Descrizione

Cittadina di pianura, di antica origine, cui è stato concesso il titolo di Città con Decreto del Presidente della Repubblica, che ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi, facendo nella stesso tempo registrare un sensibile calo degli addetti all'agricoltura. I padernesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale -contiguo alle località Cormano, Limbiate, Varedo, Cusano Milanino, Bollate e Senago dei comuni omonimi-, che dal dopoguerra ha conosciuto una forte espansione edilizia; una piccolissima parte della popolazione si distribuisce nelle località di Cascina Messa, Cascina Sant'Angelo, Cascina Uboldi e Fattoria Milanino, nonché in varie case sparse. Il territorio, essenzialmente pianeggiante, presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche lievi. Lo stemma comunale, concesso con Regio Decreto, è uno scudo "partito" e "semitroncato". Vi è raffigurato un castello a due torri tra le quali campeggia un secchiello o "caldarina"; le bande smaltate di verde e d'argento evocano lo stemma dei Dugnani che nel 1683 ebbero il feudo di Dugnano; le fasce d'argento e rosse richiamano lo stemma degli Imbonati a cui nel 1697 fu infeudata Cassina Amata.

Cittadina di pianura, di antica origine, cui è stato concesso il titolo di Città con Decreto del Presidente della Repubblica, che ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi, facendo nella stesso tempo registrare un sensibile calo degli addetti all'agricoltura. I padernesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale -contiguo alle località Cormano, Limbiate, Varedo, Cusano Milanino, Bollate e Senago dei comuni omonimi-, che dal dopoguerra ha conosciuto una forte espansione edilizia; una piccolissima parte della popolazione si distribuisce nelle località di Cascina Messa, Cascina Sant'Angelo, Cascina Uboldi e Fattoria Milanino, nonché in varie case sparse. Il territorio, essenzialmente pianeggiante, presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche lievi. Lo stemma comunale, concesso con Regio Decreto, è uno scudo "partito" e "semitroncato". Vi è raffigurato un castello a due torri tra le quali campeggia un secchiello o "caldarina"; le bande smaltate di verde e d'argento evocano lo stemma dei Dugnani che nel 1683 ebbero il feudo di Dugnano; le fasce d'argento e rosse richiamano lo stemma degli Imbonati a cui nel 1697 fu infeudata Cassina Amata.

Storia

Originariamente Paderno e Dugnano formavano due nuclei distinti, ma già dal XVIII secolo si unirono in un unico agglomerato urbano. Il toponimo Dugnano, secondo alcuni, deriverebbe da DUNIUS, nome romano di persona, e romane sarebbero pertanto le origini dell'abitato; secondo altri, invece, esso andrebbe riportato alla nobile famiglia dei Dugnani, proprietaria di un castello nella zona durante l'alto Medioevo. Dalla metà del XV secolo Paderno e Dugnano furono annesse al feudo di Dèsio, appartenente nel 1580 ai Manriquez e tornato alla camera regia, sul finire del Seicento, in seguito alla decadenza di questa famiglia. Attraverso successive investiture i due borghi furono assegnati a grandi proprietari terrieri, che già svolgevano un ruolo notevole nella vita e nell'economia locali: Paderno fu concesso ai Calderara, confermati nei loro possedimenti da Carlo VI d'Asburgo nel 1717, mentre Dugnano passò al giureconsulto collegiato Giuseppe Maria Dugnani. Costoro, nel corso del XVI e XVII secolo, arricchirono le loro proprietà con sontuose residenze di villeggiatura, che ancora oggi costituiscono elementi di pregio dell'architettura locale. Tra i monumenti spiccano: a Dugnano, l'ottocentesca parrocchiale dei Santi Nazario e Celso, in stile neoclassico, e le ville Dugnani, Rotondi e Uboldi Orombelli; a Paderno, la parrocchiale intitolata alla Natività di Maria, costruita negli anni Trenta, e le ville Bossi Riboldi, Calderara, Calderara Maga e De Marchi; in località Palazzolo, la settecentesca chiesa di San Martino e le ville Casati Castoldi e Molo; in località Cassina Amata, la parrocchiale di Sant'Ambrogio, costruita tra la fine del 1600 e gli inizi del 1700, e la villa Asnaghi.

