Descrizione

Comune di collina, che affonda le proprie radici nella preistoria e la cui economia è di tipo agricolo-industriale. I paitonesi presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media e si distribuiscono oltre che nel capoluogo comunale, contiguo alle località Nuvolento e Prevalle dei comuni omonimi e che ha la maggiore densità di popolazione (ha, infatti, 1.211 abitanti), nelle località di Marguzzo, Pospesio, Sarzena. Sta attraversando una fase di forte espansione edilizia. Il territorio è caratterizzato da un profilo geometrico irregolare con variazioni altimetriche appena pronunciate che vanno da una quota minima di 177 metri ad una massima di 854.

Comune di collina, che affonda le proprie radici nella preistoria e la cui economia è di tipo agricolo-industriale. I paitonesi presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media e si distribuiscono oltre che nel capoluogo comunale, contiguo alle località Nuvolento e Prevalle dei comuni omonimi e che ha la maggiore densità di popolazione (ha, infatti, 1.211 abitanti), nelle località di Marguzzo, Pospesio, Sarzena. Sta attraversando una fase di forte espansione edilizia. Il territorio è caratterizzato da un profilo geometrico irregolare con variazioni altimetriche appena pronunciate che vanno da una quota minima di 177 metri ad una massima di 854.

Storia

Comune di origine preistorica, testimoniata dal ritrovamento di un insediamento abitativo dell'età del bronzo. Il territorio, per essere ricco di boschi e pascoli, ha favorito l'insediamento umano sin dalla preistoria e fino al Medioevo. La sua posizione rendeva agevole il collegamento con la Valle della Vrenda e il Gavardo e favorì lo stabilirsi dei galli. Successivamente i suoi abitanti, per sfuggire alle invasioni dei popoli che provenivano dal nord, si nascosero in grossi recinti rupestri chiamati "Cariàdeghe"; essendo allevatori di bestiame, costruirono dei cascinali che diventeranno, poi, quelli di Marguzzo, Sarzena e Pospesio. Il toponimo avrebbe origine dalla voce dialettale "baitù", 'cascinale'. Il suo territorio fece parte del monastero benedettino di S. Pietro in Monte Oliveto e del monastero femminile di Santa Giulia di Brescia. Non si segnalano eventi di particolare rilievo nella storia dei secoli seguenti, a causa anche della sua collocazione geografica appartata. Il patrimonio storico-architettonico vanta la chiesa intitolata a S. Martino e ubicata in località Marguzzo, risalente all'ottavo secolo, il santuario della Beata Vergine, di stile rinascimentale, edificato nel XVI secolo, la chiesa parrocchiale intitolata a Sant'Antonio da Padova e innalzata nel XVIII secolo. Bisogna segnalare anche Villa Averoldi, risalente al XVI secolo, Villa Locatelli, Villa Basiletti-Martinengo, edificata nel XVIII secolo, e Villa Sorelli, risalente al XIX secolo.

Comune di origine preistorica, testimoniata dal ritrovamento di un insediamento abitativo dell'età del bronzo. Il territorio, per essere ricco di boschi e pascoli, ha favorito l'insediamento umano sin dalla preistoria e fino al Medioevo. La sua posizione rendeva agevole il collegamento con la Valle della Vrenda e il Gavardo e favorì lo stabilirsi dei galli. Successivamente i suoi abitanti, per sfuggire alle invasioni dei popoli che provenivano dal nord, si nascosero in grossi recinti rupestri chiamati "Cariàdeghe"; essendo allevatori di bestiame, costruirono dei cascinali che diventeranno, poi, quelli di Marguzzo, Sarzena e Pospesio. Il toponimo avrebbe origine dalla voce dialettale "baitù", 'cascinale'. Il suo territorio fece parte del monastero benedettino di S. Pietro in Monte Oliveto e del monastero femminile di Santa Giulia di Brescia. Non si segnalano eventi di particolare rilievo nella storia dei secoli seguenti, a causa anche della sua collocazione geografica appartata. Il patrimonio storico-architettonico vanta la chiesa intitolata a S. Martino e ubicata in località Marguzzo, risalente all'ottavo secolo, il santuario della Beata Vergine, di stile rinascimentale, edificato nel XVI secolo, la chiesa parrocchiale intitolata a Sant'Antonio da Padova e innalzata nel XVIII secolo. Bisogna segnalare anche Villa Averoldi, risalente al XVI secolo, Villa Locatelli, Villa Basiletti-Martinengo, edificata nel XVIII secolo, e Villa Sorelli, risalente al XIX secolo.

