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Descrizione

Comune di pianura, di origine antica, la cui economia si basa sulle tradizionali attività agro-pastorali. I paulesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche non molto accentuate. L’abitato è interessato da un fenomeno di forte crescita edilizia.

Storia

Il toponimo compare nella dizione dialettale con “paui sizanus”, che riflette la denominazione più antica “Pauli Sizzanos”, specificazione che allude al nome di un villaggio distrutto da tempo. Secondo qualche studioso, l’aggiunta “Arbarei” è dovuta ai molti alberi da cui era circondato l’abitato. “Arbarei” rappresenta, comunque, un derivato del sardo “arbore”, nel significato di ‘albero’, con il suffisso –EI. “Pauli”, invece, riflette il sardo “pauli”, ma anche “paule, padule”, inteso come ‘palude, gran pozza d’acqua’, dal latino PALUS, PALUDE, cioè ‘palude, acquitrino’. Ritrovamenti di abitazioni e capanne nuragiche testimoniano la presenza nel territorio di insediamenti umani fin dai tempi più remoti. L’esistenza del borgo è attestata nei documenti fino alla seconda metà del Settecento. La palude venne prosciugata alla fine dell’Ottocento, a iniziativa dei nobili Francesco Maria ed Emanuele Paderi, che l’acquistarono dal demanio. In tal modo vennero recuperati all’agricoltura circa duecento ettari di terra. A seguito della conquista aragonese la villa venne inglobata nel marchesato di Quirra sotto la giurisdizione feudale della famiglia Valenzana dei Carroz. Tra gli edifici di particolare valore artistico spiccano: la chiesa parrocchiale di San Vincenzo, un edificio in stile rinascimentale risalente alla metà del XVII secolo con pianta ad aula, cappelle laterali, presbiterio sopraelevato e volta a botte; la chiesa di Sant’Agostino, a pianta a tre navate con copertura a tetto in legname con archi a tutto sesto; la facciata è arricchita da un portale ogivale incorniciato da colonne. Interessanti sono anche i siti archeologici presenti sul territorio. Tra questi occorre menzionare il nuraghe Bruncu Mannu, che sorge a una quota di 203 metri. Il complesso, leggibile con qualche difficoltà a causa della mancanza assoluta d’indagini di scavo, è costituito da un bastione trilobato e da un avancorpo turrito. Sul terreno è possibile osservare la presenza della grossa torre centrale, costruita non sulla sommità, ma sul declivio ovest con ingresso rivolto a est, verso il pianoro sommitale. Essa ha svolto il ruolo di mastio al quale si è addossato un avancorpo allungato in direzione nord-sud composto da due torri aggiunte per addizione laterale, che sul versante est determinano una cortina che racchiude e protegge anche l’ingresso al vecchio mastio. Una capanna circolare mostra chiaramente il suo perimetro a doppio paramento nel pianoro a sud del nuraghe, ma appare isolata e l’associazione topografica non è sufficiente a unirla alle strutture nuragiche.

Economia

È sede di Pro Loco. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, olivo, uva e altra frutta e con l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore economico secondario è costituito da imprese che operano nei comparti metallurgico e dell’edilizia. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva, ma necessita di servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le scuole assicurano la frequenza delle classi dell’obbligo; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca comunale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

La bella posizione in una fertile area pianeggiante e la funzione di crocevia tra i comuni circostanti, richiamano numerosi turisti. È, tuttavia, poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. Tra le manifestazioni si ricordano: la sagra di Sant’Agostino, ad agosto; la festa di San Giovanni e la sagra della pecora, ad agosto. Interessante, dal punto di vista gastronomico, è la lavorazione artigianale del pane con forme di antica tradizione (su xrivraxu, sa lada grussa e sa moddixina). Il Patrono, San Vincenzo, si festeggia il 22 gennaio con una sagra.

Località

INFO
  • Popolazione 630
  • Lat 39° 39' 39,36'' 39.66093333
  • Long 8° 55' 19,58'' 8.92210556
  • CAP 09020
  • Prefisso 070
  • Codice ISTAT 106012
  • Codice Catasto G382
  • Altitudine slm 140 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/11 al 31/03 per 10 ore/giorno
    C/1136
  • Superficie 15.12 Km2
  • Densità 41,67 ab/Km2
  • Sismicità Zona 4
  • Alba 06:14
  • Tramonto 18:42
Contatti
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ODV
NomeIndirizzo
A.V.S. L'ARCOBALENO O.N.L.U.S.VIA CRISPI 2
AVIS COMUNALE DI SAMATZAIVIA MAGGIORE PIBIRI 19
AVIS COMUNALE DI SAMATZAIVIA MAGGIORE PIBIRI 19
LO ZAINO DI GHIGO ONLUSVIA PERGOLESI 28
PROGETTO BENESSERE COOPERATIVA SOCIALEVIA FRATELLI CERVI 26
SEP SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALEVIA PIERGIORGIO FRASSATI 30
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