Originariamente Paderno e Dugnano formavano due nuclei distinti, ma già dal XVIII secolo si unirono in un unico agglomerato urbano. Il toponimo Dugnano, secondo alcuni, deriverebbe da DUNIUS, nome romano di persona, e romane sarebbero pertanto le origini dell'abitato; secondo altri, invece, esso andrebbe riportato alla nobile famiglia dei Dugnani, proprietaria di un castello nella zona durante l'alto Medioevo. Dalla metà del XV secolo Paderno e Dugnano furono annesse al feudo di Dèsio, appartenente nel 1580 ai Manriquez e tornato alla camera regia, sul finire del Seicento, in seguito alla decadenza di questa famiglia. Attraverso successive investiture i due borghi furono assegnati a grandi proprietari terrieri, che già svolgevano un ruolo notevole nella vita e nell'economia locali: Paderno fu concesso ai Calderara, confermati nei loro possedimenti da Carlo VI d'Asburgo nel 1717, mentre Dugnano passò al giureconsulto collegiato Giuseppe Maria Dugnani. Costoro, nel corso del XVI e XVII secolo, arricchirono le loro proprietà con sontuose residenze di villeggiatura, che ancora oggi costituiscono elementi di pregio dell'architettura locale. Tra i monumenti spiccano: a Dugnano, l'ottocentesca parrocchiale dei Santi Nazario e Celso, in stile neoclassico, e le ville Dugnani, Rotondi e Uboldi Orombelli; a Paderno, la parrocchiale intitolata alla Natività di Maria, costruita negli anni Trenta, e le ville Bossi Riboldi, Calderara, Calderara Maga e De Marchi; in località Palazzolo, la settecentesca chiesa di San Martino e le ville Casati Castoldi e Molo; in località Cassina Amata, la parrocchiale di Sant'Ambrogio, costruita tra la fine del 1600 e gli inizi del 1700, e la villa Asnaghi.

Economia

Nell'economia locale l'agricoltura basata su coltivazioni di cereali, ortaggi e foraggi, nonché l'allevamento di bovini hanno perso terreno rispetto all'industria: sviluppati sono i comparti metalmeccanico, chimico e del mobile, seguiti da quelli edile, farmaceutico, lattiero-caseario e tessile; si registra, inoltre, la presenza di attività editoriali e di fabbriche del vetro, di strumenti musicali e di giocattoli. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell'insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli di consulenza informatica, sono presenti il servizio bancario, assicurazioni e fondi pensione. Fra le strutture sociali si registra la presenza di un asilo nido e di una casa di riposo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo e comprendono un istituto tecnico commerciale, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca; l'informazione è assicurata anche dalla locale emittente radiofonica. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno e quelle sanitarie comprendono, oltre a varie farmacie, anche una clinica privata.

Nell'economia locale l'agricoltura basata su coltivazioni di cereali, ortaggi e foraggi, nonché l'allevamento di bovini hanno perso terreno rispetto all'industria: sviluppati sono i comparti metalmeccanico, chimico e del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILE'>mobile</a>, seguiti da quelli edile, farmaceutico, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LATTIEROCASEARIO'>lattiero-caseario</a> e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>; si registra, inoltre, la presenza di attività editoriali e di fabbriche del vetro, di strumenti musicali e di giocattoli. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell'insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli di consulenza informatica, sono presenti il servizio bancario, assicurazioni e fondi pensione. Fra le strutture sociali si registra la presenza di un asilo nido e di una casa di riposo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo e comprendono un istituto tecnico commerciale, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca; l'informazione è assicurata anche dalla locale emittente radiofonica. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno e quelle sanitarie comprendono, oltre a varie farmacie, anche una clinica privata.

Relazioni

È al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, per il livello di sviluppo delle sue attività produttive, che consente un notevole assorbimento di manodopera, per l'ampia disponibilità di servizi e per la presenza dell'istituto di istruzione secondaria di secondo grado. Tra gli appuntamenti consueti vanno segnalati la fiera di primavera, che concerne vari settori merceologici e si svolge a marzo, e l'"Estate nel parco", ad agosto. La festa del Patrono, Sant'Ambrogio, si celebra il 7 dicembre.

È al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, per il livello di sviluppo delle sue attività produttive, che consente un notevole assorbimento di manodopera, per l'ampia disponibilità di servizi e per la presenza dell'istituto di istruzione secondaria di secondo grado. Tra gli appuntamenti consueti vanno segnalati la fiera di primavera, che concerne vari settori merceologici e si svolge a marzo, e l'"Estate nel parco", ad agosto. La festa del Patrono, Sant'Ambrogio, si celebra il 7 dicembre.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Paderno Dugnano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.