Economia

Il comune ospita unicamente i consueti uffici municipali e postali; per l'assenza, sul posto, della stazione dei carabinieri, l'autorità di pubblica sicurezza è esercitata, all'occorrenza, dal sindaco. La comunità vive dei prodotti agricoli (cereali, frumento, foraggio, vite, olivo), di un esiguo allevamento di bestiame e del lavoro offerto dalle industrie operanti nei comparti edile, del materiale da costruzione e della metalmeccanica. Il livello di reddito e la capacità di risparmio dei paitonesi non consentono la presenza del servizio bancario. La rete commerciale è appena sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della comunità, alla quale mancano, peraltro, i servizi avanzati quali le attività assicurative, i fondi pensione e la consulenza tecnico-informatica. Per quanto riguarda l'offerta di servizi pubblici, non si registra la presenza di strutture sociali di particolare rilievo, quali le case di riposo, gli asili nido o gli orfanotrofi; le strutture destinate all'arricchimento culturale, quali biblioteche, musei o simili, sono inesistenti; non sono presenti attività radiotelevisive e non si segnala la pubblicazione di giornali e periodici locali. Nelle scuole locali s'impartisce soltanto l'istruzione primaria e ciò costringe i più giovani a fare, ben presto, l'esperienza del pendolarismo. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione. La totale mancanza di servizi sanitari costringe la popolazione a spostarsi nei centri del territorio circostante.

Il comune ospita unicamente i consueti uffici municipali e postali; per l'assenza, sul posto, della stazione dei carabinieri, l'autorità di pubblica sicurezza è esercitata, all'occorrenza, dal sindaco. La comunità vive dei prodotti agricoli (cereali, frumento, foraggio, vite, olivo), di un esiguo allevamento di bestiame e del lavoro offerto dalle industrie operanti nei comparti edile, del materiale da costruzione e della metalmeccanica. Il livello di reddito e la capacità di risparmio dei paitonesi non consentono la presenza del servizio bancario. La rete commerciale è appena sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della comunità, alla quale mancano, peraltro, i servizi avanzati quali le attività assicurative, i fondi pensione e la consulenza tecnico-informatica. Per quanto riguarda l'offerta di servizi pubblici, non si registra la presenza di strutture sociali di particolare rilievo, quali le case di riposo, gli asili nido o gli orfanotrofi; le strutture destinate all'arricchimento culturale, quali biblioteche, musei o simili, sono inesistenti; non sono presenti attività radiotelevisive e non si segnala la pubblicazione di giornali e periodici locali. Nelle scuole locali s'impartisce soltanto l'istruzione primaria e ciò costringe i più giovani a fare, ben presto, l'esperienza del pendolarismo. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione. La totale mancanza di servizi sanitari costringe la popolazione a spostarsi nei centri del territorio circostante.

Relazioni

Non può essere considerata una meta turistica. La popolazione si rivolge ai centri vicini per avere prestazioni che contribuiscono al soddisfacimento di bisogni individuali o collettivi, come l'istruzione secondaria, il lavoro, il commercio, l'espletamento di pratiche burocratiche e l'assistenza sanitaria. Infatti il saldo migratorio registrato tra il censimento del 1981 e quello del 1991, risulta, sia pure di poco, negativo. Non si mostra particolarmente ricca di eventi folcloristici tali da attrarre periodicamente, consistenti flussi di visitatori dai centri limitrofi; nel calendario delle manifestazioni tradizionali è la festa dell'Assunta, che si tiene il 15 agosto. La festa in onore del Patrono, S. Rocco, si celebra il 16 agosto.

Non può essere considerata una meta turistica. La popolazione si rivolge ai centri vicini per avere prestazioni che contribuiscono al soddisfacimento di bisogni individuali o collettivi, come l'istruzione secondaria, il lavoro, il commercio, l'espletamento di pratiche burocratiche e l'assistenza sanitaria. Infatti il saldo migratorio registrato tra il censimento del 1981 e quello del 1991, risulta, sia pure di poco, negativo. Non si mostra particolarmente ricca di eventi folcloristici tali da attrarre periodicamente, consistenti flussi di visitatori dai centri limitrofi; nel calendario delle manifestazioni tradizionali è la festa dell'Assunta, che si tiene il 15 agosto. La festa in onore del Patrono, S. Rocco, si celebra il 16 agosto.

Località

Marguzzo, Pospesio, Sarzena

Marguzzo, Pospesio, Sarzena

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Paitone rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.