenza di strutture sociali di particolare rilievo, quali le case di riposo, gli asili nido o gli orfanotrofi; le strutture destinate all'arricchimento culturale, quali biblioteche, musei o simili sono inesistenti. Nelle scuole locali s'impartisce soltanto l'istruzione primaria e ciò costringe i più giovani a fare, ben presto, l'esperienza del pendolarismo. Le strutture ricettive sono inesistenti. La totale mancanza di servizi sanitari costringe la popolazione a rivolgersi altrove per qualsiasi necessità.

Relazioni

La località non può essere considerata una meta turistica. La popolazione si rivolge ai centri del territorio circostante per l'istruzione secondaria, per il lavoro, per il commercio, per l'espletamento di pratiche burocratiche e per l'assistenza sanitaria. Tale situazione determina, logicamente, una tendenza centrifuga, che trova riscontro in un preoccupante impoverimento demografico, reso evidente dall'enorme numero di stanze non occupate: nel decennio 1981-1991 la popolazione si è ridotta di un terzo. La festa in onore del Patrono, S. Paterio, si celebra il 21 febbraio.

La località non può essere considerata una meta turistica. La popolazione si rivolge ai centri del territorio circostante per l'istruzione secondaria, per il lavoro, per il commercio, per l'espletamento di pratiche burocratiche e per l'assistenza sanitaria. Tale situazione determina, logicamente, una tendenza centrifuga, che trova riscontro in un preoccupante impoverimento demografico, reso evidente dall'enorme numero di stanze non occupate: nel decennio 1981-1991 la popolazione si è ridotta di un terzo. La festa in onore del Patrono, S. Paterio, si celebra il 21 febbraio.

Località

Ardinghelli, Grumello, Loveno, Paisco, Perdonico, Torsoleto

Ardinghelli, Grumello, Loveno, Paisco, Perdonico, Torsoleto

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Paisco Loveno rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.